lunedì, febbraio 25

Campionati Italiani Assoluti

Oggi lavoro lattacido per tutti. Alla fine, come al solito, ci siamo ritrovati sotto la casetta belli collassati a recuperare. Dopo qualche chiacchera ho annunciato: "Ragazzi devo vomitare". In risposta Lorenzo: "Mi sa anche io". Tempo quattro secondi eravamo a pigrecomezzi sull'erba a rivedere il pranzo sotto una forma diversa. Fa schifo? Superficiali. Non vi siete resi conto della coesione, dello spirito di gruppo e dell'intesa che c'è fra di NOI? Vomitiamo anche nello stesso istante!...un sogno...
Detto ciò si parla di cose serie. Con le dovute premesse: Simo è un grande. Lo stimo come persona e come atleta. Ha sotto due palle esagerate e lo ha sempre dimostrato. Però, perchè c'è sempre un però, stavolta secondo me ha sbagliato. E' un po' che rifletto se pubblicare questa considerazione o meno in quanto, da quanto si evince nei commenti degli scorsi post, i blog sono un'arma a doppio taglio. Possono essere fraintesi, erroneamente connotati e far scoppiare bolle prive di senso e fondamento. Ma, per parafrasare Dave, noi facciamo "della assoluta libertà di espressione uno dei nostri principi cardine" e allora, senza malizia, vuoto il sacco.
Secondo me la mancata partecipazione ai Campionati Italiani assoluti di Simone Collio e di altri atleti di valore è ingiusta. Ingiusta nei confronti degli avversari, che finalizzano l'evento e vogliono battersi a viso aperto per testare il proprio reale valore, e ingiusta nei confronti dei tifosi che si aspettano di vedere live le prodezze dei propri beniamini. Ingiusta infine nei confronti dell'evento che perde audience e rilevanza se considerato di serie B rispetto ad un meeting qualunque.
Sicuramente non posso capire la finalizzazione millimetrica della preparazione di un campione, sicuramente snobbare i Campionati Italiani fa parte del gioco se si vuole puntare in alto, per certo le condizioni e gli avversari fanno molto per trovare le giuste sensazioni per superarsi. Capisco le motivazioni ma, scusate, non le condivido. E' più forte di me, dal mio punto di vista la partecipazione alla più importante manifestazione agonistica di casa Italia dovrebbe essere un dovere morale, un passaggio obbligato, d'orgoglio e virtuoso. Vai lì, vinci a mani basse, fai due sorrisi e te ne vai. A te non costa nulla, l'Atletica invece guadagna un sacco.
Giusto? Sbagliato? Io la penso così, a voi l'onere/onore di spiegarmi e farmi cambiare idea.

18 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Cello. Son d'accordo sul fatto che non vadano snobbati i campionati italiani, però credo vada fatta differenza tra "decidere di saltarli" e "snobbarli". Le gare indoor spesso, non so se a torto o a ragione, vedono la rinuncia di molti atleti. Se poi gli italiani arrivano a poche settimane da un mondiale, è comprensibile lo scarso stato di forma dei big. Quale senso può allora assumere partecipare a un evento in condizioni non buone? Sabato ero a Genova e ho visto Andrew Howe gareggiare decisamente al di sotto del suo livello: non saprei dirti se ha sbagliato gara o era in carico, ma propenderei per la seconda ipotesi. Gli faccio i complimenti per la partecipazione, però la gara di lungo ha entusiasmato soprattutto per l'ottima prova di Iucolano, non tanto per la presenza di Howe. Ai meno addetti potrebbe anzi sembrare che la gara di Howe tradisca le aspettative, creando delusione a coloro che attendevano una grande prova di Andrew. Ciao!

Cello ha detto...

Effettivamente il verbo "snobbare" è un po' forte. Forse avrei dovuto sostituirlo. Per quanto riguarda il carico, visti i risultati di Valencia e Parigi, direi che Simo stia a canna. La brutta prova di Howe la vedo cmq posivita: fa audience e sposta i riflettori sul nostro universo.

Arnaldo ha detto...

E' mia opinione che i forti corridori - specie velocisti - che preparano appuntamenti come mondiali e simili, "snobbino" i campionati italiani per via dei numerosi turni da affrontare, sempre faticosi psicologicamente e rischiosi a livello di infortuni (specie in quella ghiacciaia con fondo sconnesso che mi è stato detto essere la pista di Genova). Quindi penso che vadano a fare i meeting non per una questione di importanza, bensì per una questione "tecnica". Mi piacerebbe che qualche interessato - Simò? - rispondesse a riguardo! Secondo me ne è ulteriore prova il fatto che praticamente tutti gli atleti dei concorsi siano sempre in pedana ai campionati nazionali (soprattutto i lanciatori: porto acqua al mio mulino...)!
Ciao a tutti!

Leon ha detto...

Caro, non ti devi sentire offeso o meravigliato per il fatto che un atleta non si presenti ad una competizione cosi importante come il campionato Italiano.
Ci sono due motivazioni; la prima e' che spesso e' proprio la federazione che per ragioni di prestigio e di ritorno immagine ti spinge a gareggiare in manifestazioni inernazionali come Parigi ed altre...
La seconda "ma non certo per importanza" e' che alcuni atleti anche personalmente, decidono di "snobbare" in quanto sostanzialmente quanto la federazione ti da senti poi profondamente di rendergli...a buoni intenditori poche parole...
Besozzi e' venuto agli italiani a sminchiato la gara ed ora sono tutti pronti a crocifiggerlo...a quale scopo? solo chi non ha pratcato atletica puo pretendere che un atleta sia sempre a mille...

Andrea ha detto...

Io penso che la scelta di Simone Collio sia stata giusta; inutile partecipare ad un campionato italiano senza stimoli, invece che confrontarsi con i migliori del mondo in un meeting.
Se un atleta vuole competere a livello internazionale deve confrontarsi costantemente con avversari di livello internazionale.
Troppo spesso gli atleti italiani, per pigrizia oppure per scelte di comodità preferiscono gareggiare in Italia magari da soli e poi si trovano alle grandi manifestazioni a fare risultati disastrosi.
I lanciatori citati da Arnaldo ne sono un esempio, mi vengono in mente anche Donato nel triplo e molti altri....
Per quanto riguarda la prestazione di Howe credo che dire che sia carico è una vera cavolata, nessuno può essere così carico da fare risutati così scadenti; è come se Asafa Powel corresse i 100 metri in 11". Semplicemente credo che howe nel mese e passa trascorso in America con sua madre a sentire i consigli dei 1000 grandi allenatori americani abbia fatto una grande confusione tecnica e abbia sbagliato totalmente la preparazione, ora ha tempo per riprendersi e alle olimpiadi salterà alla grande.

Anonimo ha detto...

IO do ragione a cello. Sicuramente il tutto e' progettato e in questo caso in vista dei mondiali di valencia, ma dopotutto ha gareggiato due giorni prima a Parigi e non credo sia impossibile gestire la preparazione in modo diverso. Anche secondo me avrebbe dovuto gareggiare! Preferisco di gran lunga Andrew che si e' messo in gioco (anche se non si aspettava di essere battuto). Siamo in pochiad appassionarci di atleta e la presenza di personaggi come Collio ad un campionato italiano ci gartifica e forse spronerebbe altri ad interessarsene. Tra l'altro vi ricordo che e' successo anche a Padova e addirittura quel weekend se non erro aveva partecipato a qlc meeting. Un po' mi ha deluso. Ah (per Arnaldo), staimo parlando di 60m dove tutti sappiamo che i turni sono al massimo due. Quindi CONCORDO con Cello in toto.

HnnaDave
(sono vasco e mi firmo cosi' per non essere confuso con l'altro Dave)

www.hnnateam.it

Arnaldo ha detto...

I turni mi sa che sarebbero 3 (batteria, semifinale e finale), no? Poi non so, non sono del settore!

Anonimo ha detto...

quoto Andrea
"Se un atleta vuole competere a livello internazionale deve confrontarsi costantemente con avversari di livello internazionale"
Questo è il succo del discorso...a due settimane da un mondiale che ti vede tra i favoriti, se si deve scegliere tra una gara a Parigi in cui si compete con Da Silva, Fasuba, Pognon e Collins, e in cui si arriva secondi...ed un'altra in cui si rischia di fare due/tre gare in solitaria, la prima scelta mi sembra più logica.
L'impulso al movimento atletico e all'immagine poi, ad esempio, Gibilisco l'ha dato acquistando visibilità internazionale non gareggiando ad un italiano che, al di là degli addetti ai lavori, nessuno sa neanche che si disputa.
Fermo restando che, in altre circostanze, gli Italiani vanno sicuramente fatti.
Howe forse ha gareggiato a Genova non per spirito nazionalista, ma proprio perchè non si sentiva in grado di andare, ad esempio, a Parigi, per una serie di motivi. Altre volte infatti, giustamente, ha fatto esattamente il contrario.

Anonimo ha detto...

buon giorno a tutti.. leggevo con piacere la discussione e mi sembrava giusto dire la mia. Per prima cosa ragazzi non dimenticate mai che dietro ad alcune presenze ci sono vincoli economici non indifferenti ( non faccio nomi) e non e' il mio caso. Spesso e' facile giudicare dall'esterno le scelte degli atleti anche non sapendo quali siano i reali vincoli imposti o no dalla federazione alla stipula di un contratto.
Secondo, non ho partecipato ai campionati italiani assoluti principalmente per due motivi: il primo riguarda una precisa scelta tecnica gia' accennata da qualcuno di voi; ho preferito confrontarmi con avversari che trovero' a Valencia (visto che purtroppo ho fatto solo due gare in questa stagione indoor e non avro' altre possibilita'). il secondo e' invece una sorta di tristezza quando guardo e vivo la nostra povera atletica (con tutto il rispetto per i miei compagni che hanno corso a Genova). Quando vedo uno stadio come quello di Genova appunto, semi vuoto, freddo, mi fa venire voglia di smettere vi giuro. Vi posso garantire, e non lo faccio con presunzione, che l'atletica e' tutt'altra cosa. Almeno per quanto mi riguarda. La nostra federazione sta cadendo a pezzi. non ci sono idee, non c'e' la volonta' di investire, di mettersi in gioco e spesso quelle due lire che hanno le buttano in progetti che sempre dal mio modesto punto di vista hanno poco senso e PRODUCONO poco.
Il sottoscritto correndo in due meeting all'estero gudagna quello che la federazione gli da in un anno. Ma vi rendete conto? e poi mi venissero a dire che pretendono la mia partecipazione ai campionati italiani. Io vado avanti per la mia strada, come ho sempre fatto. A testa bassa, ma non guardo in faccia nessuno, ho solo una cosa stampata nella mia mente: il MIO obbiettivo. Un saluto a tutti voi, amici miei. vi abbraccio e spero di vedervi presto. Simoòò

Anonimo ha detto...

Ragazzi che dire....quella che si fa in Italia non è VERA ATLETICA come quella che il nostro Simo ha la fortuna di praticare....

Ho visto il meeting di Parigi e son rimasto a bocca aperta...un palazzetto stracolmo con migliaia di persone, luci, musica, casino, tutti che gridavano e facevano il tifo, sembrava un misto tra una discoteca ed il circo!
Davvero un bello spettacolo!

Io non avrei avuto dubbi su dove andare ;-) eheheh!

Bella

Lo

Anonimo ha detto...

non fraintendetemi ragazzi. Io mi permetto di esprimere un giudizio per quanto riguarda la MIA atletica. poi ogniuno e' libero di vivere questo sport come meglio crede. Per quanto mi riguarda mi sono guadagnato con tanti sacrifici il mondo dell'atletica internazionale e visto che non mi rimangono ancora tanti anni me lo godo e lo vivo al massimo. e questo lo dico dopo aver corso decine di campionati provinciali, regionali, ect. Sono cresciuto nell'atletica italiana, ma adesso che ho avuto la possibilita' di confrontrarmi con alre culture vi dico che siamo SOTTO TERRA. lo sapete quante persone c'erano a vedere i campionati nazionali INGLESI. e quello TEDESCHI? e quelli FRANCESI (con lacandine e spot pubblicitari in giro per tutta la francia da un mese prima) e sapete quante persone ci saranno domani al meeting di TAMPERE ( un meeting finlandese PICCOLO)? sono esauriti i biglietti.. E adesso vi dico di piu' sapete quante persone vanno a vedere in svezia i campionati nazionali GIOVANILI? io lo so e vi garantisco che ci rimarreste molto male nel vedere i numeri .. questo e tanto altro ancora per farvi capire che le chiacchere stanno a zero e sfido chiunque di voi avendo la possibilita' dopo aver sputato sangue a rinunciare ad un meeting come quello di Parigi.. detto questo chiudo. Ci tenevo a precisare cmq che con queste considerazioni non voglio sminuire i vostri sacrifici! simo

Anonimo ha detto...

mi fa piacere che simone risponda e dica la sua. Una cosa soltanto: vero che l'atletica da noi cade a pezzi, giusto il discorso di confrontarsi e livello piu' alto in uno stadio pieno di gente e verissima l'immagine triste che hai dato di Genova. Ma a mio avviso prorpio la TUA presenza poteva renderla meno triste. Comunque complimenti vivisimi e un forte in bocca al lupo,

HnnaDave

Anonimo ha detto...

Beh, magari avrebbe reso meno tristi noi e gli Italiani, ma l'atleta? Non credo che l'atletica italiana, visto quello che dà, possa pretendere! Cioè, è giusto essere contenti se i big partecipano, ma visto lo stato delle cose, non ci si può lamentare se non vengono! Comunque concludo dicendo che non è una cosa oggettiva, non c'è giusto/sbagliato, credo che ognuno possa portare tutte le motivazioni che ritiene opportuno per perorare la propria causa, ma sempre un'opinione rimarrebbe, e come tale non assoluta!
Ciao a tuttiiiiiii!

Arnaldo

Anonimo ha detto...

certo.

HnnaDave

Anonimo ha detto...

Ragazzi, ki di voi, avendo la possibilità di andare a fare meeting internazionali e confrontarsi con i migliori non lo farebbe?X Collio partecipare ad un Campionato Italiano equivale x noi ad un campionato regionale:tutti c andiamo ma se lo stesso fine settimana c propongono un meeting fuori porta dove è assicurata la presenza di atleti forti (non sempre gli stessi ke ormai conosci a memoria), una cornice d pubblico ke, almeno in sicilia, non si vede ormai da anni (x i regionali), io penso ke la maggior parte opterà x il secondo!E nn sto prendendo in considerazione l'aspetto economico!Quindi ragazzi nn diciamo banalità:il cuore, l'orgoglio, la patria....xò uno quando è in pista ad allenarsi è da solo e la fatica ke si fa la conosce solo lui!
Saluti!;)

Anonimo ha detto...

condivido il pensiero di cello e dave (vasco) sul fatto che la presenza di simone potesse accrescere l'attenzione sugli assoluti di genova.
ma spiegatemi però una cosa: la federazione vuole i suoi migliori atleti, ma quando sono infortunati o in periodi negativi crede veramente in loro? e per credere intendo un supporto tangibile, non parole. allora meglio concedersi alla consistenza di un ingaggio ai meeting piuttosto che alle ipocrisie di chi prende troppo spesso per il culo la propria benzina, cioè atleti tecnici e società. è un'opinione, nulla di più, però secondo me la scelta di collio è stata legittima...

Anonimo ha detto...

ciao ragazzi sono zumba, è un po' che non ci sentiamo e vorrei dire anche la mia su questo argomento.
Sono assolutamente dalla parte di simone a cui faccio gli in bocca al lupo x tutte le prossime gare e x il "suo obiettivo".
Io rispetto assolutamente il campionato italiano e sono sicuro che sia un onore parteciparvi ma un professionista non può minimamente correre il rischio di infortunarsi o andare fuori condizione in due o tre turni di gara mettendo a repentaglio la preparazione di anni. Tra l'altro siamo nel 2008 e quest'estate c'è un impegno un po' più importante... Io non me ne intendo molto ma in un 60m non credo ci si possa controllare troppo, credo che vada spinto a canna comunque per poter vincere e quindi i rischi sono comunque troppo alti se paragonati al valore della vittoria. Simo ha già dimostrato il suo valore in molti altri campionati italiani e gare nazionali, quindi ora è giusto che segua il suo programma fottendosene dell'opinione della gente. A proposito dell'opinione dei tifosi vi dico quello che ho visto agli italiani di cross di monza: Baldini, probabilmente fuori forma o forse carico come un somaro (visto anche il suo obiettivo per quest'anno) ha partecipato al cross lungo facendo una pessima figura. Tutti a dargli addosso senza chiedersi il perchè e tutti a dire che è finito, nessuno ha detto "guarda che coglioni questo ragazzo che nonostante sia fuori condizione ha onorato il campionato italiano"...magari hanno ragione, è scoppiato ma io mi auguro che stia finalizzando pechino e a 36 anni non è facile essere sempre in forma, pensateci, non lo è neanche a 26...
Quello che mi sento di criticare è invece l'atteggiamento di certi atleti che SNOBBANO la maglia della nazionale ai mondiali ed agli europei e poi vanno a correre nei meeting o nelle maratone internazionali due settimane dopo...mi riferisco senza peli sulla lingua a tutti i maratoneti che hanno snobbato i mondiali di osaka e poi abbiamo visto gareggiare per soldi anche alla Corrida di San Lorenzo a Zogno. Ok saltare gli italiani per i meeting internazionali ma dire no alla maglia azzurra per vicere 2000euro in un paesino della bergamasca è davvero nauseante. Quando l'Italia chiama bisogna rispondere altrimenti la figura di merda la facciamo tutti noi...
zumba

Anonimo ha detto...

ciao ragazzi sono zumba, è un po' che non ci sentiamo e vorrei dire anche la mia su questo argomento.
Sono assolutamente dalla parte di simone a cui faccio gli in bocca al lupo x tutte le prossime gare e x il "suo obiettivo".
Io rispetto assolutamente il campionato italiano e sono sicuro che sia un onore parteciparvi ma un professionista non può minimamente correre il rischio di infortunarsi o andare fuori condizione in due o tre turni di gara mettendo a repentaglio la preparazione di anni. Tra l'altro siamo nel 2008 e quest'estate c'è un impegno un po' più importante... Io non me ne intendo molto ma in un 60m non credo ci si possa controllare troppo, credo che vada spinto a canna comunque per poter vincere e quindi i rischi sono comunque troppo alti se paragonati al valore della vittoria. Simo ha già dimostrato il suo valore in molti altri campionati italiani e gare nazionali, quindi ora è giusto che segua il suo programma fottendosene dell'opinione della gente. A proposito dell'opinione dei tifosi vi dico quello che ho visto agli italiani di cross di monza: Baldini, probabilmente fuori forma o forse carico come un somaro (visto anche il suo obiettivo per quest'anno) ha partecipato al cross lungo facendo una pessima figura. Tutti a dargli addosso senza chiedersi il perchè e tutti a dire che è finito, nessuno ha detto "guarda che coglioni questo ragazzo che nonostante sia fuori condizione ha onorato il campionato italiano"...magari hanno ragione, è scoppiato ma io mi auguro che stia finalizzando pechino e a 36 anni non è facile essere sempre in forma, pensateci, non lo è neanche a 26...
Quello che mi sento di criticare è invece l'atteggiamento di certi atleti che SNOBBANO la maglia della nazionale ai mondiali ed agli europei e poi vanno a correre nei meeting o nelle maratone internazionali due settimane dopo...mi riferisco senza peli sulla lingua a tutti i maratoneti che hanno snobbato i mondiali di osaka e poi abbiamo visto gareggiare per soldi anche alla Corrida di San Lorenzo a Zogno. Ok saltare gli italiani per i meeting internazionali ma dire no alla maglia azzurra per vicere 2000euro in un paesino della bergamasca è davvero nauseante. Quando l'Italia chiama bisogna rispondere altrimenti la figura di merda la facciamo tutti noi...
zumba