Gare e pensieri
Ieri sera, mercoledì 18 maggio, Tonic Mission in quel di Brescia. Dal momento che il calendario ha un inspiegabile buco da qui ai primi di giugno, senza particolare preparazione, io (facocero), l'Angelo Taylor di Cassina de' Pecchi e la tonic girl Marty abbiamo preso su la nostra brava macchinina e siamo andati a garaeggiare.
Il primo a scendere in pista è stato proprio Lo nei 400hs, pronto a riscattare la prestazione un po'opaca dei CDS. Dopo lo sparo, partenza più grintosa dell'ultima volta, ma comunque ancora un po'circospetta, tutti i passaggi in linea con tale andatura e un tempo finale di 54"28, un secondo netto meno di tre giorni prima: non ce n'è, la tranquillità e la fiducia fanno tutto. Ora vediamo di continuare così, ovvero levando un secondo a gara!! ;-) Pochi minuti dopo, tra il mio riscaldamento e il 400hs di cui sopra, si è inserito un buon 200m della Marty, chiuso in 24"90 agile sui piedi con tutto fatto bene. Per ultimo ho gareggiato io nel disco: stavo bene, riscaldamento buono, primo lancio un errore (ma ci sta), secondo lancio un crampo al polpaccio destro (mai successo in 13 anni di lancio del disco), conseguente paio di lanci timorosi, un 44,84m "tutto de'braccio" e altri due lanci con il gemello destro indolenzito. La luna consiglia: muscoril e qualche giorno tranquillo, anche perché di meccanizzare movimenti sbagliati non ho proprio voglia.
Veniamo ora alla seconda parte del titolo. Ultimamente, causa impegni lavorativi, ho modificato la mia frequentazione del campo di Gessate. O meglio, ci vado lo stesso numero di giorni, ma spesso per 60-45 minuti in luogo delle canoniche 2 ore. L'arrivare tardi (e il conseguente finire dopo), concede il lusso di restare da soli al campo. L'altra sera ero lì, bello cotto, seduto sulla panchina dietro la gabbia. Sono rimasto lì dieci minuti buoni, ma non a riposare - non solo, almeno -. Sono rimasto lì a guardare il tramonto e a pensare. Pensare che in fondo chi dopo il lavoro si precipita al campo di atletica a stancarsi ulteriormente, è un po'matto. Pensare che lo sport è una palestra e uno stile di vita, prima che del corpo. Pensare che fare dei bei lanci nonostante la stanchezza, sia un bel modo di concludere una giornata. Pensare che l'atletica è veramente una figata e soprattutto una passione che se ti entra nel sangue, non ne esce facilmente.
Con questo saluto tutti i Tonic Friends: a presto!
Arnaldo