domenica, marzo 15

Metafisica di un sabato sera di pazzia cerebrale

Ok, questo non è il contesto nel quale dovrei mettermi a riversare i miei pensieri ma, di base, mi va di farlo.
Per dare un po' di parvenza sportiva a questo post, che in caso contrario non avrebbe molto senso, vediamo di tirare un attimo le fila di una settimana atletica intensa. Con oggi sia io che Rolenzino abbiamo chiuso la seconda settimana di carico del primo ciclo, stanchi e soddisfatti. Stamattina seduta di pesi in quel di Gessate in compagnia del Facocero e di un ritrovato Robbie, che è venuto a scolpirsi assieme a noialtri. Nel pomeriggio, al campo, io e l'Angelo Taylor di Cassina abbiamo corso un aerobico davvero interessante: 3x400 + 3x200, con recupero attivo. Sono arrivato alla fine dell'ultimo 200m in uno stato che va oltre il classico collasso: non ero in grado di fare altri passi di corsa, nemmeno volendo. Dopo la doppia seduta il massaggiatore ha saputo alleviare l'indolenzimento con un'ora di intenso smanettamento, in cui il sottoscritto è stato prima prossimo ad addormentarsi poi a bestemmiare furiosamente dal male acuto provocato dalla terapia.
...ora potete smettere di leggere, quello che seguirà sono estratti di pensieri a fronte di nulla, dettati da una serata anomala...
E ora veniamo a noi. Qui la situazione è complessa. E come ogni situazione complessa non si sa mai da dove parire per risolverla. Però sono giunto alla conclusione che, tante volte, per venire fuori dalle situazioni complesse, tentare di razionalizzarle mettendole nero su bianco può aiutare a dare ordine ai pensieri, a far scoppiare quella bolla di sapone che ti si aggroviglia tra le cellule cerebrali ingigantendosi più del dovuto. Partiamo dai dati di fatto: stasera sono tornato a casa dalla redazione distrutto così ho scelto di non uscire. Ipotizzavo che mi sarei addormentato davanti alla tele invece niente. Mi sono messo a guardare "Che ne sarà di noi" in Dvd e il sonno non accennava nemmeno ad avanzare. In compenso mi è venuta una voglia fottuta di farmi le canne, andare in Gracia e fare un sacco di discorsi impegnati al calco guardando le stelle.
Il film è finito. mi sono alzato a mi sono messo al pc tentando di trovare delle risposte. Anche qua niente. Cazzeggio su fb, girucchio per qualche sito. Poi IL DRAMMA. Mi sono messo ad ascoltare Avril Lavigne, "when you are gone" per la precisione, e me ne sono andato alle cozze.
Il problema? L'assoluto nonsense di questa situazione, solo uno stato di inquietudine di fondo che, di base, non è dettato da niente in particolare e tutto in generale. In questo momento mi sento come se non fossi in grado di aspettare, come se ci fosse qualcosa dentro di me che non vuole dare tempo al tempo, che picchia per uscire, per andare, fare, disfare, raggiungere. E' come se ci fosse Asafa chiuso nel corpo di un tapascione che scalpita per arrivare prima, per uscire e bruciare tutte le tappe, per vivere più in fretta.
E' un sabato sera strano questo, un sabato sera dove i pensieri si accavallano, dove regredisco a sedicenne e non sono in grado di razionalizzare, dove non scelgo niente di quello che mi passa per la testa. Mi sento estremamente solo anche se non lo sono, mi sento di non stringere niente tra le mani quando sono piene di obiettivi, mi sento di camminare a vanvera quando ho scelto a puntino la strada da seguire. Il problema sta nel fatto che siamo complessi, che proviamo un sacco di cose e controllarle tutte non è possibile. La razionalità a volte si spegne e brancoli nel buio di una serie di sensazioni che ti piovono addosso. Qualcuno saprebbe indicarmi dove si trova l'interruttore?
Notte.

13 commenti:

Unknown ha detto...

l'ultima parte del post ricalca perfettamente anche il mio status attuale..
è veramente una sensazione a tratti fastidiosa..è come essere in una specie di limbo, si sente l'aria del cambiamento ma il cambiamento non arriva..è un casino! e il problema è che se ti metti a pensarci e cerchi di razionalizzare sei fottuto! cominci ad andare in paranoia e non ne esci più.
l'unico modo è cercare di non pensare, vivere la giornata e godersi i momenti giorno per giorno. il resto verrà da sè..o almeno si spera che il resto venga da sè!
vabè sono partito per la tangente, meglio chiudere, se no qui diventa un post nel post e vado ancora più off topic di quanto sei andato tu!
bella.

Anonimo ha detto...

ma dopo il film quante canne ti sei fumato??!!
Tia.

Arnaldo ha detto...

"..regredisco a sedicenne"?!?! Io sono anni che mi chiedo quando mai avresti superato quell'età mentale... hihihihihihi ;-ppppp
Concordo con progressive, vivi alla giornata e goditi i singoli momenti. Preoccuparsi troppo di qualcosa prima del tempo (soprattutto quando non capisci neanche bene il problema) serve solo a star male due volte!
E sotto a pompare!
Bella

Anonimo ha detto...

Cellino mi sa che non devo più convincerti a fare certi lavori di corsa con me al sabato pome... :)

Lo

Anonimo ha detto...

è colpa del lavoro ocn l'angelo!

Anonimo ha detto...

Pensieri e sensazioni anche da me condivise e vissute...(credo faccia male stare in casa il sabato sera!!!)
Tante parole tanti pensieri confondono solo di più...in questo stato credo non si riesca ad ascoltare nessuno...
Io attendo fiduciosa che scatti quel qualcosa, che ti spinga un pezzetto più avanti...appena dopo questo fastidioso limbo!
Un abbraccio!
Federica

Anonimo ha detto...

ma come ?? le sedute di psicoteraipia d'urto del giovedì matiina non ti servono??!!!quindi mi faccio distruggere psicologicamente da te per nulla!!!azz..
bacio cello

Anonimo ha detto...

"Partiamo dai dati di fatto: stasera sono tornato a casa dalla redazione distrutto così ho scelto di non uscire." forse che il problema sia italiamedia? ;) comunque, dalla poca esperienza di vita che ho l'unica soluzione in questi momenti è rimescolare la chimica del corpo. ovviamente non intendo drogarsi che anzi accelera l'autocommiserazione, quanto piuttosto uscire a farsi una corsa, o andare l'indomani a sciare o sui go kart, o al cinema. insomma fare qualcosa di bello che ti innietti adrenalina sana. bella, mitch

Anonimo ha detto...

Adesso mi è tutto kiaro!
Ma 6 un giornalista?
Leggevo i tuoi post proprio x come erano scritti, xkè mi piaceva il tuo stile(non so xkè parlo al passato!)!
Cmq adesso ho capito!
Bravo sopratutto nello scrivere!Come atleta nn ti conosco:io sud italia e velocista!Nn ci scontreremo mai!;)

Anonimo ha detto...

Firmati! ;-)
Bella

Arnaldo

Anonimo ha detto...

Scusate x la mancanza di firma!
In genere mio firma Kacerto!
Saluti

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie

Anonimo ha detto...

good start