venerdì, gennaio 11
giovedì, gennaio 10
Bello bello il rimbalzello

Se avete seguito le puntate precedenti dovreste sapere che Pavlov era reduce da una serie prestativa negativissima, caratterizzata da sedute inconcludenti sul piano tecnico e che portavano solo a far salire il nervoso al nostro uomo (c'è un video su Youtube che lo dimostra, io evito di postarlo, per i più curiosi basta cercare "Asta Pavlov"). Oggi è avvenuto il miracolo e l'uomo dal controllo del corpo perfetto ha ripreso a saltare come cristo comanda dando prova che le capacità erano presenti ma sopite. Come ogni miracolo che si rispetti anche quello odierno è stato preceduto da un sacrificio: nei salti preparatori Pavlov ha rischiato più volte l'esistenza facendo la barba con la testa ai ritti, rischiando la rottura di qualche vertebra con atterraggi contorti ma, soprattutto, tirandosi un pugno in faccia durante il volo. La svolta infatti è avvenuta dopo che il nostro uomo, durante un salto poco controllato, si è automentato sbattendo zigomo e occhio destro contro il pugno sinistro. Le stelline provocate dalla contusione devono avergli acceso in testa una scintilla che gli ha fatto ritrovare la forma perduta. Questa soluzione verrà quindi attuata ogniqualvolta dimostrerà difficoltà: basta con i consigli tecnici, una bella randellata e pedalare!
Cambiando argomento oggi sono stato vittima di una catastrofe: Pavlov ha scoperto il soprannome con cui mi chiama mia mamma. Nonostante abbia scelto lei il nome da darmi è forse l'unica a non utilizzarlo mai sostituendolo, quando va bene, con i vari "Amore", "Gioia mia" e "Piccolo". Il problema è che stasera si è lasciata sfuggire il più ridicolo di tutti in presenza del Maestro che lo sta utilizzando contro di me per zittirmi senza possibilità di revoca. In un impeto di masochismo, ma anche per dare meno energia all'arma segreta di Pavlov, sono deciso a riportare la conversazione. Come si dice in questi casi, via il dente via il dolore.
Cello: "Mamma noi andiamo, ci vediamo più tardi"
Mamma: "Ok, ciao....POPO!"
notte a tutti.
p.s.: Popo dovrebbe significare qualcosa come "bimbo" in un dialetto di dubbia provenienza.
Cambiando argomento oggi sono stato vittima di una catastrofe: Pavlov ha scoperto il soprannome con cui mi chiama mia mamma. Nonostante abbia scelto lei il nome da darmi è forse l'unica a non utilizzarlo mai sostituendolo, quando va bene, con i vari "Amore", "Gioia mia" e "Piccolo". Il problema è che stasera si è lasciata sfuggire il più ridicolo di tutti in presenza del Maestro che lo sta utilizzando contro di me per zittirmi senza possibilità di revoca. In un impeto di masochismo, ma anche per dare meno energia all'arma segreta di Pavlov, sono deciso a riportare la conversazione. Come si dice in questi casi, via il dente via il dolore.
Cello: "Mamma noi andiamo, ci vediamo più tardi"
Mamma: "Ok, ciao....POPO!"
notte a tutti.
p.s.: Popo dovrebbe significare qualcosa come "bimbo" in un dialetto di dubbia provenienza.
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Cello
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lunedì, gennaio 7
Caldino
Dopo un fine settimana passato a lottare con la neve oggi allenamento al caldo in quel di Saronno, dove il pistino coperto ha offerto un piacevole riparo per provare lungo e ostacoli a canna, in vista dell'esordio di questo week end. Con il sottoscritto il Zio, parte dei suoi "Bambini" e Tia, anch'essi intenti a trovare le giuste sensazioni in attesa dell'imminente stagione indoor. Non essendo ancora dotato del dono dell'ubiquità non ho idea di che cosa sia successo alla Tonic Arena, so per certo che era presente Rolenzino che mi ha contattato su msn questo pomeriggio dicendomi che ci sarebbe stato. Ho letto ora i messaggi non in linea e ne approfitto per comunicargli ufficialmente che le foto di capodanno sono state consegnate alla Tabbozza.
Cambiando argomento domenica sono andato con il Facocero al Club Resort di Gessate per tentare di saltare in alto al caldo. Dico tentare perchè i materassi a nostra disposizione, sia per durezza che per ampiezza, non erano proprio adatti e ci siamo dovuti ingegnare per trovare la soluzione migliore per non morire. Dopo una serie di tentativi mal riusciti siamo abbiamo ammonticchiato tutta la gommapiuma a disposizione che, durante i salti, veniva sapientemente tenuta unita da Andy che evitava che io mi trovassi con il culo per terra a seguito di smottamenti. Il rimedio non ha comunque consentito di provare altezze esagerate ma ha scatenato l'ilarità generale provocata dalla situazione grottesca. A tal pro abbiamo girato un piccolo video del salto in alto con assistenza, di modo da consentirvi di osservare come il Facocero si disponeva per evitare che mi ammazzassi. Vi lascio quindi in compagnia di questo piccolo siparietto in attesa di sapere qualcosa in più sulle condizioni dei miei compagnucci di allenamento. Baci, baci.
Cambiando argomento domenica sono andato con il Facocero al Club Resort di Gessate per tentare di saltare in alto al caldo. Dico tentare perchè i materassi a nostra disposizione, sia per durezza che per ampiezza, non erano proprio adatti e ci siamo dovuti ingegnare per trovare la soluzione migliore per non morire. Dopo una serie di tentativi mal riusciti siamo abbiamo ammonticchiato tutta la gommapiuma a disposizione che, durante i salti, veniva sapientemente tenuta unita da Andy che evitava che io mi trovassi con il culo per terra a seguito di smottamenti. Il rimedio non ha comunque consentito di provare altezze esagerate ma ha scatenato l'ilarità generale provocata dalla situazione grottesca. A tal pro abbiamo girato un piccolo video del salto in alto con assistenza, di modo da consentirvi di osservare come il Facocero si disponeva per evitare che mi ammazzassi. Vi lascio quindi in compagnia di questo piccolo siparietto in attesa di sapere qualcosa in più sulle condizioni dei miei compagnucci di allenamento. Baci, baci.
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Cello
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