martedì, agosto 28

Un po' mi gira il cazzo

Cavalese, nell'intorno delle 5 di mattina. Un osservatore esterno avrebbe sicuramente notato che quella notte al Piccolo Hotel c'era qualcosa che non andava: luci nelle stanze, gente che sgattaiola nei corridoi, una sottile tensione che aleggia. Si sarebbe potuto pensare a dei ladri, a qualche problema, a dei riti improvvisati ma niente di tutto ciò corrisponde a ciò che stava realmente accadendo. Quella notte infatti Simo avrebbe corso la qualificazione ai Mondiali di Osaka sui 100m e, chi in stanza chi nella sala TV, i ragazzi in ritiro stavano seguendo l'evento. In batteria corre sciolto, molla prima del traguardo, chiude con un 10"22 che fa credere che l'abbraccio alla Caporale sia praticamente scontato. Dopo mangiato, verso le 13, di nuovo tutti davanti ai teleschermi, speranzosi e quasi certi che lo spettacolo sarebbe stato assicurato. Purtroppo Simo è contratto, rigido, non da la stessa impressione della mattina, qualcosa non va. Giunge quinto in batteria, si spera nel ripescaggio i risultati tardano ad uscire e il gruppo, che quel giorno sarebbe rientrato a casa, parte senza sapere il verdetto.
Vengo a sapere la sera che con il tempo di 10"31 il velocista delle Fiamme Gialle è fuori, doccia fredda. Mi informo suo suo blog e vengo a scoprire la magagna dell'antidoping (per chi non ne fosse a conoscenza clicchi QUI e legga il secondo commento di Relione (il papà di Simone, ndr)). Mi reco istantaneamente sul sito della Fidal certo di trovare ampie spiegazioni sull'accaduto, condite da una serie di scuse da parte del comitato nazionale. Mi sbaglio. L'unico commento ufficiale sull'accaduto è il seguente "Il torneo dei 100 metri maschili dopo due turni saluta i nostri due portacolori. Dopo l’exploit del mattino, Simone Collio e Rosario La Mastra non sono riusciti a ripetersi peggiorandosi leggermente, 10.31 per il primo con vento contrario di 0,5 e 10.32 per il secondo con +0,8. Il loro comportamento va comunque giudicato con un voto ben piu’ alto della sufficienza e questo va a tutto vantaggio della preparazione della nostra staffetta veloce".
Comincio ad incazzarmi. Com'è possibile che uno dei migliori atleti che abbiamo in Italia sia stato letteralmente abbandonato al campo e non sia stato messo nelle condizioni di gareggiare al meglio? Dov'era la dirigenza? Come mai le fonti ufficiali non dicono niente sull'accaduto ma fanno passare la notizia come una normale eliminazione causa inadempienza dell'atleta? Sinceramente non so cosa rispondere a queste domande, o meglio, qualche idea in merito c'è ma preferisco non esplicitarla, attendendo risposte vi lascio con l'intervista rilasciata a Simone subito dopo la gara, credo che renda di più di mille considerazione. Cliccate QUI e selezionate "25/8, Simone Collio dopo l'eliminazione nei quarti" per ascoltarla.
Inutile dire che siamo tutti stretti attorno a Simo e che non vediamo l'ora di vederlo correre sui tempi che vale.
Sogni d'oro a tutti,
Tonic Team

3 commenti:

Anonimo ha detto...

E' una vergogna che si tratti così un atleta, sia esso Tyson Gay o il nostro amico Simo! Sia l'organizzazione del campionato (non puoi fare l'antidoping dopo le batterie coi quarti al pomeriggio! Tanto non credo che esistano sostanze che svaniscano in due ore in più...) sia la nostra beneamata federazione: non c'era un CAZZO di dirigente che poteva aspettarlo e prendere un taxi?!?!?! Non ho parole...
Forza Simò, prima o poi andrà tutto bene, ed allora saranno dolori per gli altri! E poi sia mai che i cinesi siano più organizzati dei giapponesi.......
Bella!
Arnaldo

Anonimo ha detto...

Semplicemente vergognoso....La mancanza di tutela di una atleta, soprattutto ad un campionato mondiale (a prescindere dal fatto che Simone sia un amico...) è davvero vergognosa ma rispecchia la tendenza tutta Italiana di attaccarsi al carro del presunto vincitore/campione di turno (vedi Andrew Howe al quale però non dò nessuna colpa), fottendosene degli altri!
Grazie dirigenti, complimenti a casa italia...continuate così...
che pagliacci...

Un grosso abbraccio a Simo anche se non servirà a fargli smettere di girare i coglioni

Bella

Lo

Anonimo ha detto...

Complimenti Fidal.... Tutto questo succede quando si decide di puntare solo ed esclusivamente su un atleta e fregarsene di tutti gli altri. Beh! allora che cosa gli hanno portati a fare fino ad Osaka, andavano solo con un atleta e 35 dirigenti....(compresi i famigliari )
pagliacci...

Grande Simo