sabato, marzo 28

La settimana di scarico

E' finita, purtroppo. Però ci voleva. Con lunedì si riparte con un nuovo ciclo, al termine del quale è previsto l'esordio stagionale in quel di Busto Arzizio. In data 24 - 25 aprile sono infatti previsti i campionati regionali di decathlon e sono veramente curioso di sapere che cosa salterà fuori. Ma viviamo il presente che per il futuro c'è sempre tempo.

Durante questa settimana abbiamo effettuato alcuni test nelle giornate di martedì e venerdì e, devo ammetterlo, da lavorare c'è ancora molto, soprattutto dal punto di vista della potenza lattacida e aerobica. Bisogna farsi il culo, a capanna. La voglia, il tempo e la condizione (mano sulle palle) ci sono quindi vediamo di mescolare al meglio gli ingredienti e impiattare qualcosa di decente, visto che le bocche da sfamare (chiudere) sono parecchie.
I miei compagnicci di giochi stanno meglio, Rolenzino, constatato che l'infortunio è meno grave del previsto, si allenerà a mezzo servizio settimana prossima per poi riprendere a pieno ritmo. Il Facocero, invece, ha a che fare con una tabellina del 7 dai moltiplicatori decisamente maggiori. Dalla sua ha il fatto che, lo strappo, è stato provocato da un gesto che centra poco con la preparazione del lanciatore (60m), di conseguenza la fase di riabilitazione, sarà meno lunga del normale.
Detto ciò credo che vi delizierò con l'aneddoto a cui faceva riferimento Lo qualche post fa.
Il dott. De Luca (colui che ci fa le ecografie meglio di chiunque altro), per tagliare il più possibile sui tempi d'attesa degli esami e consentirci di sapere subito l'entità dei danni, nella sua infinita disponibilità è solito fissarci appuntamenti ad orari antelucani (tipo 7 del mattino). A quell'ora le sue due segretarie (decisamente soggetti interessanti) non sono ancora arrivate, di conseguenza il tete a tete è inevitabile. Solitamente la prassi è questa: lui ti apre lo studio e ti fa entrare nella sala dove ti farà l'esame. "Si accomodi pure e si svesta, io torno subito". Nel tempo in cui tu ti spogli lui esce e rientra con la sua mise da ecografista fashion: camice bianco perla e occhialino azzurro fumè sfumato.
Nella fattispecie quella volta il Facocero doveva farsi scandagliare un adduttore e, quando il super dottore è tornato in uniforme, si è abbassato l'occhialino e ha sentenziato: "Ah, ti sei fatto male all'adduttore...levati le mutande!". Il povero Facocero è dovuto stare tutti e 20 i minuti dell'ecografia con il pisello il mano, spostato di lato, per consentire al Doc. di passare l'ecografo in tutti i punti necessari all'accuratezza dell'esame.
La Morale? Prima di strapparvi in zona tacchino riflettere intensamente sulle possibili conseguenze.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sarà lo stress, sarà il tempo poco giocondo, ma la sintassi di questo intervento mi risulta personalmente un pò troppo stoppacciosa. Inoltre ho fame e voglio un aumento. Mitch.

p.s. a me era andata meglio (?) Per l'orchite la dottoressa mi aveva maneggiato l'augello con un sondino umido per 20 minuti. Durante i quali ho pensato intensamente alla morte, al cancro e alle ripetute sui 300.

Arnaldo ha detto...

Romanelli, mi sa che se non moderi i termini, invece dell'aumento, Cello ti licenzia (in culo ai sindacati)... ;-)
Cmq come al solito cello è bravissimo a raccontare gli aneddoti, non avrei potuto fare di meglio!
Eh si, la morale calza: occhio a infortunarvi in zone imbarazzanti!!!

Arnaldo ha detto...

Ah, cellino, mi sa che sono il 25-26, non 24-25. O almeno, sabato e domenica sono il 25-26, poi non so!
Bella