sabato, marzo 21

QUI C'E' QUALCUNO CHE PORTA SFIGA

Come direbbe il sempre ottimo Germano Mosconi: "ma è possibile?! Puttana M******!"

Perché tutto questo? Perché oggi pomeriggio, dopo un discreto allenamento di forza in mattinata, l'Angelo Taylor di Cassina de' Pecchi ha rimediato anch'egli un sospetto stiramento al bicipte femorale durante un 60m. Che con quello del sottoscritto, farebbero il 100% di Atleti-Pini stirati. Bene ma non benissimo.
L'aria torva e le poche parole di senso compiuto da lui espresse tra un porco e l'altro, non mi hanno consentito di avere maggiori informazioni a riguardo, se vorrà ci renderà edotti di persona nei commenti.  Che posso dire: mi spiace un sacco e capisco la sensazione, sia fisica che psicologica. L'unica è fare mille cose di contorno (stretching, addominali, estetica di gara ecc) per farsi passare il prima possibile i tutto sommato relativamente pochi - si spera!!! - giorni di stop generalmente necessari in queste situazioni.
Efforza!
Un saluto e un augurio di un buon weekend (migliore del nostro) a tutti i Tonic-Friends.

Arnaldo

giovedì, marzo 19

Levati le mutande...

Pochi capiranno il titolo, e non sta a me spiegarlo....magari un giorno lo farà Cellino che per gli aneddoti ha un'eloquenza davvero speciale!
Veniamo ai fatti: il dott. De Luca ed il suo ecografo hanno sentenziato elongazione per il Suino...il nostro infatti martedì scorso al campo di Cernusco, durante un allungo corso con la facilità che lo ha sempre contraddistinto, ha avvertito una fitta al bicipite femorale destro. Il risultato netto è che per una decina di giorni non ci delizierà con le sue regali falcate alla Tonic Arena, ma stante la quantità di muscolatura sana che gli rimane, non sarà un problema continuare a sollevare pesi a volontà.

Oggi io e cellino abbiamo sfruttato il vento favorevole per produrci in un discreto lavorone di velocità. A dire il vero il Decatleta più attraente di Cernusco non era in grande spolvero, ma ha comunque corso 13 prove su 16; io stavo un pò meglio ed ho finito il lavoro con un onesto 300 -anche se mi sentivo legnoso come un comodino .

Al campo oggi, presente anche Fabione che ha fatto un bel fartlek con tanto di I-pod, in pratica un tipico lavoro da 100metrista da 10"90....Lo aspettiamo col caldo e il sole più veloce che mai!


Bella


Lo


PS: Per la cronaca il 30 marzo Cello si laureerà magistralmente in "economia e sa il cazzo cos'altro" !

Dottore....dottore.....dottore del buco del cul.... :D

domenica, marzo 15

Metafisica di un sabato sera di pazzia cerebrale

Ok, questo non è il contesto nel quale dovrei mettermi a riversare i miei pensieri ma, di base, mi va di farlo.
Per dare un po' di parvenza sportiva a questo post, che in caso contrario non avrebbe molto senso, vediamo di tirare un attimo le fila di una settimana atletica intensa. Con oggi sia io che Rolenzino abbiamo chiuso la seconda settimana di carico del primo ciclo, stanchi e soddisfatti. Stamattina seduta di pesi in quel di Gessate in compagnia del Facocero e di un ritrovato Robbie, che è venuto a scolpirsi assieme a noialtri. Nel pomeriggio, al campo, io e l'Angelo Taylor di Cassina abbiamo corso un aerobico davvero interessante: 3x400 + 3x200, con recupero attivo. Sono arrivato alla fine dell'ultimo 200m in uno stato che va oltre il classico collasso: non ero in grado di fare altri passi di corsa, nemmeno volendo. Dopo la doppia seduta il massaggiatore ha saputo alleviare l'indolenzimento con un'ora di intenso smanettamento, in cui il sottoscritto è stato prima prossimo ad addormentarsi poi a bestemmiare furiosamente dal male acuto provocato dalla terapia.
...ora potete smettere di leggere, quello che seguirà sono estratti di pensieri a fronte di nulla, dettati da una serata anomala...
E ora veniamo a noi. Qui la situazione è complessa. E come ogni situazione complessa non si sa mai da dove parire per risolverla. Però sono giunto alla conclusione che, tante volte, per venire fuori dalle situazioni complesse, tentare di razionalizzarle mettendole nero su bianco può aiutare a dare ordine ai pensieri, a far scoppiare quella bolla di sapone che ti si aggroviglia tra le cellule cerebrali ingigantendosi più del dovuto. Partiamo dai dati di fatto: stasera sono tornato a casa dalla redazione distrutto così ho scelto di non uscire. Ipotizzavo che mi sarei addormentato davanti alla tele invece niente. Mi sono messo a guardare "Che ne sarà di noi" in Dvd e il sonno non accennava nemmeno ad avanzare. In compenso mi è venuta una voglia fottuta di farmi le canne, andare in Gracia e fare un sacco di discorsi impegnati al calco guardando le stelle.
Il film è finito. mi sono alzato a mi sono messo al pc tentando di trovare delle risposte. Anche qua niente. Cazzeggio su fb, girucchio per qualche sito. Poi IL DRAMMA. Mi sono messo ad ascoltare Avril Lavigne, "when you are gone" per la precisione, e me ne sono andato alle cozze.
Il problema? L'assoluto nonsense di questa situazione, solo uno stato di inquietudine di fondo che, di base, non è dettato da niente in particolare e tutto in generale. In questo momento mi sento come se non fossi in grado di aspettare, come se ci fosse qualcosa dentro di me che non vuole dare tempo al tempo, che picchia per uscire, per andare, fare, disfare, raggiungere. E' come se ci fosse Asafa chiuso nel corpo di un tapascione che scalpita per arrivare prima, per uscire e bruciare tutte le tappe, per vivere più in fretta.
E' un sabato sera strano questo, un sabato sera dove i pensieri si accavallano, dove regredisco a sedicenne e non sono in grado di razionalizzare, dove non scelgo niente di quello che mi passa per la testa. Mi sento estremamente solo anche se non lo sono, mi sento di non stringere niente tra le mani quando sono piene di obiettivi, mi sento di camminare a vanvera quando ho scelto a puntino la strada da seguire. Il problema sta nel fatto che siamo complessi, che proviamo un sacco di cose e controllarle tutte non è possibile. La razionalità a volte si spegne e brancoli nel buio di una serie di sensazioni che ti piovono addosso. Qualcuno saprebbe indicarmi dove si trova l'interruttore?
Notte.