
Anche stasera, ad accompagnarvi nel nostro blog, ci sarò io,
Andre. Oggi al campo, continuano gli allenamenti dei tonici, in un'atmosfera sempre più primaverile. Per
Fabione e il
Conc, allenamento di pesi in palestra, conditi da qualche 80 in allungo, per sciogliere le gambe.
Lorenzo, arrivato al campo alle 18:33, non ha neanche finto il solito arrivo trafelato, tipico di quando è in ritardo, ma ha deciso di giustificarsi, con scuse legate agli impegni d'ufficio. Dopodichè ha velocizzato il riscaldamento, per poi cimentarsi in un allenamento di ostacoli. Il sottoscritto, si è cimentato in un allenamento estenuante, sugli 80m, che prevedeva 4 serie da 6 di questa distanza, con recuperi molto brevi.A questo proposito, vorrei aprire una parentesi, legata al fatto che oggi, la piccola Camilla, ha veramente rischiato la vita. Premetto, Camilla, è una minuta ragazzina di 12 anni, che si allena per l'Atletica Cernusco, nel nostro stesso campo, poco prima che inizino i nostri allenamenti. Altra premessa, il mio lavoro di oggi, prevedeva che io svolgesi le prove, correndo avanti e indietro, su una corsia, a causa dei brevi recuperi. Data l'alta possibilità di investire qualche povero malcapitato, mi sono preoccupato di avvisare gli allenatori, qualche persona in pista, e il più delle volte, prima di partire, avvertivo tutti con un urlo. Oggi, per non sò per quale motivo, Camilla, alle 18:45, vagava per la pista, incurante di chiunque le stesse correndo intorno.Verso la diciottesima prova, mi accerto di avere il campo libero, faccio un cenno a Fabry, e parto per questo ennesimo 80. Abbasso la testa, e dopo 20/30m di corsa, proprio mentre sto rialzando il capo, mi trovo Camilla, in corsia, a non più di 4 metri. Non so per quale riflesso, sono riuscito a gridarle qualcosa, e lei, che probabilmente stava già correndo, in una frazione di secondo si è spostata, emmettendo un gridolino, ma senza capire effetivamente, quello che era successo. Ora provate solo a pensare una cosa: Camilla, pesa, ad esagerare, 35kg, io ne peso più di 80, e correvo, su per giù, sui 27/28km/h. Vi lascio immaginare le possibili conseguenze. Con questo mio sfogo, non voglio incolpare una ragazzina, che è capitata dove non doveva essere. Ma vorrei, portare agli occhi di coloro che sono resposabili (allenatori e chiunque si occupi dei ragazzini che frequentano il campo), questo fatto, per far si che possano far notare a questi ragazzini, qualche piccolo accorgimento, per evitare di rischiare la vita in pista. E' una cosa logica, basta un esempio banale. Ovviamente un bambino, se deve andare a prendere qualcosa, sul lato opposto della strada, la attraversa tranquillamente, senza preoccuparsi di nulla. Se invece una figura, dotata di una certa autorità, gli insegna che ci sono anche le automobili, in strada, e che se ti vengono addosso, fanno parecchio male; forse allora il bambino, guarderà bene, prima di attraversare. Il principio è lo stesso, forse si può provare, ad insegnarglielo, anche per quanto riguarda la pista. E a dirla tutta, non bisognerebbe insegnarlo solo ai bambini. Con questo mio sfogo chiudo, e nella speranza di non dover ripetere mercoledì prossimo, l'ennesima prova di slalom sugli 80m, vi auguro buonanotte.