giovedì, ottobre 4

Solidarietà

In questi giorni al campo regna un'aria davvero strana a partire dal clima: un continuo togliere e mettere felpe, sudicchiare, sudicchiare freddo, prendere l'acqua, ritornare ad avere caldo...insomma non si capisce mai quale sia l'abbigliamento adatto e già sta cosa crea degli scompensi mica da ridere. In più c'è pochissima gente la maggior parte della quale si sta godendo questa fase di cazzeggio tra la fine delle gare e l'inizio della preparazione vagando a caso per il campo. C'è poi chi la preparazione l'ha già cominciata e chi, in realtà solo Fabione, ha intenzione di sfruttare le ultime gare della stagione per non sprecare questo periodo di forma tardiva. Il risultato netto è un mix di categorie che destabilizzano e disorientano sia l'osservatore esterno sia i membri delle altre categorie. I migliori in assoluto sono quelli che si stanno preparando per l'octathlon di fine stagione. La Pro Sesto quest'anno ha infatti rispolverato un'antica tradizione abbandonata da qualche anno che consiste nell'organizzare un octathlon a cui partecipano gli iscritti alla società, con lo scopo di sancire la fine della stagione e l'inizio della preparazione. La manifestazione si divide in due giornate ed è composta da 8 discipline tra cui 100m - lungo - peso - 400m - disco - alto - giavellotto - 800m. La cosa divertente è che la maggior parte dei partecipanti pratica 3/4 delle specialità di cui sopra solo in occasione della manifestazione che si trasforma in un miscuglio di tecniche e rivisitazioni del tutto personali delle varie discipline dell'atletica leggera. In questi giorni stiamo assistendo alle prove generali e la cosa, un po', è comica. A parte il lato ironico della questione, che si sviluppa maggiormente durante i tentativi di salto in alto, il bello è la solidarietà che si crea tra gli avventori. Ci si da consigli, si cerca di incoraggiare l'altro, di spronarlo a fare meglio e di più, uno spirito che salta fuori naturalmente che da un significato forte alle prove multiple. Lo stesso tipo di atteggiamento infatti hanno quasi tutti i partecipanti ai vari decathlon e eptathlon ufficali, cosa che, nelle gare singole è molto rara da vedere. Alziamoci quindi tutti in piedi dalla sedia e facciamo un applauso alle prove multiple, la migliore specialità in assoluto (chiaramente secondo chi scrive)!
Per quanto riguarda il discorso CRL ci terrei solo a precisare che sono stati fatti diversi tentativi di "conciliazione tra le parti" in passato, sono state scritte diverse lettere al Comitato da noi, da Andrea, dai nostri cugini Hnna e da diverse società denunciando errori ma anche e soprattutto proponendo modi per risolvere la situazione ma il risultato netto è che è cambiato molto per non dire nulla. Sinceramente credo che la mail sia un buon mezzo di comunicazione in questi casi, poco invasivo, che resta impresso e che consente al destinatario di ragionare a fondo sulle cose prima di rispondere/correggere. In ogni caso, personalmente, continuo a sperare che le cose cambieranno ma, come ho già detto ieri, chi vive sperando...
Notte a tutti,
Tonic Team

mercoledì, ottobre 3

Calma piatta?

Va bene, ho capito, l'argomento "tesseramento atleti stranieri" interessa a pochi (per non dire solo ad Andrea e ad Andy) quindi si archivia tutto con un nulla di fatto. Portando avanti il discorso "disarstri organizzativi del CRL" ho trovato le risposte di fiduciario tecnico e presidente nel blog dell'atletica Bienate Magnago, cliccate QUA per leggere lettera e risposte. Personalmente tutte le volte spero non sia solo demagogia, tutte le volte rimango deluso, come dice il detto...chi vive sperando...
Ma vabbè in quel della Tonic Arena c'è calma piatta: Cello è in scarico, il Conc, Lorenzo e Andy fanno poco (il primo) - niente (gli altri due), Andre e Robbie hanno iniziato il periodo introduttivo e associano milioni di chilometri di corsa a strani esercizi con le palle mediche, mentre Fabione e Pavlov ogni tanto arrivano e si inventano dei lavori a caso.
Non essendoci nulla più da dichiarare abbandoniamoci alle sapienti braccia di Morfeo, sogni d'oro a tutti, a domani,
Tonic Team

martedì, ottobre 2

Risulta Che

Ecco cosa è emerso da uno studio di Robbie sul discorso del tesseramento di atleti stranieri da parte delle società italiane e della relativa partecipazione ai campionati di società. Prima di lasciarvi alle sue parole vorrei spendere un attimo per due cose che mi preme dire:
1) Leggetevi la lettera pubblicata da Andrea tra i commenti del post di ieri e rabbrividite
2) Andy che cosa hanno fatto le donne della Ca.ri.ri?
Detto ciò Risulta che...

Tra gli uomini
● 1500, 5000 e 3000 siepi sono appannaggio di atleti stranieri (per lo più provenienti dal Kenia e dal Marocco). Nei 1500 troviamo schierati al via 6 atleti, che prenotano prima, seconda e quarta piazza, nei 5000 gli atleti stranieri sono addirittura 7 con tripletta keniana, nei 3000 siepi ancora tre atleti keniani sul podio (e, a parte uno, non sono gli stessi dei 5000).
● in gare in cui la presenza di atleti stranieri è minore a livello numerico essi si dimostrano comunque di assoluto valore:
○ 100 secondo posto (1 atleta straniero)
○ 200 primo posto (1 atleta straniero)
○ 800 terzo posto (4 atleti stranieri)
○ 110 hs primo posto (1 atleta straniero)
○ salto in alto terzo posto (1 atleta straniero)
○ salto in lungo secondo posto (1 atleta straniero), dietro Howe, vice-campione del mondo.
○ giavellotto terzo posto (1 atleta straniero)

Tra le donne
● 100, 200 e 400, 400 hs e 5000 vedono dominare le atlete straniere che con vittorie e piazzamenti conquistano dai 23 ai 29 punti, sui 78 disponibili in ogni gara.
● nei salti primo e terzo posto nel lungo con le due atlete straniere presenti e secondo e quarto nel triplo dove vince la caraibica naturalizzata Magdalene Martinez.

Concludendo risulta che gli atleti stranieri schierati sono stati di livello medio alto conquistando in media 9.72 punti a testa dove la media punti per ogni atleta, senza distinzione tra italiani e stranieri, è, ovviamente, 6.50 ossia 78 (punti in palio) / 12 (concorrenti per specialità). Abbiamo preso la serie Oro come riferimento perché è quella che presenta maggior numero di stranieri, come prevedibile, e forse è quella che, data la presenza di squadre militari e squadre civili “ricche”, può permettersi una certa “compravendita” di atleti, stranieri e non. Ciò rende il campione di analisi un po’ più omogeneo.
La domanda che ci si pone è: presupposto il principio che ogni atleta, italiano o straniero, comunitario o extracomunitario dovrebbe avere il diritto di spostarsi e gareggiare con chi e dove meglio crede, impegnare parte del budget delle Società per l’ingaggio di atleti stranieri, a sforzo zero, non è un modo per non curare il proprio vivaio?
L’atleta straniero da ingaggiare è “già pronto” e da garanzie a breve termine mentre un vivaio fornisce risultati incerti sul lungo periodo. In una situazione di bilanci floridi forse è possibile dedicarsi ad entrambe le alternativa ma dovendo scegliere all’inizio di una stagione, pensando ai societari di settembre, la scelta è abbastanza scontata: ingaggiare il keniota, lituano, portoghese o inglese di turno a costo limitato e sicuro risultato.
Ovviamente se la risposta è che questi ingaggi non influiscono sul vivaio perché tanto il vivaio è a costo zero forse torniamo al nocciolo della questione iniziata qualche tempo fa, cioè che l’allenatore in Italia lo si fa per passione e non costa nulla ergo la sua preparazione è una variabile aleatoria molto ma molto dispersa intorno alla media (può essere un fenomeno come una ciofeca assoluta, senza soluzione di continuità).
Si potrebbe altresì rispondere che anche ingaggiando atleti italiani forti si trascura il vivaio, attività in cui le squadre militari si dilettano con profitto. Verissimo. Ma mentre gli atleti italiani forti sono in numero limitato (ossia, al più possono coprire tutte le gare di Societari, e le varie Società possono rimpallarseli ma alla fine quelli sono. Inoltre le piccole Società hanno interesse a curare il vivaio per poter “vendere” il cartellino dell’atleta.. Mamma che discorsi mi tocca fare..) gli atleti stranieri provengono da un bacino praticamente infinito fatto di ottimi mezzofondisti africani, lanciatori dell’est europa, saltatrici delle repubbliche baltiche, aspettando che si tesseri qualcuno dei 18 statunitensi o dei 12 jamaicani che nel 2007 hanno corso i 100 sotto i 10.15..
insomma, waiting for the money..

Robbie

lunedì, ottobre 1

La pedana la prende quando lo dico io

E con il titolo dichiaro ufficialmente chiuse tutte le polemiche sui societari perchè il risultato netto delle stesse è che voi sparate a zero più o meno velatamente difendendo l'una o l'altra parte, il sottoscritto non entra nel merito della questione e si becca insulti e colpe di tutto ciò a cui non fa nemmeno riferimento, come già successo del resto prima dello stop estivo a causa del pieno saltato fuori dopo gli italiani (se volete andarvi a rileggere quanto scritto cliccate QUA e ditemi se c'è della polemica nelle mie parole). Stasera ho le manie di vittimismo, stasera sono incazzato, stasera, se mi avesse tamponato qualcuno durante il viaggio di ritorno dalla palestra, ora sarei indagato per omicidio volontario con il lato positivo che mi sarei sfogato. Egocentrismo a parte raccogliamo dei brandelli di pensieri che non rimandino al mio pessimo carattere e conseguente stato d'animo e cerchiamo di andare oltre questo stato che non mi consente di concentrarmi sul resto del mondo.
La foto è stupenda. All'occhio inesperto può sembrare un quattrocentostacolista di livello che fa il salto con l'asta per coprire la gara ai societari senza averla mai provata ma, in realtà, guardando più attentamente, non è altro che la teorizzazione di una nuova tecnica, geniale, che consentirà agli avventori di superare il muro dei 7m, chiaramente se applicata correttamente. Questo week end a Caorle è stato scritto un pezzo di storia sportiva: nel passaggio da ventrale a Fosbury il salto in alto ha guadagnato in prestazione e spettacolo, quanto riuscirà a guadagnare il salto con l'asta quando la tecnica Pini sarà accettata come unica possibile in tutte le competizioni internazionali? Io fossi Bubka inizierei a preoccuparmi...
Oggi Andre e Robbie hanno iniziato il periodo introduttivo che li renderà belli e tarelli per l'inizio della preparazione invernale mentre il Conc, Lo e Andy si concederanno qualche settimana sabbatica per curare i loro mali. Nulla si sa invece di Fabione che dopo venerdì ha fatto perdere le sue tracce, l'unica certezza è l'11"22 di Cremona, senza riscontri emotivi e atmosferici.
In chiusura, oltre alle scuse ufficiali a Pavlov e Robbie per la figura di merda caratteriale fatta questa sera, vi lascio con un nuovo argomento di discussione abbastanza interessante che spero venga eviscerato nel corso dei post in maniera coerente e costruttiva: è giusto ammettere e comprare atleti stranieri per primeggiare nelle finali dei societari? come andrebbe regolamentata la cosa?
Notte a tutti,
Cello

IMPORTANTISSIMO: Nella bacheca è stata aggiunta "Un libro al mese" una rubrica di letteratura ad opera del maestro supremo Pavlov, visitatela!

domenica, settembre 30

News from Caorle

Le ultime notizie che ci arrivano da Caorle, hanno un sapore agrodolce. Le prestazioni dei tonici scesi in campo non sono state eccezionali, ma considerando che quello che conta è il piazzamento, non ci si può lamentare dei punti che sono arrivati. Cominciamo dagli aspetti più positivi. Una 4x100 abbastanza improvvisata, che ha visto la presenza di Fabione in seconda frazione, è finita terza con il tempo di 42"23. Andy, impegnato nel disco ha confermato la posizione che ci si aspettava da lui, giungendo quinto. La misura di 42.99 è in linea con quelle di quest'ultimo periodo, anche se possiamo ipotizzare che il Facocero non sarà propriamente soddisfatto della sua prova. Infine Lorenzo, che si doveva appunto cimentare nell'asta, ha portato a casa solo la misura d'ingresso di 2.20, raccimulando però punti utili ai fini della classifica. Parlando appunto di classifiche, la squadra maschile si trova momentaneamente quarta, dopo i risultati della prima giornata. Meno bene le donne, che si ritrovano ottave nella classifica provvisoria. Tutto si deciderà nella giornata di domani.









Buonanotte a tutti.
Andre