mercoledì, settembre 5

Storie di Sport

Mondiali finiti, dopo la bella settimana dedicata all’atletica si torna finalmente ad interrogarsi sulle abitudini sessuali di Cristiano Ronaldo e a commentare lo stop del Milan con la Fiorentina (campionato compromesso?).
Ci culliamo nel dolce ricordo dei pomeriggi passati ad ammirare le volate della Felix e le cavalcate di Wariner, con nostalgia inerte davanti al video sopportiamo ora l’ennesimo replay “palla dentro-palla fuori”, nauseati e un po’ disgustati, come quando assaggi un Nero d’Avola e poi ti sciacqui la bocca con un buon Tavernello, un sorso di Romagna.
Ma questi Mondiali sono stati davvero quello spettacolo di sport puro, intenso e cristallino che ci par di rimembrare?
Ci abbiamo riflettuto ed abbiamo selezionato i momenti peggiori del Mondiale, quelli che non avremmo voluto vedere ma che ci ricordano la famosa massima: “chi è senza peccato scagli il primo peto”.

  1. Momento viva lo sport: vittoria di Christine Ohuruogu nei 400m.
  2. Momento la classe non è acqua: l’esultanza di Andrew Howe.
  3. Momento il buio oltre la siepe”: la caduta di Günther Weidlinger.
  4. Momento evviva la fidal: bella Simo.
  5. Momento “la grande scuola dei salti italiana”: l’eliminazione di Fabrizio Donato con 16.20 nel salto triplo con un ottimo 32° posto finale.
  6. Momento “premio pulizer” ex equo

Ø l’intervista di Elisabetta Caporale a Veronica Campbell[1]

Ø l’intervista di Elisabetta Caporale a Tero Pitkamaki [2]

Ci rimangono poi nella mente e nel cuore gli ottimi commenti di Tilli sempre tecnicamente ineccepibili (Tra i migliori “Per fare i 100m basta correre veloce e buttare su qualche peso, se corri i 200m invece ti devi allenare”), la briosità di Bonetti nel descrivere puntualmente tutto il palmares del più misconosciuto atleta delle Barbados, la diplomazia di Bragagna nell’inviate Gibilisco in trasmissione per un chiarimento della sua posizione in merito alla vicenda “Oil for drug”.

Ma, malgrado tutto.. che palle che son finiti i Mondiali.

Robbie

p.s.: Cliccando sui nomi dei "momenti" si apre il collegamento audiovideo degli stessi.


[1] Prima ed unica domanda della Caporale alla Campbell dopo la semifinale sui 200 m: “Veronica, cosa ne pensi di Alison Felix”. Risposta lievemente seccata: “Io penso a me, delle altre non mi interesso”.

[2] Prima domanda della Caporale a Pitkamaki dopo la vittoria con 90,33 m: “Tero, come mai i Mondiai di Helsinki sono andati così male?”. Risposta tra l’incredulo e il rassegnato: “Ero molto giovane” (22 anni N.d.R.)

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Io vorrei anche ricordare un "momenti tristezza" (o in alternativa "le gare più brutte della storia dei mondiali"): 800, 1500 (questa ancora ancora) e 5000 m maschili: erano ridicoli!!! Cazzo, va bene che l'importante è vincere il titolo, ma vedere la FINALE dei MONDIALI degli 800 che passa in 55 ai 400 e chiude in 1'47" è veramente triste! Per non parlare dei 5000 che si prendono 1 giro e mezzo dal mondiale! Non dico partire a canna e rischiare di scoppiare, per mi sembra assurdo che in TUTTE le gare (compresa maratona e marcia) si faccia circa la miglior prestazione stagionale e in queste neanche per sbaglio! Senza contare - per esempio - l'idiozia di quelli dei 5000 che hanno portato il campione dei 1500 a ritmi da riscaldamento sino a 4600, facendoselo poi - ovviamente! - stioccare in culo in volata. Veramente delle gare orribili... e che non mi si dica "eh, ma la tattica, l'intelligenze ecc fan parte della gara": è triste comunque! Allora Wariner che ha scannato a fare? Bastava passare tranquillo ai 300 e inculare tutti alla fine, anche di un centesimo. Se fossi stato ad Osaka a pagare 100 euro al giorno di biglietto, penso che gli avrei tirato dietro i pomodori...
ciao ciao
Arnaldo

Anonimo ha detto...

Avete dimenticato gli scandolosi ostacolisti (400hs) degli Stati Uniti.
1) Bershawn Jackson (campione mondiale a Helsinky 2005 con il tempo di 47”30) eliminato in semifinale, in quanto incapace di oltrepassare l'ostacolo attaccando di destro. Lo statunitense, in vantaggio clamoroso su tutti gli altri, giunto all'ultima barriera, rallenta bruscamente e inserisce un passo in più quasi schiantandosi sull'ostacolo, viene giustamente superato negli ultimi 40mt da Sanchez e Plawgo (che essendo atleti di fama internazionale, sono in grado di alternare), che gli precludono l'accesso alla finalissima.
2) Kerron Clement vince la finale dei 400hs, ma rivedere i passaggi dei suoi ultimi 2 hs è qualcosa di scandaloso, passa da 13 a 15 passi, fermandosi quasi sulla penultima barriera, e riuscendo poi a distendersi solo nell'ultima parte, quella senza ostacoli.
Mi viene un dubbio, considerando il personale di Clement sui 400m INDOOR (44"57 WR)e il suo personale sui 400hs (47”24), ma perché non tentare di imparare ad usare questo cazzo di destro e cercare di avvicinare quel 46”78 di un certo Edwin Moses. Ma di sicuro il loro allenatore ne sa molto più di me di ostacoli e quindi se devono passarli solo con una gamba sti benedetti ostacoli un motivo ci sarà, o forse no. Mah??

Andre

Anonimo ha detto...

Ma come Edwin Moses?!?!?!?!? Andre da te non me lo sarei mai aspettato! Il WR è di Kevin Young, Barcellona '92! Il PB di Moses è 47"02...che pippa... ;-)
andre, andre...
Bella!

Arnaldo

Ps comunque quelli ci hanno provato, non sono andati piano apposta, per quanto irritanti potessero apparire!

Anonimo ha detto...

Il 46e78 appartiene a Kevin Young - Barcellona '92

Bella

Lo

Cello ha detto...

Sempre appuntualizzare suttutto state! Kevin Young, Edwin Moses...ecchessaramai! L'importante è che laggente imparino che se devi saltare l'ostacolo lo devi saper saltare con tutte e due, se no rischi che poi non vinci più!
Leggendo i commenti di Andy e Andre mi è venuta in mente una battuta alquanto xenofoba ma eviterò di farla perchè il sarcasmo non può estendersi a 360°.
Bella

Anonimo ha detto...

Si scusate ho chiuso scrivendo sovrappensiero,ma ammetto l'errore madornale.Comunque spero che si sia inteso il senso del post, al di là dell'equivoco su detentore del record del mondo.

Andre

Anonimo ha detto...

Highlight negativo? per me la scenata di Howe... l'ho ritenuta pietosa e irrispettosa nei confronti degli avversari. Wariner e' giovane ha fatto un tempo allucinante e ha vinto la gara...ma la madre non si e' fatta prendere dalle crisi epilettiche in tribuna.

Anonimo ha detto...

E' vero, i mondiali di atletica sono finiti,però altri mondiali si stanno ancora disputando o finendo.
Come al solito nel palinsesto televisivo, di loro poca o nessuna traccia! (però si sa che il gila forse va all'inter e Adriano al milan)

Nei mondiali di canoa, l'Italia è riuscita a conquistare qualche medaglia

mentre nei mondiali di ginnastica artistica (appena cominciati in tedeschia) i nostri atleti sono riusciti a compiere una grande impresa.

Non tutti sanno che i mondiali antecedenti l'anno olimpico, sono qualificanti per il medesimo.

in soldoni:
o entri nelle prime dodici nazioni del mondo, oppure Ti scordi di portare tutta la squadra alle olimpiadi! (ricordatevi che si gareggia contro nazioni tipo CINA ,GIAPPONE, RUSSIA, U.S.A., COREA ,ROMANIA, GERMANIA.... e via adiscorrendo)
chiarito questo, posso dire in cosa consiste la grande impresa.
Da tempo immemore, non succedeva alla F.G.I (federazione gay italiana)di riuscire a portare sia il gruppo femminile che il gruppo maschile ad una Olimpiade!!!!

Il_Matto ha detto...

Scusa Andy, ma se e' vero che nei 5000 son passati in 3' al primo mille, si son poi sciroppati altri 3 mille da 2'47 (ancora "riscaldamento") per poi chiudere l'ultimo in 2'23".
Non proprio riscaldamento.
Specie se conti che questi (Lagat a parte) si eran sciroppati un altro 5000 ciascuno da 13'30/13'45 tre giorni prima.
Il mezzofondo non richiede dispendio (fisico E nervoso)pari a quello di un lancio, o di una batteria di 100 metri.

Lagat, ed i millecinquecentometristi della finale, si son corsi TRE turni in 5 giorni.
Tutti sub-3'40", con volate finali da panico, se con passaggi "lenti".

55" e 52" non sono poi proprio una passeggiata.
Fammi il conto di quanta gente riesce a correre, pur 3 o 4 secondi sopra il proprio personale, due meta' di un ottocento con la seconda meta' 3 secondi piu' rapida della prima.
Poi togli una decina di secondi dal ritmo, ed hai una finale mondiale di gente che vale 1'44" o meno.
Chapeu.

Riguardati la storia dei campionati mondiali ed olimpici, e fatti due domande: quanti record mondiali sono mai stati battuti in questi eventi, e quanti sono mai riusciti a doppiare (Vincendoli) 800-1500 o 1500-5000.

O i mezzofondisti come senza-casta son tutti delle pippe, o siamo al limite del fisicamente possibile cosi' com'e'.
Certo, se per te una gara tattica e' pallosa, forse dovresti provare a correrne una per vincerla.
Sapresti poi dirmi come stai psicologicamente quando mancano 600 metri all'arrivo, ed il gruppo si spalma su 4 corsie.

Per tua informazione a latere, nessuno dei partecipanti ai 5000 avrebbe potuto imporre un ritmo tale da stroncare Lagat.
Si vede che han corso per la seconda piazza, o han sperato Lagat ne avesse un pelo meno di quanta ne ha invece poi dimostrata.

Scandalosi a mio avviso erano i cambi degli USA nella 4x100, quelli si.
Ma chi se ne frega, han vinto, e quello conta.

Per altro, non essendo io mai stato ad un mondiale, mi sento di dovere il massimo rispetto anche a quegli atleti iscritti senza tempo, e finiti ben dietro nei primi turni di qualificazione.
Proverbiali porcellane (niente battute facili!) tra gli elefanti, han mostrato comunque palle e spirito decoubertiano.

Lele

Anonimo ha detto...

Lele, la questione non è che sia facile fare quei tempi per chiunque, ovviamente! Ma non dirmi che a livello mondiale sia un gran tempo 1'47" sugli 800 o ancora peggio 13'45" nei 5000: fanno schifo, per quanto forte possano aver chiuso e per quanti turni possano aver fatto prima! Dai, facevano ridere i polli, erano lì che si guardavano e facevano a gara a chi andava più piano... Le volate sono spettacolari alla fine di una bella gara combattuta, ma andare 3/4 di gara come degli junior e chiudere come degli alieni non corrisponde al mio concetto di "bella gara", per quanto difficile possa essere farlo e per quanto rispetto si possa avere per gli atleti. Se era un bel meeting danaroso, vedi come si scannavano per il tempo... Anche la 4x100 USA faceva tecnicamente ridere, ma è un discorso totalmente diverso, si tratta di tecnica, l'impegno ce l'hanno messo al 100%, è come se l'800metrista corresse male, la questione è che ha corso deliberatamente piano! I tempi alti dovrebbero essere la conseguenza della stanchezza, non una tattica, che sarà pure una parte integrante delle suddette specialità, ma personalmente non trovo né spettacolare né divertente. Per me, come in tutte le specialità, dovrebbe vincere il più forte, non il più "tattico" (il vincitore degli 800 aveva il 6°-7° tempo su 8...). Beh, poi sono gusti! 800, 1500 e 5000 femminili sono stati - secondo me - molto più belli.
Ciao ciao
Arnaldo
Ps ripeto: con "brutta" o "pallosa" non intendo (né ho mai lasciato intendere) "facile"

Il_Matto ha detto...

Le gare femminili non sono state particolarmente piu' veloci di quelle maschili.
Per vincere un europeo junior, Scapini ha fatto 4', con 53" l'ultimo giro, partendo ai 300.
Crespi secondo.
Entrambi atleti da 3'45"
Continuo a vederci un pattern, io.
Titolo == gara tattica.

Il fatto che non ti piaccia e' testamento al fatto che tu non sia un mezzofondista, e che evidentemente non ne abbia esperienza personale.
Io trovo MOLTO piu' pallose le gare con lepre, personalmente.
Servono ad uno scopo, ma i record sono li' per essere battuti, le vittorie ai vari campionati restan negli albi a perenne memoria.

E c'erano piu' soldi in ballo per il titolo mondiale che per un qualunque meeting.
Infatti al meeting tirano per fare i records, visto che la vittoria del jackpot (li' si' son soldi) quando manca un superman di specialita' tipicamente finisce ai concorsi.

Lele

Anonimo ha detto...

Cari ragazzi, credo di aver capito entrambi i vostri punti di vista. Permettetemi di spiegarmi.

Arnaldo, da non esperto/appassionato di mezzofondo nota soltanto la grande prestazione finale, il tempone (così magari la gara dura anche di meno!), non cogliendo l'aspetto tattico agonistico e la libidine di una gara giocata all'ultimo giro in 53!

Lele da esperto/appassionato non considera nemmeno il tempo, concentrandosi solo sulla tecnica/tattica di gara, sui cambi di ritmo e sulle volate, e si esalta anche se alla fine fanno 14 sui 5000, ma magari chiudono in 53 l'ultimo giro...

Giustamente è una questione di mentalità: il velocista/lanciatore/saltatore NON può fare tattica, ne risparmiarsi ma deve affrontare ogni prova al massimo (o quasi).
Il mezzofondista deve distribuire e può scegliere come farlo a seconda che debba fare solo il tempo o che debba inculare gli avversari.

Personalmente preferisco non cagarmi la gara di mezzofondo, a prescindere dal ritmo a cui girano (tanto in tv non si capisce), fino agli ultimi 600 metri dove è molto più bello vedere tanti atleti che si scannano in volata per vincere (piuttosto che vedere uno stronzo che gira a 2e30 al mille...)!

Bella

Lo

Anonimo ha detto...

Bella Lò.

Arnaldo

Il_Matto ha detto...

Ben detto Lo.
Anche perche', pure ad essere presenti, sfido chiunque a verificare senza cronometro il passo di una gara.
D'altra parte, un centometrista non puo' fare tattica, dici bene.
Al peggio, rallenta gli ultimi 5 metri, ed e' comunque dubbio il risparmio...
Idem il lanciatore, come fai a lanciare "piano"?
In effetti non hai riferimenti, mentre il cuore e l'anima del mezzofondo stanno nel gomito a gomito tra atleti.
Vai piano tu e ti risparmi?
Guarda che so andare piano e risparmiarmi anche io.
Ti tiri un kilometro?
Prova a perdermi prima della volata.
etc.etc.

Lele