martedì, maggio 22

And the winner is....

235. Il numero del giorno. Il numero di voi che, lunedì 21 maggio, hanno fatto un salto qua. E' la prima volta che i tonici raggiungono la vetta dei 200 accessi e, devo dire, è una bella soddisfazione. Non so quale congiunzione astrale ha spinto un così gran numero di lettori all'interno del blog ieri ma, quando alle 16.00 eravate 137, già non ci si credeva, già si stappavano le bottiglie. E allora nuovamente grazie a coloro i quali ci trovano, ci scoprono e ci apprezzano ma anche a quelli che, fin dall'inizio, sbirciano in questa periferia del web per apprendere le nostre gioe e i nostri dolori atletici e magari immedesimarsi, trovare risposte o, molto semplicemente condividere qualcosa.
Oggi al campo è nuovamente Robbie a brillare, per lui 7x200m con medie attorno ai 26"5, la Catapulta del Sud sta tornando, e Cello ha un sogno...
Rolenzino e Ramon, reduci dalle fatiche del week end di gare, si sono concessi una giornata di mezzo scarico metre Andre, impizzato come al solito, ha corso delle prove di velocità, un 250m sotto i 30" e si è fiondato in palestra a fare dei pesetti. Per Fabione, ultimo tonico in pista, un lavoro misto con prove tra i 150m e i 200m; L'accelera-tori non stava molto bene oggi, ha saltato il pranzo e la gamba continua a rompergli il cazzo, il risultato sono stati tempi poco soddisfacenti e un nervoso crescente che lo ha accompagnato durante tutta la seduta. A proposito di nervoso verso le 18.30 è apparso anche Cello che prima si è chiuso in palestrina a fare gli esercizi per il ginocchio poi si è piazzato sul materasso dell'asta a contestare tutto e tutti con la faccia di cazzo di quello che ha addosso tutte le sfighe del mondo. Quando è infortunato è di gran lunga più fastidioso di quando è sano.
Con questo è tutto, sogni d'oro e a domani,
Tonic Team
P.s.: Andate a leggervi QUA i due articoli sull'organizzazione delle gare svoltesi questo week end...mi chiedo come sia possibile.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Uscendo dall'argomento complimenti, su cui mi pare di aver speso abbastanza parole...(a prop...bravo tia)
Guardavo i minimi per gli italiani di quest'anno. Sono rimasto senza parole. Perche' nonostante i materiali siano migliorati, i metodi di allenamento si pensa siano migliorati, tutti vanno dal fisioterapista e...l'altezza media delle persone si e' alzata (...scusa Freccia!!)....il livello medio (..non le punte)dell'atletica italiana sta precipitando? (Guardo i minimi che controllavo costantemente) Perche' il minimo promesse es.del lungo una volta era 7.10 ora e' 6.80?...quello del triplo prom 13.70????, per non parlare del giavellotto, della 4x100..(e come questo ci sarebbero altri mille esempi)...meno praticanti? meno voglia di far fatica(per alcuni non penso)? Non diamo la colpa ai giudici o agli infortuni, quelli c'erano anche prima...Invito ad una riflessione.

Anonimo ha detto...

...ah mi sono dimenticato di firmare!

Anonimo ha detto...

Anzitutto Ciao Mitico!!!
La risposta è semplice...Non so cosa accadesse prima della fine degli anni 90 (ma immagino che quasi nessuno dei nostri lettori lo sappia...) ma per quella che è la mia esperienza i minimi per gli italiani erano inadeguati!
Concordo sul fatto che in alcune specialità il livello (medio e di punta) è a dir poco ridicolo ma personalmente trovo giusto che i minimi rispecchino l'andamento del livello atletico italiano, e che quindi siano basati sul risultato del 20° .
In proposito ho un aneddoto che mi riguarda...Caorle 1998 - campionati italiani allievi. Partecipo alla gara di salto triplo dove ai tempi il minimo era 13,80m (a dir poco eccessivo vista la cetegotia!). Lo avevamo in 4!!! Se non ricordo male gareggiammo in 12 o 13 grazie alle persone portate dai comitati regionali! Pensa che tristezza dei concorsi con 5 o 6 persone....e delle corse di velocità, magari a finale diretta!!!
Beh...io preferisco un minimo abbordabile che non mortifichi la partecipazione ad un evento "spettacolare" come i campionati italiani!

Io ho detto la mia! Aspetto altre analisi al problema posto dal nostro canguro Davide!!! :-)

Bella

Lo

Anonimo ha detto...

Ciao mmmmittttico
Sono d'accordo con te che sia necessario spettacolarizzare maggiormente una manifestazione come gli italiani (tra parentesi sai che sulla cosa son sempre stato d'accordo..considerando che nel 2000 con 7.07 ho rischiato di non partecipare agli italiani promesse!!). Dissocierei tuttavia la tua considerazione dall'analisi del livello qualitativo. Quello dei minimi era un esempio..stavo leggendo un fantastico almanacco di meta' anni 90 (periodo nel quale avevo appena iniziato a fare atletica) e ho visto che rapportato all'anno scorso le prestazioni sono peggiorate vertiginosamente. Io ovviamente guardo velocita' e salti..ma penso che sia possibile allargare la considerazione alla maggiorparte delle gare. Magari e' solo una questione di cicli, ma la cosa dovrebbe essere meno evidente, considerando l'importanza dei materiali in continua evoluzione. Un salutone a tutti.

Anonimo ha detto...

i minimi sono diventati ridicoli......semplicemente perchè noi atleti siamo ridicoli!!!ahahah
da allievo primo anno i minimi per 100,200 e salto in luno erano rispettivamente: 11"24,22"94 e 6,60 e vi assicuro che nn eravamo in pochi a gareggiare......nel lungo più di venti!!!il livello medio è sempre più mediocre e le punte scarseggiano.......mi dispiace ammetterlo ma il futuro dell'atletica italiana è sempre più nero.......ciao limo

Anonimo ha detto...

Volevo fare una precisazione riguardo al mio allenamento.Ieri dopo il lavoro in pista non ho fatto pesi, perchè arrivando dal 250, ero un pò troppo incartato.

Per quanto riguarda il discorso sull'atletica e sul livello generale che si è drasticamente abbassato, non mi sento di dire nulla per due motivi.
1) Essendomi avvicinato al mondo dell'atletica nel gennaio 2002, non ho assolutamente presente la situazione e il livello generale degli anni 90
2) Temo, con il mio ridicolo personale, di essere uno di quelli che ha contribuito ad abbassare il livello generale.

Andre

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti, avendo punti di riferimento anche su altre specialità dico la mia pure io: devo dire che in effetti, soprattutto nelle categorie giovanili, c'è stato un abbassamento dei minimi forse troppo generalizzato, che non rispecchia molto il reale livello. Per esempio, al mio primo campionato italiano (Clusone 1999, allievo primo anno) il minimo del disco (40,00m col disco da 1,750kg) e quello del lungo (6,70m), entrambi basati su "statistiche" degli anni precedenti hanno dato risultati molto diversi: eravamo almeno una quindicina nel disco e mi sembra fossero 6 o 7 nel lungo... concordo con davidino, ora come ora soprattutto corse e salti sono abbastanza in declino, mentre altre specialità (per esempio i lanci in generale, soprattutto disco e martello) sono in crescita (a prescindere dal fatto che hanno diminuito i pesi dei giovani, girano comunque buone misure) o al massimo sono stabili. Solo che sono stati abbassati i minimi per tutti...con il risultato da un lato positivo (consentire a più persone di partecipare agli Italiani) e dall'altro negativo ("inflazione" dei campionati, troppi partecipanti, a probabile almeno parziale discapito della qualità). Credo che tutto ciò rientri comunque nel ambito del tentativo - encomiabile - di maggior sviluppo delle attività giovanili da parte della FIDAL: quando ero io allievo e/o junior, non c'era una nazionale ogni 2 settimane, dove a ciclo andavano un po' tutti i "bravi", a prescindere dal fatto che siano i migliori (solo il primo, massimo il secondo, fa niente se era sempre lo stesso!), non c'erano raduni nazionali con centinaia di partecipanti ecc (sono stato terzo agli italiani allievi e secondo e quarto agli junior, e non ho mai fatto assolutamente nulla di simile)... insomma, c'era più selezione (forse troppa, però!). Come prima, questo ha due risvolti: uno positivo, ovvero una maggiore gratificazione degli atleti, ed uno negativo, vale a dire il rischio che molti, magari pure più scarsi dei loro predecessori di pochi anni prima, facciano i fenomeni e si sentano "arrivati" ("minchia, cioè, sono della nazionale")... E'dura poi tornare alla realtà, e molti, capito di non essere i futuri Howe, smettono...
In medio stat virtus, dicevano i latini (ne sapevano!)
Scusate il chilometro di post, quando sono ispirato mi vengono così!
Bella
Arnaldo

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti, concordo pienamente con quello che dice Andy, anche se io sarò più sintetica =).
Forse per aver più benefici in termini di risultati, converrebbe (perdonatemi l'espressione) "illudere" meno gli adolescenti e allargare il "bacino d'utenza", incendivando l'attività giovanile...che ai campionati provinciali (di milano!!) esordienti ci siano solo 5/6 serie di 50 metri piani fa riflettere...
Se vogliamo tante promesse forti ci devono prima essere tantissimi bimbi che "giocano" all'atletica...i campioni vanno cercati!
Detto ciò mi associo anche ad Andre: anche io con il mio triste personale contribuisco ad abbassare il livello generale!!!:-(
Ciao ciao!!!!!
Federica

Anonimo ha detto...

incentivando
Federica

Anonimo ha detto...

Il mio discorso sull'inadeguatezza di alcuni minimi non voleva assolutamente giustificare quello che è davanti agli occhi di tutti da diversi anni...Ci sono molte specialità nelle quali il livello è sceso paurosamente sia come punte che come media...In alcuni casi siamo a livello ridicolo!!! Alla fine tutti hanno diritto a fare atletica, bravi e meno bravi...Come suggeriva Andy però, questa eccessiva gratificazione (ANCHE ECONOMICA!!!!) di sedicenti giovani promesse (che svettano solo per pochezza e carenza di avversari) ha risvolti più negativi che positivi!
Il rischio di creare illusioni in questi giovani è oramai una realtà!
Noi "vecchi" abituati già da subito a prender legnate sui denti abbiamo ancora l'entusiasmo per andare avanti fino a 30anni, magari cercando di migliorare il nostro personale.
Un odierno 16/18enne di belle speranze che macina minimi su minimi, partecipa a raduni e nazionali e magari vince anche titoli con prestazioni che fino a 5/10 anni fa non gli avrebbero permesso di essere neanche nella top15 di categoria, dubito fortemente abbia voglia di andare avanti quando scoprirà la dura realtà...di Andrew ne nasce uno ogni milione!
Nascono invece molti più Arnaldo, Davide, Marcello, Mattia, Lorenzo (e pippe del loro calibro ;-) che, con alterne fortune e diversi risultati si sono tolti cmq le loro soddisfazioni, continuano con entusiasmo ad allenarsi (o han smesso per cause di forza maggiore:-), non sono mai stati in nazionale, si son sempre sudati i minimi x gli italiani, non sono mai stati possibili olimpici ne futuri talenti, non hanno mai preso un cazzo di soldi, al massimo qualche buono benzina ai regionali...eheheh!
Beh...mi sembra di aver parlato a sufficienza...Un saluto ed un abbraccio a tutti!!!

Ps: per la cronaca, quando ero allievo (1997/98), vinsero i 200 con 21e60, il lungo con 7e50, i 400 con 47e90 giusto per citare i risultai più notevoli che mi ricordo... ;-)

Bella

Lo

Anonimo ha detto...

cazzo...ho ancora un blocchetto di buoni benzina scaduti nel cassetto...adesso che ci penso!!!!!