mercoledì, febbraio 28

All'improvviso l'incoscienza

Anche stasera, ad accompagnarvi nel nostro blog, ci sarò io, Andre. Oggi al campo, continuano gli allenamenti dei tonici, in un'atmosfera sempre più primaverile. Per Fabione e il Conc, allenamento di pesi in palestra, conditi da qualche 80 in allungo, per sciogliere le gambe. Lorenzo, arrivato al campo alle 18:33, non ha neanche finto il solito arrivo trafelato, tipico di quando è in ritardo, ma ha deciso di giustificarsi, con scuse legate agli impegni d'ufficio. Dopodichè ha velocizzato il riscaldamento, per poi cimentarsi in un allenamento di ostacoli. Il sottoscritto, si è cimentato in un allenamento estenuante, sugli 80m, che prevedeva 4 serie da 6 di questa distanza, con recuperi molto brevi.A questo proposito, vorrei aprire una parentesi, legata al fatto che oggi, la piccola Camilla, ha veramente rischiato la vita. Premetto, Camilla, è una minuta ragazzina di 12 anni, che si allena per l'Atletica Cernusco, nel nostro stesso campo, poco prima che inizino i nostri allenamenti. Altra premessa, il mio lavoro di oggi, prevedeva che io svolgesi le prove, correndo avanti e indietro, su una corsia, a causa dei brevi recuperi. Data l'alta possibilità di investire qualche povero malcapitato, mi sono preoccupato di avvisare gli allenatori, qualche persona in pista, e il più delle volte, prima di partire, avvertivo tutti con un urlo. Oggi, per non sò per quale motivo, Camilla, alle 18:45, vagava per la pista, incurante di chiunque le stesse correndo intorno.Verso la diciottesima prova, mi accerto di avere il campo libero, faccio un cenno a Fabry, e parto per questo ennesimo 80. Abbasso la testa, e dopo 20/30m di corsa, proprio mentre sto rialzando il capo, mi trovo Camilla, in corsia, a non più di 4 metri. Non so per quale riflesso, sono riuscito a gridarle qualcosa, e lei, che probabilmente stava già correndo, in una frazione di secondo si è spostata, emmettendo un gridolino, ma senza capire effetivamente, quello che era successo. Ora provate solo a pensare una cosa: Camilla, pesa, ad esagerare, 35kg, io ne peso più di 80, e correvo, su per giù, sui 27/28km/h. Vi lascio immaginare le possibili conseguenze. Con questo mio sfogo, non voglio incolpare una ragazzina, che è capitata dove non doveva essere. Ma vorrei, portare agli occhi di coloro che sono resposabili (allenatori e chiunque si occupi dei ragazzini che frequentano il campo), questo fatto, per far si che possano far notare a questi ragazzini, qualche piccolo accorgimento, per evitare di rischiare la vita in pista. E' una cosa logica, basta un esempio banale. Ovviamente un bambino, se deve andare a prendere qualcosa, sul lato opposto della strada, la attraversa tranquillamente, senza preoccuparsi di nulla. Se invece una figura, dotata di una certa autorità, gli insegna che ci sono anche le automobili, in strada, e che se ti vengono addosso, fanno parecchio male; forse allora il bambino, guarderà bene, prima di attraversare. Il principio è lo stesso, forse si può provare, ad insegnarglielo, anche per quanto riguarda la pista. E a dirla tutta, non bisognerebbe insegnarlo solo ai bambini. Con questo mio sfogo chiudo, e nella speranza di non dover ripetere mercoledì prossimo, l'ennesima prova di slalom sugli 80m, vi auguro buonanotte.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Chi frequenta il campo da almeno una decina-dozzina d'anni dovrebbe sapere chi era Bobo (un bambino di Fabri, nda) e magari ricordarsi che non era stato fortunato come Camilla, ma si fece un paio di metri di volo in seguito all'urto con un velocista (non grosso come andre, ma era a canna)... a dimostrazione che certe cose hanno origini antiche...
Guardate sempre prima di attraversare! ;-)))
Ciao a tutti

Andi

Cello ha detto...

Anche io mi associo con il pensiero di Andre...gli allenatori dovrebbero avvisare tutte le bambine del campo che c'è il rischio che Andre gli venga addosso da un momento all'altro senza avvisarle. Se lo sanno almeno possono organizzarsi con dei K-way.
Bella

Anonimo ha detto...

Al campo pure a me è successa una cosa del genere, in un 30 metri a tutta birra... testa basta e spingere duro... arrivo a pochi metri dall'arrivo alzo la sesta e mi trovo una bambina li in mezzo alla corsia... l'ho presa in pieno e siamo volati entrambi...

per fortuna nessuno si è fatto nulla.. solo un immenso spavento per entrambi...

Anonimo ha detto...

Andre, quanta verità nelle tue parole....ma anche quanta benevolenza e comprensione! Io sarei più per "l'investitura" del malcapitato in modo che la traumatica esperienza sia d'esempio per lui/lei e per tutte le altre pecore che pascolano quotidianamente sul tartan, incuranti dei rimproveri di chi di dovere! Colpirne 1 per educarne 100!!! ahahah

Bella :-)

Lo

ps: dopo questa uscita ovviamente, se fossi io in mezzo ai coglioni, sentitevi liberi di investirmi!!

Dave ha detto...

Io vieterei l'ingresso in pista ai minori di 18 anni senza casco e giubbottino rifrangente d'emergenza... tipo macchina. Collegherei inoltre un sensore ad una sirena.. modello nuoto.. che segnali la partenza di ciascuno per ciascuna prova. Utilizzerei infine dei piccoli calciatori in fila come materasso per rallentare.. modello gare indoor.