martedì, maggio 8

Stranezze organizzative.

Si continua con le polemiche dovute alla pessima organizzazione delle gare del fine settimana citando un post tratto da http://risultatiatletica.blogspot.com/


"ERRORI DEI GIUDICI E ORGANIZZAZIONI DA RIVEDERE
Inizio questo articolo dalla gara che si è svolta a Busto Arsizio sabato e domenica. La gara era un campionato regionale assoluto valido anche come fase regionale del campionato di società assoluto. Delegato tecnico Bruno Pinzin (responsabile regionale delle prove multiple e degli ostacoli), responsabile organizzativo Romano Pinciroli 8vice-presidente del Comitato Regionale Lombardo), si presume due persone competenti visto le cariche che ricoprono.Dopo la gara dei 100 ostacoli, prima gara dell'eptathlon vinta da Silvia con il tempo di 14"80 (equivalenti 868 non proprio pochi!!) Pinzin si rivolge a Silvia dicendo "certo che quest anno il livello delle prove multiple è proprio basso" (Silvia pensa <<>>), dopo una sospensione di quasi 1 ora a seguito di un acquazzone durante il quale gli organizzatori dimenticano di coprire il materasso del salto in alto la gara femminile riprende con il lancio del peso (dopo aver aspettato la gara di peso maschile visto che una delle due pedane del campo era inagibile per l'acqua). Al termine del primo turno di lancio Pinzin si avvicna a Silvia che sta per lanciare per il secondo lancio e le dice "sei veramente ridicola con la magnesite se non lanci almeno 15 metri" (la magnasite è la polvere che si mette sulle mani per milgiorare la presa, considerando peso bagnato e pioggerella fastidiosa non sembrava prorpio una follia metterla). Chiaramente la nostra atleta viene nettamente innervosita da questa affermazione. Silvia lancia e inspiegabilmente un allenatore raccoglie il peso prima che il giudice effettui la misurazione e passa davanti al giudice stesso che confuso dalla miriade di buchi lasciati dai lanci precedenti sbaglia punto di atterraggio e toglie più di 40 centimetri al lancio di Silvia.Al termine della gara di peso alle ragazze non mancano che i 200 metri. Sono le 18,47 e Pinzin decide di fissare l'inizio per le 19,05 (18 minuti, il regolamento ne consiglia 30' fra una gara e l'altra) alle proteste delle atlete ferme da quasi 2 ore sospensione più peso Pinzin risponde che altrimenti viene freddo (chissa che calo di temperature se si aspettano 10' in più e si fanno scaldare le atlete...), ore 19,05 atlete della prima batteria sui blocchi in body, solo ora i giudici decidono di provare il cronometraggio che naturalmente si è guastato con la pioggia. Nessuna notizia alle atlete che aspettano senza sapere a che ora correranno (il via viene dato alle 19,37 alla faccia del freddo). Il cronometraggio non può essere riparato allora cronometraggio manuale con un solo giudice che prende tutti i tempi e affida il controllo dei tempi a due allenatori delle atelte impegnate con i prorpi cronometri (uno dei 2 avrà almeno ottantanni). Risultato tempi stranissimi con distacchi di 3 metri trasformati in 1 decimo e distacchi di 2 metri che diventano 4-5 decimi. Sento con le mie orecchie un giudice che dice erano vicine non ho fatto in tempo a schiacciare diamogli lo stesso tempo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!L'inizio della seconda giornata è fissato per le 9,45 un po' presto per chi viane da lontano, gli atleti, sia maschi che femmine chiedono che l'inizio sia posticipato visto anche l'esiguo numero di partecipanti (10 maschi e altrettente femmine), la risposta è abbiamo già incastrato le gare (il giorno dopo questa affermazione sarà clamorosamente smentita da sovrapposizioni di gare sulle stesse pedane attese ecc....), incalzati l'organizzatore e il delegato tecnico alla fine confessano "se iniziamo presto almeno a mezzogiorno finiamo e siamo a casa a mangiare"
NOVARA 6/5
all'arrivo scopriamo che:
anche gli esordienti A-B-C fanno il triathlon
le gare dei cadetti hanno una sessione del mattino e una del pomeriggio
le gare del triathlon ragazzi sono diverse da quelle del programma
Le gare iniziano naturalmente con 30' di ritardo, la successione previste delle gare è stravolta, gli atleti fuori provincia oltre a non essere premiati (alla fine riceveranno, dopo le lamentele dei genitori, una medaglia ricordo) non vengono neanche inseriti nelle classifiche e non gli vengono calcolati i punteggi, le batterie vengono fatte in modo stranissimo dividendo i migliori in più serie (addirittura 3 serie per 9 cadette in gara).
LODI 6/5
Viene letto all'inizio della manifestazione l'orario delle gare, che gli atleti possono utilizzare per fare il riscaldamento. (100 metri maschili ore 17, 400 maschili ore 19) alle 16,15 annunciano che ci sarà un piccolo anticipo per le gare di corsa (gli atleti dei 100 hanno appena iniziato a scaldarsi), alle 16,26 gli atleti della prima batteria sono chiamati ai blocchi (34' di anticipo); ai quattrocentisti va peggio, la prima batteria corre alle 17,45 con 1 ora e 15' di anticipo (alcuni atleti si scadano si e no 10' minuti). Le gare precedono di solo una settimana i campionati di società allievi e per gli atleti di questa categoria non sono previste gare riservate, pertanto devono gareggiare con gli assoluti, chi organizza e i giudici non fanno prorio niente per aiutarli nel triplo pedana a 11 metri (con nessun atleta che batte dai 13) nell'asta progressione comica (2,40 - 2,60 - 2,70 - 3,00 - 3,30 - 3,60) si sale un po' di 20 cm poi di di 10 poi di 30
NON SI POSSONO ORGANIZZARE LE GARE IN QUESTO MODO !!!!!!!!!"

Personalmente (non mi sento di parlare a nome di tutto il Tonic Team) sposo a pieno questa protesta, dei problemi organizzativi sono accettabili e comprensibili, ma non a questi livelli. L'atleta deve essere messo al centro di tutta l'atletica, lo si deve porre nelle condizioni di esprimersi al meglio in qualsiasi manifestazione e non me ne frega un cazzo di chi deve far sì che ciò venga messo in atto. Noi sputiamo sangue per mesi per andare forte in gara, ed è inammissibile che organizzatori e giudici compromettano le prestazioni perchè non hanno voglia di sbattersi.

Detto ciò la gioranta di oggi è stata caratterizzata da una conferenza stampa dell'ultimo minuto indotta da Fabione "Ci sono troppi galli nel pollaio" ha detto "il mio ritorno alla gare potrebbe essere accelerato di parecchio". Non si sa che cosa volesse dire di preciso con questa affermazione ma, di sicuro, nei suoi occhi si leggeva una determinazione degna di nota.
Andre e Robbie hanno lavorato assieme: 8 volte i 200m in tempi che sinceramente non sono dati a sapersi, Cello ha fatto della tecnica di corsa con traino e giubbotto e Lorenzo un lavoro misto (150m - 200m - 150m - 300m). Il Conc non si è visto così come Pavolv.
Data l'ora tarda si evitano i dileggi e si augura a tutti la buonanotte.
Tonic Team

6 commenti:

Anonimo ha detto...

credo che quando ci si prende un impegno questo valga portato a termine nel migliore dei modi possibile. non ci si può trincerare dietro il fatto che i giudici siano sui campi quasi gratis. anche i volontari prestano servizio gratuitamente ma non per questo i centralinisti della croce rossa smistano ambulanze a caso per neghittosità o i nonni che fanno attraversare la strada ai bambini ogni tanto ne fanno investire uno perchè sono li gratis.
se i giufdici non hanno voglia di prender sole, pioggia e vento, li capisco, ma facciano altro. ci sono un sacco di bocciodromi (tra l'altro stanno per iniziarene uno vicino al nostro campo, non bastava più la tensostruttura. 10 anni per rifarci la pista ma se si tratta di palle non ce n'è per nessuno), si può giocare a carte, a freccette, ballare la polka con la moglie o farsi un cicchetto al bar sotto casa.
l'aiuto e il supporto dei giudici è assolutamente fondamentale ma se deve essere subordinato al "ritorno a casa per pranzo" non fa che danneggiare chi, per passione, tutti i giorni gira in tondo come un pirla su un anello di tartan.
detto ciò, un ringraziamento a tutti quei giudici che il loro lavoro lo fanno con passione, ricordandosi sempre chi sono i protagonisti di una manifestazione sportiva: non chi prende il tempo ma chi il tempo lo fa.
robbie

Anonimo ha detto...

Minchia rrrr, siamo troppo sintonizzati (leggiti il mio commento a "live from Lodi")! Concordo pienamente, se accetti di fare una cosa, anche gratis, falla bene oppure non accettarla! All'estero (più qualche caso anche qui da noi) i giudici sono "i migliori amici degli atleti", non come qui che se ti avvicini per vedere le misure ti mandano via in malo modo (cosa che NON POSSONO FARE! Il regolamento li OBBLIGA a lasciar vedere le misure & co agli atleti!)! Speriamo che con il ringiovanimento medio che mi sembra in atto (lentamente) le cose migliorino! Ah, non dimentichiamo poi quelli che fanno i fenomeni, citando regole e regolamenti, che vengono puntualmente smentiti appena si prende in mano il libro in cui tale codice è riportato (mi è capitato più volte che, siccome la frase continuava nella pagina dietro, i giudici non avevano finito di leggere ed applicavano le regole a metà...).
Ciao!
Arnaldo

Anonimo ha detto...

Credo che ci sono certi tipi di volontariato che danno delle soddisfazioni. Sinceramente nel fare il giudice come volontario non trovo grandi riscontri dal punto di vista personale. Se questi un giorno si stancano e se ne stanno tutti a casa, non vedremo più gare (e non credo arriverà molto tardi questo momento, data l'età e data la mancanza di nuove forze)

Cello ha detto...

Robbie e Andy che, contemporaneamente, mi danno ragione. Sono commosso e ho anche un principio di erezione.
Jarno le tue ragioni possono avere senso, il punto è che NON E' UN PROBLEMA DEGLI ATLETI E NON PUO' ESSERLO, anche alla luce del fatto che nei vari comitati regionali e federali ci sono presone ASSUNTE E STIPENDIATE per far sì che tutto funzioni bene. L'atlteta DEVE arrivare in gara ed essere messo nelle condizioni di gareggiare al meglio, chi si deve occupare che questa "coditio sine qua non" venga rispettata non è un suo problema. Punto

Il_Matto ha detto...

Lol, Jarno.
Hai mai gareggiato, tu?
Tra tutti i cazzi che s'han per la testa nella giornata di gara, prenderne altri nel culo dai giudici e' proprio quel che non si vuole.
Chiacchere e scuse DEVONO stare a zero.
Non gratifica?
STAI A CASA TUA.
Non trovo per nulla pertinente il fatto che senza di QUESTI giudici non ci saranno piu' gare.
Morto un papa, se ne fa un altro.
E ci sta che la fidal si svegli e paghi un salario minimo sindacale a quelli che vengono a sbattersi (nota, dei soldi, pochi che siano SONO percepiti. Volontariato? Direi di no.), se proprio la crisi e' cosi' alta.
Saro' di "vecchi stampo", ma nel mio mestiere, nel momento in cui accetto del denaro, poco o tanto che sia, mi sento obbligato per deontologia a dare il 100%.
Se voglio fare le cose nei tempi e modi miei, avviso il committente che il lavoro e' gratis, QUINDI nei tempi e modi che a me piu' fan piacere.
Al solito e' un fenomeno locale (Italiano, intendo), di quelli che fan dire a Beppe Grillo che noi si e' in "Leggera controtendenza".
Gareggia a Bressanone (non proprio lontanissimo) e per miracolo tutto funziona come un orologio svizzero (doh!).
Mi preoccupa che un Pinciroli (accompagno la mia rappresentativa CADETTI al criterium nazionale nel, err, 1990), che gia' allora non brillava per simpatia o intelligenza, sia ancora in giro a mostrare il suo faccione da schiaffi e le sue capacita' organizzativo-motivazionali.
Passino gli errori, NON la svogliatezza.
Chiudo unendomi a Robbie nel plauso a quelli, tra i giudici e gli organizzatori, che han palle per remare contro la tendenza allo svacco.

Lele

Anonimo ha detto...

So che non è un problema dell'atleta, ma credo non si possa addossare troppo la colpa ai giudici...ma a chi sta più su, che dovrebbe ringiovanire e migliorare il gruppo giudici.