mercoledì, dicembre 23

La famiglia di Gesù

Sabato scorso, come di consueto, il sottoscritto facocero, e Cello, ci siamo allenati al Club Resort di Gessate, per aumentare la nostra già considerevole potenza spostando chili e chili di ghisa. E come di consueto sotto le feste ci siamo beccati le prove della festa delle elementari. Il che vuol dire che ci siamo sparati due ore di allenamento con un simpatico ciccione che sparava "siamo tante pecorelle" e "la famiglia di Gesù" ("...puoi conoscerla anche tu! Canta e balla insieme a noi! Con il ritmo che tu vuoi!") a un volume tipo jet in fase dei decollo, che al confronto al Number One c'è silenzio. E tra una serie e l'altra, di pari passo con la nostra ignoranza fisica, cresceva anche il nostro risentimento nei confronti delle feste di Natale delle elementari: qui c'è gente che deve lavorare, fatele la domenica le feste! Va anche detto che, causa serata movimentata il venerdì, siamo arrivati in palestra alle 12,30 e quindi l'allegro DJ si è sparato questa Jam Session dalle 12,30 alle 14,30: ma non poteva andare a mangiare!?!? Vabbe', a Natale sono tutti più buoni e per stavolta abbiamo chiuso un occhio...

In ogni caso, nel caso i miei compari non si facessero venire la voglia di fare il consueto post di Natale, ne approfitto per augurare a tutti i Tonic Friends un Buon Natale e un felicissimo Anno Nuovo!
Ciao a tutti!

Arnaldo

mercoledì, dicembre 16

Polemizziamo.....

Ogni tanto ci vuole ma con moderazione ed aggiunge un pò di pepe alla vita...Il caso riguarda l'utilizzo dell'impianto indoor di Saronno (VA). Cari amici, vi posto direttamente un commento del nostro amico Nuarozzi. Personalmente mi sento di condividerlo in pieno ma come sempre se qualcuno avesse opinioni differenti saremo ben lieti di sentire di ascoltare tutte le "campane"!

E adesso scannatevi!!!! :)

Lo
"PARLIAMO DI COSE SERIE:

Sapete che per allenarsi e gareggiare a Saronno, gli atleti sono obbligati a comprare i chiodi venduti direttamente dal custode della pista?
Sapete che, anche se indossate delle chiodate che montano chiodi della lunghezza regolare non potete usarli?
Sapete che per essere sicuri che siano i loro sono colorati di rosso?
Sapete che li vendono a 5€ senza confezione (li mettono dentro a bustine per medaglie) e senza rilasciare lo scontrino?
Sapete che se avete comprato delle chiodate con chiodi fissi non le potete usare?
…ma loro possono farlo perché o vai da loro o stai al freddo…
Il prossimo anno dovremo comprare da loro pure le scarpe o i pantaloncini per allenarci al caldo?Se volete gareggiare da loro preparatevi per tempo o state a casa ad allenarvi!!!
Buona atletica
Mattia. "
PS: mi permetto di aggiungere che se è condivisibile imporre un certo tipo o una certa lunghezza di chiodi per rovinare meno la pista, trovo assai discutibile imporne l'acquisto in esclusiva nell'impianto....

domenica, dicembre 13

Live from Foppolo, Atto III

Con un po' di ritardo pubblico questo aggiornamento mandatomi da Robbie settimana scorsa, il nostro uomo ha aperto a sua volta un blog, aggiornato quasi quotidianamente. Per chi fosse interessato il link è QUI. Io lo consiglio caldamente, perchè, va ricordato, la catapulta del sud è arrapante anche quando scrive.

Ieri finalmente ha smesso di piovere/nevicare/grandinare. Così, quando alle 7 la sveglia è suonata, ho fatto una rapida colazione e mi sono capottato per le strade di Plužine. Strade che mi piacerebbe poter dire deserte ma che in realtà, la mattina, sono animate dai bambini diretti a scuola, che guarda caso è proprio dietro il mio lussuoso loft. Ho quindi schivato gli sguardi divertiti dalla bambinanza locale (andare in giro in fuseaux e maglietta aderente nera da uomo ragno a Plužine alle 7.30 di mattina necessita grande autostima), mi sono inerpicato sulla strada che porta al super Albona ed ho iniziato il solito giro, sulla riva del lago.

Ad attendermi una strada trasformata in un campo di addestramento dei marines, con fango alto 4 pollici (10,16 cm), che ha reso, dopo qualche metro, le scarpe pesanti come gli anfibi in dotazione al corpo degli alpini. Dopo un patetico tentativo di proseguire al grido de “il cucchiaio non esiste”, scivolando e affondando nella fanghiglia, ho girato i tacchi, direzione casa (il fango esiste, confermo).

E qui l’errore: visto un sentiero, l’ho imboccato gioioso, infilandomi nel bosco.

Al termine della corsa: mi sono perso innumerevoli volte, ho corso dentro un ruscello e in una specie di permafrost acquoso, mi sono graffiato braccia e gambe con un arbusto insidiosissimo che credo si chiami Spinosus Maledictus e ho saltato una recinzione di filo spinato stile Olio Cuore (no, non ho fatto lo splendido passandola all’ostacolista. Il filo spinato non viene giù se lo prendi con la seconda gamba). Tutto questo violando 4 proprietà private, con latrati di cani in sottofondo. Alla fine, uscito dalla foresta, ho salutato, con estrema nonchalance, un paio di autoctoni un po’ interdetti e me ne sono tornato un po’ pesto ma gaio alla mia kuča.

Ho imparato una cosa: quando temi che le tue chiappe possano essere scambiate per pappa per cani, la paura di spaccarti una caviglia correndo a rottadicollo in discesa passa decisamente in secondo piano.

mercoledì, novembre 25

LIve from Foppolo, Atto II

Ho appena perso tre partite di fila a dadi contro Miles. Ieri è andata meglio, 2 a 2. Il gioco è Wimpout, una scossa di adrenalina, qui a Plužine. Però ti fa passare la serata, e questo basta. Oggi parlavo con Brano, il ragazzo che lavora con noi, che vive a Nikšič, città il cui merito è unicamente quello d’essere la sede della Nikšičko, una birra non male, dico, Nikšič, non New York, ma manco Casalpusterlengo, per dire, non c’è il cinema a Nikšič, anche se fa ben 20.000 cristiani (ortodossi), e, Brano, si chiedeva come facessimo a vivere a Plužine. E che ne so Brano. Come si fa.. ci si ammazza di libri, film sul pc (in TV è però possibile gustare meravigliose telenovele argentine in lingua originale), si gioca a dadi e nel we ci si lancia in esplorazione dell’habitat.

Ma ciò di cui volevo parlare è l’ospitalità montenegrina. Per lavoro siamo spesso in giro, per verificare l’andamento delle varie attività, lo stato di ubriacatura degli sfalciatori che puliscono i sentieri per il trekking, per constatare che, data l’umidità e la freddazza, l’intonacatura del centro multifunzionale non si asciugherà prima del 2014. Insomma, con la nostra fida Lada 4x4 ce la giracchiamo. Ieri ci siamo fermati nei pressi della casa di un autoctono, per consegnare una tanica di benzina per la motosega e una stecca di Drina (mitiche sigarette balcaniche). Il padrone di casa s’è impuntato e c’ha invitato a prendere una kafa. La moglie, sorridente ha intavolato, prima che ce ne rendessimo conto, piatti di salame, prosciutto e formaggio, tutto rigorosamente fatto in casa. La rakjia (una specie di grappa buona anche come combustibile) poi, non si è potuta proprio rifiutare, senza incappare in alte e incomprensibili grida di protesta, che hanno avuto termine solo con l’accettazione rassegnata e sorridente del brucia budella. E che siano le 3 di pomeriggio e che tu abbia appena pranzato non è una cosa facile da spiegare ma anche se lo fosse non gliene fregherebbe un granché. Così si attacca il formaggio, tra l’altro buonissimo, in cui capita di trovare qualche pelo, non sai se sperare umano o animale, il prosciutto, il pane fatto in casa. E quando sembra che siano soddisfatti e poggi la forchetta eccoli portare la torta. Mitici!

giovedì, novembre 19

Live from Foppolo, Atto I

Dopo una settimana nella terra dell’amaro più famoso della penisola è forse ora di buttare giù due righe su quello che sta succedendo dall’altra parte dell’Adriatico. E lo faccio dopo aver perso una partita a scacchi di due ore con Miles, il mio compagno di eremitaggio nella Foppolo montenegrina.

I primi giorni sono stati uno scapicollarsi continuo tra Podgorica e Pluzine per riunioni, cene, richieste di documenti. Le due località, pur distanti un centinaio di km, sono separate da 2 ore buone di curve, tornanti, vallate percorse rigorosamente dopo le 4 e mezza di pomeriggio, ossia al buio, senza scorgere null’altro se non i 5 metri illuminati dai fari della nostra Lada 4x4. Una macchina che è il corrispettivo della Ural con quattro ruote, per chi se ne intende. Zero aderenza, lenta sull’asfalto quanto inadatta allo sterrato, lunga e poco maneggevole, angolo di sterzo praticamente inesistente. Un frigo con le ruote.

Contatti con i locali ancora scarsi, la poca dimestichezza con la lingua rappresenta, per ora, un ostacolo difficile da aggirare. Mi sono messo alla ricerca di un insegnante english speaker, cosa non facile, in questa terra dimenticata dai lupi e schifata da pandemie e pestilenze

I primi giorni, si diceva, hanno visto, nell’ordine: martedì, appena arrivato, proiezione di film organizzata dall’ambasciata italiana, con successivo aperitivo con ambasciatore e espatriati vari in terra montenegrina. Mercoledì arrivo a Pluzine, conoscenza col padrone di casa con annesse raccomandazioni di non tenere lo sputa-calore sempre acceso che sennò consuma. Sé.

Da giovedì sera a sabato mattina a Podgorica per i vari impegni con la burocrazia locale, che se la gioca ai punti con quella italiana in quanto a flessibilità delle pratiche e modernità delle strutture. Sabato pomeriggio partenza per il parco di Biogradska. Arrivo a Kolašin dopo 3 ore d’auto schivando rocce sulla strada e rischiando continui fuoripista. Cena a base di zuppa, agnello e patate, una carne che solo la pecora della zia Laura potrebbe far dimenticare. Domenica il programma “passeggiata nel parco” viene accantonato, con mio sommo risentimento, quando il padrone di casa si offre di farci da guida, lui in quad, noi in jeep. Cosa di cui amaramente avrà modo di pentirsi, dovendo aspettarci ad ogni curva più stretta di una parabolica di Monza. E così, dopo altre 3 ore di rally nel parco e 3 per tornare a casa, e la scoperta dell’impianto sputa-calore ko (13 gradi sono un’ottima temperatura per svegliarsi riposato), finisce la prima settimana, qui nell’ex Yugoslavia.

mercoledì, novembre 18

Auguri Rolenzino

Come la trandizione vuole, tra di noi, gli auguri si fanno sempre il ritardo. Di conseguenza:


Buon Compleanno LO!

p.s.: per chi non avesse inteso il compleanno era ieri, la festa invece è venerdì, degenero!

lunedì, novembre 9

EY e Prove Multiple, tra altetica e auditing, Atto I.

Questa sera non ho sonno. Data la mia giornata non ha molto senso ma è così. Visto che scrivere mi rilassa, mi ritiro in questo angolino e vedo di imbastire una nuova storia, che spero di portare avanti capitolo per capitolo.
Per chi di voi non lo sa è da luglio che lavoro in una società di revisione aziendale, il che sancisce il mio ingresso ufficiale nel mondo dei grandi. Una delle domande che mi fanno più spesso quando parlo del lavoro a chi sa del mio sport è "ma riesci ad allenarti?". Una delle affermazioni che ho sentito maggiormente è "Allora con l'atletica hai chiuso".
Beh, quello che vorrei fare con questo metablog è, spero, dimostrare con i fatti che la seconda affermazione è falsa e rispondere pian piano all'interrogativa.
I fatti per adesso sono questi: lavoro abbastanza, "dallenoveallediciottoconunoradipausa" è un concetto che, quando viene rispettato, è motivo di festeggiamenti tipo Italiacampionedelmondo.
Mediamente nell'ultimo mese ho staccato alle 19, il che significa essere a casa per le 19.30, con una spossatezza e un mal di testa molto marcati e l'unico grande desiderio di lanciarsi sul divano. Ciononostante ho sempre cercato di non farmi vincere da questa sensazione e, per ora, sono sempre stato in grado di levare giacca e cravatta, indossare le mie fide Mizuno rosse e iniziare a correre.
Sempre, un minuto dopo aver iniziato, mi sono reso conto di aver fatto la scelta giusta: la stanchezza accumulata durante la giornata lavorativa è solo mentale, il fisico è annoiato e, una volta stimolato, reagisce alla grande. Certo, non è come prima, non sono in grado di allenarmi tre ore di fila, la mia autonomia è limitata ma, ora come ora, tengo botta e ce la sto facendo.
La cosa paradossale è che le volte che mi sono arreso alla stanchezza, quando dopo cena mi sono infilato a letto, ho sempre dormito male, ho sentito che alla mia giornata mancava qualcosa.
Ovviamente non è tutto rose e fiori: allenarsi in totale solitudine dopo 10 ore di ufficio non è semplice ma, per ora, non riesco a smettere.

In questo mese ho corso un sacco di cross e mi sono potenziato parecchio, da questa settimana ho intenzione di riprendere a balzare, saltare con l'asta, passare ostacoli e fare velocità, senza smettere di sollevare pesi.
Spero tanto di riuscire ad essere continuo e che la necessità di scendere in pista a prescindere da freddo, buio e mancanza di compagni di giochi. Tutti i dati, per ora, sono dalla mia: uno su tutti il fatto che l'altra sera, alle 20.28, sotto la pioggia, mentre recuperavo tra il 4° e il 5° 200hs ho provato una sensazione di libertà incredibile e mi sono risposto da solo alla domanda "Puoi fare a meno di questo?".
...ovviamente derimevo il tutto con un secco "CAZZO, NO!".

Buon viaggio Robbie, tienici aggiornati.

mercoledì, novembre 4

Ciao RRRRRRRRRRRRR

Facciamo finta che non sia successo niente e che l'ultima volta che ho scritto qui non sia mille anni fa. Tanto non è come con le donne, che se non ti fai sentire tutti i santi giorni ti tengono il muso e non ti parlano.
Il grande rientro è dovuto al fatto che, principalmente, ne avevo voglia e, in secundis, mi è stato accollato l'onere di descrivere una grande serata, una delle più divertenti degli ultimi mesi, quella che ha sancito l'addio ufficiale a Robbie.
Robbie è ancora tra noi, la precisazione è d'obbligo. Semplicemente, l'uomo in grado di far eccitare le donne con il pensiero, ha veduto bene di iscriversi (ci si iscrive?) al servizio civile ed, ovviamente, è stato selezionato. Martedì prossimo quindi leverà le sue chiappette dal terreno italico e le porterà in quella che, per comodità, da ora in avanti verrà definita come la Foppolo del Montenegro, visto che non ne conosco il nome ma so per certo che si trova in montagna.
Vi starete chiedendo: a fare cosa? Bene, la risposta è: Non lo so, per certo. Quello che mi è parso di capire, e che è parso di capire pure a lui, è che lo scopo del gioco sia studiare le opportunità turistiche della Foppolo montenegrina e di tutte le zone limitrofe (tipo San Simone, San Pellegrino...) con l'obiettivo di stilare piani per incrementare l'afflusso di orientali dotati di macchina fotografica pronta a scattare ad ogni piè sospinto.

Ma veniamo a noi. Lunedì sera si è deciso di celebrare la partenza nel nostro luogo di ritrovo delle grandi occasioni: il Bar Sport di Vailate (CR). Per chi non lo conoscesse questo si presenta in tutto il suo grezzume e inutilità ma conserva al suo interno una perla rara: la pizza enorme. E per enorme intento ENORME, tipo che si fa fatica a finirla (ovviamente tranne il Facocero, che ce la fa sempre agile). Questo mastodonte di pasta, pomodoro, mozzarella e condimenti vari è stato accompagnato dal consueto litro di birra e, per concludere a tema, da un Amaro Montenegro. La particolarità della nostra cena è stata dettata dal fatto che, nel locale, c'eravamo solo noi e le due sciure che lo gestiscono, più una vecchia del cazzo, che deve essere la boss del posto, che al momento del conto secondo me ha fatto un po' di finanza creativa. Ciò le costerà vendette, tremende vendette. Sta di fatto che queste amabili signore si sono ascoltate tutte le nostre volgarissime cazzate, che non sono state per nulla limitate di fronte al piccolo inconveniente.

Usciti dal posto la serata ha preso una piega alternativa: non sapendo come ingannare il tempo abbiamo optato per dare un senso al mezzo con cui ci stavamo muovendo. Belli comodi sul Nissan Patrol dei fratelli Pini abbiamo quindi tentato di raggiungere il meccanico di fiducia dei suddetti senza usare strade asfaltate. Curandoci di non attraversarne di coltivati abbiamo quindi iniziato un off-road nei campi attorno a Cassina ma, a un passo dal traguardo, le maledette rogge (che per chi come me non lo sapesse sono i fossi) ci hanno impedito di centrare l'obiettivo finale. Prima di arrenderci abbiamo anche valutato l'opzione di prendere la rincorsa e tentare il salto, ma due immagini ci hanno distolto dall'idea di provare:
1) quella del semiasse anteriore che si staccava e la Patrol che planava senza possibilità di intervento da parte nostra.
2) quella della macchina di Kyle in Road Trip che perde tutte e quattro le gomme dopo il volo. "Io avevo detto che lo avrebbe saltato, non che avrebbe resistito".

Sconfitti dalle rogge abbiamo tentato una nuova impresa: passare attraverso lo sterrato che collega "il controviale" della Cassanese e la Cassanese (nota SP) stessa. Problema: il suddetto sterrato era fatto a V, come un piccolo canale di Half Pipe e, anche in questo caso, non eravamo sicuri di farcela. In procinto di prendere una decisione, tentennanti, avevamo bisogno della certezza che, tra le erbacce, non ci fossero altre, maledette, rogge nascoste. Ecco parte del dialogo.

Cello: "Avete presente quando, la mattina, state andando in giro in macchina, ne vedete una incastrata in modo assurdo al lato della strada e pensate 'va che coglione!'? Ecco, noi domani potremmo essere i coglioni di turno." (nb: Il sig. Pini passa tutte le mattine per il controviale per andare in Agenzia, immaginatevi la scena di lui che, un po' assonnato, vede la SUA Nissan Patrol incastrata al lato della strada...).
Andy: "E' vero cazzo, nono, bisogna controllare, Lo, scendi e vedi se ce la possiamo fare."
Lo: "Andy, vai tranquillo, ce la facciamo, devi solo andare un po' in Twist (per sapere di cosa si tratta cliccare QUI)."
Andy: "Dai Lo cazzo, controlla! E se ci incagliamo?"
Lo (MITICO): "MA NON HO VOGLIA DI BAGNARMI I PIEDI!"
...e allora perchè tu non hai voglia di bagnarti i piedi spacchiamo tutta la macchina...

Sta di fatto che alla fine Lo si è bagnato i piedi e, con il suo benestare, abbiamo affrontato l'half pipe e ce l'abbiamo fatta. Ma non è finita qua. Ovviamente per tornare a casa saremmo dovuti tornare sul controviale. E allora vuoi non farti un altro giretto nello sterrato? Certamente no! Il problema è che ci siamo soffermati troppo poco a riflettere sulle varie ed eventuali del nuovo passaggio e, ad un certo punto, il nostro mezzo arrancava. Il Facocero ha iniziato a smanettare con il 4x4 ma nulla e le ridotte facevano un baffo al fango. Alla fine ci siamo salvati grazie al Babbo che, dal retro più retro della macchina (era nel bagagliaio, dove ci sono il 6° e il 7° sedile), in preda alla trance agonistica, come il più esperto dei navigatori ha dato il consiglio giusto al momento giusto. Salito in cattedra, il Ghepardo di Vimodrone ha esclamato: "Andy, vai di SWIFT!!!".

...ma che cazzo è lo Swift?! sta di fatto che, grazie ad esso, siamo usciti dalla merda e l'asfalto ci ha accolto gioioso.

Alla fine della fiera, dopo aver fatto la pipì di gruppo nel nostro solito posto e aver convinto Andre che sarebbe stato in grado di saltare una pozzanghera lunga circa 3.30m con il salto in lungo da fermo (ovviamente non ci è riuscito e si è bagnato tutte le scarpe), siamo tornati a casa. Avevo quasi male agli addominali per il troppo ridere.

Buon Viaggio Robbie, fai il bravo e torna presto, che già ci manchi.

sabato, ottobre 24

STILL ALIVE

Cari Tonic Friends, probabilmente vi sarete chiesti dove siamo finiti in questo quasi mese di assenza! O più probabilmente avete altro a cui pensare e vi siete limitati a constatare "oh, ma 'sti qui non aggiornano più?" per poi passare a visionare youporn o quant'altro la vostra normale frequentazione di internet comprenda.


In effetti la faccenda è molto semplice e priva di risvolti misteriosi: non c'era una mazza da dire! Tra riposi post-stagione (), lavoro (Cello), dolori reumatici e traumatici (io), gli argomenti per il nostro diario atletico erano scarsini! Fabione e il Moichano potrebbero aver fatto qualcosa, ma attendo una loro conferma a riguardo, prima di mettere in giro voci false e tendenziose. Ah, il ghepardo di Vimodrone o Babbo che dir si voglia, sembrerebbe tornato sulla retta via (o meglio, sull'ovale) dopo la parentesi nel mondo del rugby: bentornato Andre!

In ogni caso dopo questo mese di nulla facere si è partiti con i vari periodi introduttivi, naturalmente differenti a seconda degli atleti (si ricorda che questo periodo è così chiamato per le gioiose sensazione che provoca, tra volume, cross, fiato ecc: simili per l'appunto all'introduzione di voluminosi corpi estranei vi lascio immaginare dove). I corridori macinano km, andature e fiato, io, vista l'impossibilità di fare altro, mi ammazzo di panca (8x8x90kg l'ultimo lavoro).

Spero che a qualcun altro dei miei amichetti torni la voglia di aggiornare il blog, così avrete notizie più dettagliate sul grosso del gruppo! Chi ci conosce sa quante informazioni mi possono arrivare da mio fratello.....

Detto questo, aggiungo solo: WE ARE BACK!

Un saluto a tutti i Tonic Friends.

Arnaldo

venerdì, settembre 25

Caorle 2009: Waiting for A-Oro

L'immagine dell'arrivo di una pista non è casuale. Questo weekend, a Caorle, con la Finale A Oro dei CDS 2009, si chiude la stagione assoluta di quest'anno per il Tonic Team.
E' stato un anno strano per tutti, un anno ricco di cambiamenti, di parziali gioie e parziali delusioni, ma in ogni caso, passato sempre e comunque a sputare sangue e sudore sulla pista, con il cuore e con la testa.

Ora, tra domani e domenica, bisogna cercare di concludere bene questa stagione, nell'unica occasione dell'anno in cui oltre che per noi stessi, per la ricerca del risultato, del proprio limite, si gareggia anche per la squadra.

Mi vengono alla mente i CDS degli anni passati, in cui in nome di questo spirito ci si trovava a fare gare che definire "non specialità" era un eufemismo ( nell'asta, io nella 4x100m ecc ecc), ma che venivano puntualmente fatte, sia per gli altri ragazzi, sia per il motivo che ci spinge a fare atletica da una vita: in fondo in fondo, ci si diverte!!! Ricordiamoci come abbiamo fatto ad arrivare dalla B alla A Oro... grazie a chi si fa il culo da anni, con sacrifici agonistici e non solo!! E ricordiamoci di ringraziarli, di tanto in tanto... per poi festeggiare con anche le nuove leve! ;-)

In ogni caso, per quanto ne so io, gli unici Tonici a scendere in campo saremo il sottoscritto facocero (disco e martello) e l'Angelo Taylor di Cassina de' Pecchi (110hs e 400hs). Salvo notizie dell'ultimo secondo non giunte alle mie orecchie, non sarà dei nostri Cello, bloccato da improcrastinabili impegni di lavoro; ma sono sicuro che il suo appoggio morale non mancherà, così come quello degli altri tonici che per un motivo o per l'altro non saranno della partita!

Mo' le chiacchere stanno a zero: fuori le palle e spacchiamo un po' di chiappe!!!

Un saluto a tutti i Tonic Friends!

Arnaldo

giovedì, settembre 17

Aspettando Caorle...

Dopo una settimana priva di attività agonistiche, nella quale i Tonici si sono fondamentalmente allenati e basta, si avvicinano i Campionati Provinciali di Milano, ultima tappa di passaggio prima dell'appuntamento più importante di questa chiusura di stagione (i CDS della settimana prossima).


Gli unici Tonici di cui ho la certezza della partecipazione all'evento siamo io e mio fratello. Ma elenchiamo più nel dettaglio le attività del weekend:
Sabato: il sottoscritto Facocero, reduce dalle infiltrazioni di ieri, si cimenterà nel lancio del disco
Domenica: con i soliti orari ottimi per la digestione, gareggerò sempre prima io nel lancio del martello, ripreso da poco in vista dei CDS dopo che i malanni fisici di giugno/luglio ne avevano causato l'abbandono. Poco dopo sarà il turno dell'Angelo Taylor di Cassina de' Pecchi, che testerà la sua condizione fisica e tecnica con un bel 400hs.
Non ho idea di quelli che saranno i programmi agonistici degli altri Tonici: fateci sapere nei commenti, please!

In conclusione, chiunque volesse bearsi della nostra bellezza e bravura, non ha che da venire all'Arena, e il gioco è fatto!

Un caro saluto a tutti i Tonic-Friends!

Arnaldo

mercoledì, settembre 2

Back on the Track!

Un bentornato a chi come noi Tonici ha terminato le vacanze estive e un saluto a chi ancora dovesse essere in ferie!

Come di consueto, dopo la pausa estiva si riprende per portare a termine degnamente quest'ultima parte di stagione. In effetti la nostra preparazione era già iniziata nella settimana tra il 22 e il 29 Agosto in quel di Lignano Sabbiadoro, dove in compagnia del coach K e dei suoi debolini, il sottoscritto facocero, l'ermellino fulvo e l'Angelo Taylor di Cassina de'Pecchi hanno dato vita a una sequenza di allenamenti singoli/doppi con lo scopo di far tornare lo smalto pre-mare. La cosa ha avuto esiti vari: è stato visto aggirarsi bello potente per la pista, magari talvolta stravolto, ma tonico. Io ho rimediato dolori un po' ovunque, non più avvezzo a pesi+lanci da qualche settimana, ma tutto sommato sono soddisfatto. Un discorso a parte merita Cello: partito bene con corsetta, lavoro generale e un allenamento di asta (insieme al sempre ottimo Big Man), dopo un lavoro di velocità (o meglio, dopo mezzo lavoro scarso di velocità), ha gettato la spugna, accasciandosi ai limiti della perdita di conoscenza. Nei brevi momenti di lucidità ha detto ai nostri microfoni: "ma chi cazzo me l'ha fatto fare, non potevo andare al mare?!?". Si sa, il nostro è uno sport duro e questa frase in un certo senso ne raccoglie l'essenza.

Salvo cambiamenti dell'ultimo minuto, io domenica gareggerò a Reggio Emilia, per testare la condizione e fare un allenamento di tecnica in più: speriamo in bene!

Un caro saluto a tutti i Tonic Friends!

Arnaldo

martedì, agosto 4

Il meritato riposo

Con i Campionati Italiani Assoluti di questo weekend, si chiude la prima parte di stagione.
L'Angelo Taylor di Cassina de'Pecchi si è comportato discretamente in quel dell'Arena di Milano, durante le batterie dei 400 hs. Una partenza abbastanza tranquilla, comunque in linea con le ultime uscite, una curva poco incisiva e un ottimo finale hanno dato un tempo totale di 53"79 (secondo tempo dell'anno) con relativo 10° posto. Certo, paiono lontani i tempi in cui Rolenzino arrivava 9°/10° con 52"50 (quest'anno bastava 53"41 per la finale), ma la strada intrapresa è quella giusta.
Sfumata la finale, il resto del weekend è stato dedicato a tifo e abbronzatura, conditi da un caldo disumano (l'Arena è molto pittoresca, ma le gradinate di pietra restavano roventi per ore dopo il tramonto, rendendo l'aria torrida).

Detto questo e non essendoci altre gare a breve, ora il Tonic Team va in ferie: un augurio di un buon meritato riposo a tutti i Tonic Firends, e arrivederci a settembre!

Arnaldo e tutto il Tonic Team

giovedì, luglio 23

Comunque ti tirano le pietre....

E' tanto che la polemica non tocca il nostro sito e la cosa non è che ci desse fastidio!
Personalmente non amo polemizzare e tanto meno le discussioni sterili, ma sta volta lo farò con piacere!!!

Un campione ma soprattutto un amico compie un'impresa: il nostro Simone Collio corre a Rieti in 10”06. La partenza è ai limiti, ma la prestazione è comunque impressionante ed anche aggiungendo i pochi centesimi che separano una buona partenza da una ipotetica falsa il tempo sarebbe nell'intorno dei 10”10. Come scontato un sacco di gente con tanto tempo da perdere ha iniziato a questionare, chi a favore, chi contro, con diverse analisi più o meno simpatiche e fantasiose.

Ma non è questo il motivo del mio disappunto!


Su un sito che ho sempre trovato assai interessante (http://www.noivelocisti.net/) è apparso un articolo - http://www.noivelocisti.net/archivio/tutte-le-news/1606-parturiunt-montes-nascetur-ridiculus-mus - del Professor Vittori che invece che commentare tecnicamente la prestazione, si produce in un giudizio di tipo etico/morale su quanto Simone ha scritto sul suo sito alle 3 di notte dopo aver festeggiato giustamente il tempone (con abbondanti libagioni).

Mi chiedo come sia possibile che non abbia capito che si tratta dello sfogo (più che lecito e comprensibile) di una atleta che, come molti, ha dovuto ingoiare rospi o combattere contro infortuni, o si è allenato duramente per poi non raccogliere niente.

Ma soprattutto come può permettersi di giudicare lo stato d'animo di un altro?

Io ho trovato l'articolo antipatico e fuori luogo, ai limiti dell'offensivo...

Secondo me Vittori ha perso un'ottima occasione per tacere, ed il sito ne ha persa una altrettanto valida per non pubblicare un articolo...

Per me han fatto una pessima figura! O magari ho capito male le intenzioni di Vittori ?!?

Non credo proprio....

...Comunque voi cosa ne pensate?

Bella

Lo

PS: non trascendiamo, grazie! ;-)

PPS: nella foto una bella immagine dei nostri migliori velocisti (nonostante molti coglioni e allenatori vari, diffondano invidia e zizzania tra i ragazzi), sorridenti dopo aver conquistato tutti insieme una importante vittoria.

martedì, luglio 21

Angelo is back!

Alla faccia della "zona cesarini" calcistica.

Una rincorsa durata due anni riporta il tonico più anziano attualmente in attività là dove gli compete, ovvero in pista ai Campionati Italiani Assoluti.
Ma andiamo per gradi. Dopo un 2008 post-operatorio in cui probabilmente è mancato qualcosa per il pieno recupero, il 2009 dell'Angelo Taylor di Cassina de' Pecchi (a lato in una foto di repertorio di ritorno dal mare - si noti l'abbronzatura) era partito bene, con un'ottima stagione invernale, con tanto di PB nei 60hs.
Poi però qualcosa si è inceppato: una forma fisica che non arrivava mai unita a problemi tecnici stava trasformando quello che era routine in un mezzo incubo (vabbè, non siamo tragici). Ogni volta, come andava meglio un dettaglio, ne andava male un altro. Questo sino a domenica pomeriggio. Sceso in pista con la convinzione e la cattiveria di chi non ha niente da perdere, il nostro Rolenzino ha inanellato una ritmica finalmente buona e degna di un suo 400hs. Man mano che i 10 ostacoli passavano (e la mia voce diminuiva a forza di urla disumane) , prendeva corpo l'entusiasmo. Il tempo scorreva sul display 49, 50, 51... 52... e il primo taglia il traguardo, subito dopo Lò, troppo vicino perché il cronometro potesse smentire quello che in effetti era. Un urlo liberatorio sfugge al nostro e quando c'è l'ufficialità (53"26) si può finalmente pensare a fine luglio non come alla data di partenza per il mare, bensì come al momento clou della stagione.
In conclusione: grande Lò, continua su questa strada che è quella giusta e di sicuro ti riporterà più vicino a certi obiettivi, difficili ma possibili!
In questo weekend di Campionati Regionali Assoluti siamo scesi in pista anche io e il moichano. Dopo la distorsione di mercoledì il mio lancio del disco non è venuto granché bene (42,88m), ma era l'ultima gara dell'anno prima degli italiani e ci volevo provare lo stesso (direte: è già buono che in famiglia ce l'abbia fatta uno, non chiedere troppo). Visti i dolori sparsi, la cosa non deve aver fatto molto bene ai miei legamenti, ma sticazzi, adesso guarisco e a settembre si apriranno delle chiappe di brutto. Il Babbo invece si è espresso in un 400m del quale non so il tempo esatto, ma mi è sembrato abbastanza affaticato in curva, quindi immagino non sia molto contento della gara.
Un caro saluto a tutti i tonic friends!

Arnaldo

lunedì, luglio 13

Il Ritorno dell'Accelera-tori

Un giorno, due spari e Fabione ritorna il re della velocità biancazzurra. In quel di Donnas in due zampate il Tonic-Sprinter rimette in sesto la lista delle priorità, facendo capire che i topini possono ballare solo fino a che non ritorna il gatto.

E ora tutti zitti, sia chi aveva insinuato che ormai non ci fosse più nulla da fare, sia chi non aveva mai smesso di credere in lui. Zitti tutti ad ammirare quei due crono, che mettono la parola fine ai processi alle intenzioni e alle chiacchiere, che chiudono le bocche di tutti come il martelletto del giudice. Il problema è l'amaro, c'è chi ce l'ha e chi no, ma non si scende nel personale per non andare fuori tema.

La cronaca invece interessa, e tanto. Donnas, 16.28, Fabione si appoggia sui blocchi di partenza in fondo al rettilineo, prima corsia per lui. Dopo lo sparo è davanti, sul lanciato è davanti, al traguardo è davanti: 10''98, + 1.8 m/s. Non credo ci sia nient'altro da aggiungere se non che, questo tempo, oltre ovviamente ad essere il primato stagionale, è il secondo sub 11 della carriera ad un solo centesimo dal personale. Alle 19.37 il nostro uomo è di nuovo sui blocchi, di nuovo in prima corsia ma alla partenza dei 200m. Ottima uscita, curva decontratta e rettilineo finale sciolto, controllato ma aggressivo: vince la serie e, quando sul display appare il 22"12 finale, è delirio. Nemmeno lui, fino a ieri, avrebbe creduto di poter stampare il personale sui 200m.

In definiva una giornata stellare per il nostro uomo, che scavalca la fila di prepotenza e, di diritto, si piazza sul gradino numero uno del ranking degli sprinter. Bella.


A Donnas abbiamo corso anche Io e Rolenzino ma il 15"93 e il 15"34 con cui abbiamo tagliato il traguardo dei 110hs, non sono assolutamente degni di nota rispetto ai risultati sontuosi del nostro uomo.
Per tutti i risultati basta cliccare QUA.

martedì, luglio 7

CDS Lodi: la sagra della salsiccia 2

Nel passato weekend, in quel di Busto Arsizio (donne) e Lodi (uomini) si è consumata la seconda e conclusiva fase regionale dei CDS Assoluti 2009. Ma veniamo al racconto delle due giornate, ricche di spunti interessanti (a sto giro solo atletici, purtroppo, niente contorno di patata alla nostra pietanza...):


4 Luglio, prima giornata:
La prima gara della giornata sono stati come al solito i 110hs, che hanno visto alla partenza ben due tonici. Come fossero in allenamento, Cello e si sono trovati fianco a fianco nella seconda serie sfoggiando entrambi il bellissimo body nuovo, con relativo super paccone. Nonostante il fastidioso vento contrario (- 1.7 m/s), sia l'ermellino fulvo (15"69) che il biondo (15"26) si sono molto avvicinati ai propri personali, a dimostrazione di uno stato di forma in crescendo (soprattutto per Lò), che sicuramente ne farà vedere delle belle nel prosieguo di stagione.
Dopo gli ostacoli, è stata la volta di Fabione nei 100m: per lui vento contro (solo - 0,8 m/s dice l'anemometro, ma la sensazione è che sia più forte) e corsa un po' rigida, per un tempo finale di 11"37 che ovviamente non lo soddisfa, ma che tutto sommato non è malaccio per come è maturato. Direi che c'è ampio margine per andar forte a breve.
Successivamente sono sceso in campo (o meglio, sono entrato in gabbia) io, per il lancio del disco. La misura finale di 45,48m non mi soddisfa appieno, nonostante sia stata condita con una buona media (tutti sui 44.50m circa): un paio di errori tecnici che non riesco a eliminare mi stanno facendo perdere parecchio, e la cosa mi fa abbastanza incazzare. La nota positiva rispetto al passato è che sto lanciando costantemente di più in gara che in allenamento, cosa che facevo fatica a fare. Appena terrò giù il sinistro, non ce ne sarà per nessuno!!


5 Luglio, seconda giornata:
In questa giornata in cui il sottoscritto facocero si è dedicato alle foto, doppio impegno per l'Angelo Taylor di Cassina de' Pecchi: grazie a una forma (soprattutto mentale!) come detto in miglioramento, parte bello convinto per i suoi 400hs, ma senza commettere l'errore dell'ultima volta (ovvero partire a stecca e collassare gli ultimi 100). I passaggi di riferimento sono buoni sino all'8° ostacolo, dove invece è in agguato la cazzata: forte di una insperata freschezza, spinge troppo al grido di "dai che lo facciamo" (il minimo, n.d.a.) e rischia di stamparsi sul 9°. Ne consegue un passaggio scomposto e un atterraggio a caso che lo costringono a ripartire quasi da fermo, pregiudicando un crono che sarebbe potuto essere migliore (53"90, in ogni caso SB e 4° gara di fila in miglioramento). Solo due parole per il prossimo appuntamento sul giro con barriere: VAI, CA##O!
Passando al mezzo giro di pista, l'AcceleraTori ha corso un discreto 200m (22"80), nonostante un finale un po' collassato, non all'altezza della buona curva. Il fatto di essere stato messo in una serie un po' scarsa ha però contribuito a farlo sembrare fortissimo, soprattutto quando è uscito perentorio dalla curva, davanti a tutti.
Per ultima, come ai bei tempi, è toccata la 4x400m. La Pro Sesto ha messo in campo addirittura due staffette, una giovanile e una di atleti più anziani (a parte Romanelli, che però è vecchio dentro... ;-p). Questa vedeva al suo interno oltre a Rolenzino, anche il Babbo, in grande spolvero dopo la fine della stagione rugbystica. Sulla carta la formazione dei giovani sembrava facilmente vittoriosa, ma i vecchi leoni hanno venduto cara la pelle e grazie a dei cambi molto più lanciati e qualche altro "trucchetto" sono riusciti quasi a beffare i giovinetti, che li hanno superati solo sui quadri: 3'22"45 contro 3'22"63 il risultato finale. Certo, i tempi in cui si viaggiava sui 3'16" - 3'17" sembrano lontani, ma lavorando sodo si può cercare di riavvicinarli.
Grazie a Lorenzo Little (o più semplicemente Little), al secolo Lorenzo Villa: foto, filmati e musica bella maranza si sono uniti nel video che potete vedere in fondo.

Complessivamente sia il Tonic Team che il resto della squadra è andato bene, quasi tutti hanno migliorato le prestazioni della prima fase. E ora si aspettano i conteggi delle altre regioni per sapere dove faremo la finale... incrociamo le dita!
Un caro saluto a tutti i Tonic Friends.

Arnaldo

domenica, giugno 28

Un passo alla volta

Lorenzo torna da Osimo con due prestazioni che fanno morale. All'interno della rassegna "Marche 9,14" l'Angelo Taylor di Cassina ha preso parte sia ai 110hs che ai 400hs.
Il ritorno alle barriere alte ha dato dei frutti positivi: il 15''40 con cui il nostro uomo ha tagliato il traguardo lo lascia soddisfatto e speranzoso per le gare a venire, soprattutto a fronte di una gara di per se molto discontinua, con una partenza pessima e un finale decisamente arrogante.
Il giro di pista con ostacoli, invece, è stato ultimato con un 53''99 che, preso a livello cronometrico, è ancora decisamente sotto le aspettative ma, a livello tecnico, è, si spera, un buon punto di svolta. Molto più carico mentalmente infatti, Rolenzino questa volta ha deciso di partire e, dopo un passaggio folle (per le condizioni attuali) ai 200m e ai 300m, si è preso una mina esagerata sul rettilineo finale.
Il succo quindi è che il nostro uomo c'è, ed è solo questione di tempo per dimostrarlo attraverso i tempi.
Credo che ieri a Bergamo abbia lanciato il Facocero ma, purtroppo, non so nulla di quanto abbia fatto. Date le condizioni climatiche della Lombardia, ipotizzo che non sia stata una gara propriamente asciutta.
Baci e buona domenica.

p.s.: per tutti i risultati di Osimo basta cliccare QUI
p.p.s.: Notate come i nuovi body esaltino il pacco e lo facciano sembrare enorme


lunedì, giugno 22

Il minimo che potevo fare

6021. E il muro dei 6000 è stato finalmente abbattuto. Certo resta un po' di rammarico per quei 79 punti mancanti, 79 punti che valevano il biglietto per i campionati italiani assoluti. A conti fatti però la trasferta di Grosseto è stata positiva e il sorriso sulle labbra in quel di Milano è doveroso. Come nelle precedenti occasioni anche questa due giorni è stata caratterizzata da condizioni meteo altalenanti, a riprova del fatto che, quando la sfiga si vuole accanire, si accanisce bene.

- 100m: 11''85. Partenza a parte (ma si sa che non sono famoso per le partenze folgoranti) sono molto soddisfatto di come ho corso, purtroppo c'era molto vento contro e il tempo ne ha risentito.
- Lungo: 6.00m. La gara peggiore delle 10. Ho aperto con un nullo millimetrico (ma MILLIMETRICO cazzo) molto buono, ho piazzato il secondo e ho rischiato nel terzo sparando tutto. Indovinate com'è andata? Nullo anche questo e tutti a casa.
- Peso: 10.51m. Personale, niente da dire, prendere e portare a casa.
- Alto: 1.80m. Gara brutta, saltavo male, di forza, contratto. L'unico salto onesto è stato il primo a 1.80m, quindi bene così.
- 400m: 52''63. La prova di cui ho i rammarichi peggiori. Ho corso davvero senza palle: partenza lenta, passaggio ai 200m lento (26''00) e tentativo disperato e inutile di rimonta nella seconda parte di gara. Qui sono stato babbo, e sfigato.
- 110hs: 15''79. Gara tutto sommato onesta, nonostante il vento contrario. Solita partenza pessima e lanciato buono. Ho commesso un errore molto grave sul 10°hs: pensando di essere ormai arrivato ho allenato la concentrazione e ho preso in pieno la barriera, va da se che decimi preziosi sono rimasti lì.
- Disco: 28.28m. Personale, niente da dire, prendere e portare a casa.
- Asta: 3.70m. Gara e testa del sottoscritto fortemente codizionati dalle condizioni. C'era infatti un forte vento laterale a folate che, in rincorsa, spediva l'asta da tutte le parti. La cosa mi infastidiva e non sono riuscito a trovare la lucidità mentale necessaria per mettere lì il 3.90 d'ordinanza. Sfigato.
- Giavellotto: 48.53m. Bello potente, niente da dire.
- 1500m: 4'49''21. Sono moto soddisfatto dell'ultima fatica. Ho corso con le palle dando TUTTO quello che c'era, al traguardo ero MORTO, più di così non si poteva fare. Bravo Cello.

Al solito grazie per tutti gli sms di incitamento e sprono, a Lo e al Missile, in costante collegamento telematico con i sottoscritto e grazie a Paolo per la pazienza e la costanza con cui mi sta dietro ogni gara. I miei complimenti a Giordi, quarto classificato tra le promesse con 5886 punti e al buon Ste (Stefano Combi) per la seconda piazza conquistata tra gli Junior. Da ultimo un enorme in bocca al lupo a Big Man (Marco Tedeschi): l'uomo enorme infatti si è strappato un adduttore lanciando il giavellotto e non ha potuto concludere la sua prova multipla quando mancava solo l'ultima prova. Con la speranza di rivederti presto al campo chiudo.
Bella.
p.s.: per tutti i risultati basta cliccare QUA

venerdì, giugno 19

...

Domani nel primo pomeriggio parto per Grosseto. Non so come andrà questo decathlon e non sono in grado di effettuare previsioni. Devo quindi restare concentrato, divertirmi e fare quello che sono capace di fare. Speriamo che tutto vada come deve andare.
Vi lascio con il video dei campionati nazionali universitari (grazie Cami), so che esistono produzioni con soggetti decisamente più interessanti, ma la colonna sonora merita di essere ascoltata.
Baci a tutti e, se non sapete a cosa pensare questo week end, pensate a me che ne avrò bisogno!

lunedì, giugno 15

National Welsh Championship: Il Video

Ecco il video delle nostre gare in quel del Galles, a breve anche le riprese delle loro orrende strutture.

sabato, giugno 13

Welsh National Championship

La prima esperienza internazionale si chiude con la voglia di ripeterla, al piu' presto. Siamo appena rientrati dal campo dopo una giornata di gare sotto lo stemma del dragone e direi che la soddisfazione possa assumersi come denominatore comune. Ci siamo infatti trovati di fronte ad un'organizzazione efficentissima (in un giorno hanno esaurito un intero programma gare senza un minimo di ritardo) e gentilissima, che ha fatto di tutto per farci sentire a nostro agio in tutto e per tutto. Uno degli organizzatori mi ha pure portato i vestiti dalla partenza alla call room, fate voi. Per quanto riguarda le gare i risultati hanno avuto un che di altalenante ma nel complesso soddisfacente.
- Cello. Sono molto contento della mia prova. Il riscaldamento e' andato bene anche se ero un po' preoccupato per le condizioni del tempo: qui infatti soffia sempre un forte vento, nella fattispecie contrario, e temevo di dover correre un altro 110hs con -4ms come a Lignano. Fortunatamente una volta sui blocchi Eolo ha deciso di darci un po' di tregua. Le sensazioni durante la corsa non sono state delle migliori: mi sentivo contratto, macchinoso ed estremamente pesante, soprattutto nella prima parte di gara. Nonostante cio' ho portato a casa un 15''66 che non solo e' il mio nuovo personale ma mi fa molto ben sperare per settimana prossima.
- Lo. L'Angelo Taylor di Cassina de Pecchi si e' trovato di fronte ad un programma gare piuttosto bizzarro: batteria alle 11.45, finale alle 13.45. 2x400hs in due ore. Ciononostante il risultato, in particolare per quanto riguarda l'atteggiamento, e' positivo. Dopo aver corso la prima delle due serie in 54''56 Rolenzino ha tirato fuori la giusta grinta e ha tagliato il traguardo della finale in un 54''16 che fa ben sperare per le prossime competizioni, soprattutto per il modo con cui e' stata affrontata la gara. Da sottolineare inoltre la prima finale conquistata ad un campionato nazionale, che sia di buon auspicio per quello italiano?
- Andy. Il Facocero e' stato quello che piu' ha subito le condizioni climatiche avverse. Durante la sua serie di lanci il forte vento alle spalle ha condizionato parecchio la bonta' delle misure di tutti i partecipanti e il 41.97m con cui ha portato a termine la serie non rende giustizia al suo attuale stato di forma.
Domani torneremo in patria decisamente piu' open mind di quanto siamo partiti e con un motivo in piu' per spaccare nella parte di stagione che ci aspetta da affrontare. Ringraziando Willy e Birgitte per lo splendido modo in cui ci hanno accolto e ospitato chiudiamo il collegamento da Cardiff. Ci si sente prossimamente direttamente dalla terra tricolore.
Bella

venerdì, giugno 12

Live from Cardiff

La trasferta gallese non delude le aspettative. Dopo un volo caratterizzato da sedili scomodi, una hostess reclutata dal set di qualche film porno e un atterraggio degno di un pilota di caccia siamo giunti negli UK sani e salvi.
In questi tre giorni di permanenza, in cui non abbiamo fatto altro che allenarci, mangiare e farci coccolare dai padroni di casa, ci siamo resi conto delle differenze abissali tra il nostro e il loro modo di vivere l'atletica a livello strutturale.
Se infatti la passione che spinge atleti e allenatori e' la stessa, qui hanno a disposizione dei centri che spaccano veramente il culo. L'aggravante, perche' c'e' anche un'aggravante, sta nel fatto che Cardiff ha 300.000 abitanti e un numero di tesserati decisamente inferirore rispetto al "sistema Lombardia".
Abbiamo avuto la possibilita' di allenarci in due differenti strutture. La prima, quella dell'universita', e' composta da un palazzetto indoor con anello a quattro corsie, due rettilinei, uno interno e uno esterno, rispettivamente con 9 e 6 corsie, tutte le pedane, zona lanci e due palestre, una per i pesi estremamente attrezzata e una con gli attrezzi della ginnastica artistica. Di fianco al palazzetto indoor c'e' una pista all'aperto: 8 corsie in sportflex, 9 sul rettilineo finale, triple pedane di lungo, triplo e asta e zona lanci dedicata. Il tutto interamente finanziato dall'universita' e completamente fruibile sia agli studenti che agli avventori (tipo noi).
Ieri invece ci siamo allenati nella pista dove correremo domani. Questo impianto non ha la parte indoor (per fortuna: 2 palazzetti indoor in una sola citta' avrebbero provocato uno shok troppo grande) ma "solo" il solito anello da 8 corsie di un colato molto veloce, doppie pedane di tutte le discipline e zona lanci ad hoc. Adiacente al rettilineo finale c'e' un'enorme tribuna coperta che, oltre ai posti a sedere, ospita al suo interno gli uffici della sala stampa della Welsh Athletics e una palestra con i controcazzi, con tutto l'occorrente per gli allenamenti di forza.
Entrare in contatto con questa realta' mette in luce ancora di piu' quanto l'atletica lombarda sia completamente abbandonata a se stessa da parte dei non addetti ai lavori, quanto chi non e' inserito nel sistema, e che e' in grado di trovare i fondi per supportarlo, si disinteressi totalmente al movimento e quanto sia demoralizzante tutto cio'.
Sono infatti bastati due giorni per rendersi conto della profonda differenza nella qualita' dell'allenamento se si e' inseriti in un contesto dove tutto e' al proprio posto, dove gli spazi sono adeguati e le strutture performanti. Tentiamo ma non siamo in grado di immaginare come potrebbero cambiare le cose se, tutto cio', fosse disponibile per un interno inverno.
Se da un lato quindi questo raduno ha una profonda utilita' dal punto di vista atletico, dall'altro ci ha aperto gli occhi su quanto, da noi, le cose girino in un verso che non fa altro che penalizzare chi, teoricamente, dovrebbe essere il centro di tutto il movimento: gli atleti.
Non appena a casa carichiamo i video girati all'interno delle varie strutture, almeno rosicate un pochino anche voi. Nel frattempo pensateci intensamente che domani si corre.
Buona giornata.

domenica, giugno 7

400 + Birra 2009: Il Video

Dopo un taglia e cuci d'eccezione ecco finalmente il video del Campionato del Mondo di 400 + birra 2009. Ringraziamo la Cinzietta (Cinzia Nicassio) e Simo Franzi per l'ottimo lavoro di regia e commento tecnico.

La Tonic Trasferta

Ieri, sabato 6 giugno, sono sceso in campo per un doppio impegno (martello + disco) al Saini, per il trofeo Lombardia. Uno schifo il martello (43,95m), buono il disco (45,01m).


Ok, espletati i doveri di cronaca (ammesso che ci fosse qualcuno a cui interessava), passiamo alle cose serie: il titolo e l'immagine annunciano quella che si prospetta come una figata. In data 9 giugno, i Tonic Old (Cellino, e il sottoscritto Facocero) lasceranno il patrio suolo e raggiungeranno il Galles. Qui li attende il buon Willy, amico dei tempi del liceo e facente parte della Federazione Gallese di Atletica, nonché promotore della cosa. In pratica, parteciperemo ai Campionati Gallesi Assoluti (open)! Il tutto condito da gustosi dettagli, quali:
1) ingresso agggratis al meeting IAAF Super8 di Cardiff (se becchiamo Merrit lo convinciamo a diventare italiano)
2) soggiorno a casa di Willy (che ripagheremo in natura o in qualche altro modo)
3) super strutture a disposizione per gli allenamenti (campo figo, palestre fighe ecc ecc)

Altro dettaglio importante per l'autostima: stando alle iscrizioni online, i gallesi non sono proprio tantissimi e fortissimi (mediamente! Ricordiamo che Colin Jackson era gallese...) e quindi siamo tutti e tre agilmente nei primi 8, salvo sorprese sul campo.

Che altro aggiungere: il 13 giugno, tifate Tonic Team! Ma forte, se no oltremanica non lo sentiamo!!! ;-)

Un saluto a tutti e un grosso in bocca al lupo per i giovani che gareggeranno a Rieti il prossimo weekend!

Arnaldo

venerdì, giugno 5

400+birra 2009: Bimbi alla ribalta

Ieri sera si è svolta la 4° edizione del campionato mondiale di 400 + Birra. Appena avrò finito di montarlo posterò il video della manifestazione, per ora ecco il resoconto ufficiale, direttamente dalla pagina di Facebook della manifestazione.

Questa edizione del 400 a Tutta Birra disputata ieri sera in condizioni ambientali eccezionali ha portato alla ribalta una serie di giovani che hanno letteralmente frantumato il vecchio primato mondiale della specialità.
Il vincitore è il diciassettenne Filippo Coen (che diventerà probabilmente noto con il soprannome di bimbo blu) con 1'27"7, con il quale migliora il vecchio record di Sergio Valtorta (la sua assenza resterà la nota più stonata di questa manifestazione... un campione deve difendere il suo titolo!!).
Il secondo posto va a Luca Cerioli che nonostante una grandiosa rimonta nella parte di corsa non riesce a colmare il distacco accusato nella birra (strepitosi i 22" in cui il giovane Filippo finisce la sua Moretti). Terzi e quarti due giovani canegratesi Alessandro Grande in 1'28"7 e Alessandro Piali in 1'29"3 (si era bevuto un'altra birra prima perchè aveva sete, questo probabilmente gli è costato la vittoria...). Quinto finisce l'attesissimo Stefano Nazzaro, detto Franco, che chiude in un ottimo 1'31"3 anche lui al di sotto del vecchio record e ottiene un record eccezionale per gli amatori della birra. Sesto posto per un delussissimo Andrea Calandrina che si migliora a 1'33"8 ma ancora una volta fallisce l'obiettivo principale della sua stagione!
Ottimo Luca Ferrè che si esprime in eccellente 1'34" e conclude davanti ad Andrea Baroni il vincitore della pria edizione che corre in 1'43".
Come nota di colore da sottolineare che Andrea perde anche la sfida in famiglia con Teresa la mamma di Sara che finisce la birra prima di lui !!!

martedì, giugno 2

Festa della Repubblica

In data odierna io e l'Angelo Taylor di Cassina de' Pecchi abbiamo sfruttato la bella giornata per andare a gareggiare nella vicinissima Mondovì (280 km).

Come immaginabile, il viaggio è stato un po' una vasca (grazie Chicco), ma per fortuna il campo e la giornata erano molto belli. Non come l'anno scorso, che pioveva e faceva freddissimo, motivo per il quale non ne avevo un bel ricordo.

Venendo ai fatti sul campo, ci sono stati risultati variabili. Il sottoscritto Facocero ha chiuso la sua gara di disco con una misura finalmente valida (45,38m) al termine però di una serie non esaltante: s'ha da lavora' per incrementare la costanza di rendimento e aggiungere ancora qualche metro alla parabola... efforza!

Per quanto riguarda il biondo è un po' più complesso: il tempo finale del suo 400m è analogo a quello fatto registrare a Saronno ai CDS (circa 50"90), ma stavolta con un po' più di note a suo favore. L'altra volta oltre al danno del tempo un po' scarso aveva anche faticato; a sto giro invece si è fatto tendenzialmente una passeggiata di salute. Mi spiego: causa sfiga, si è trovato nella serie più forte, e per di più in prima corsia. Come facilmente intuibile, tutti i vari atleti da 47"-48" se ne sono andati a cannone, abbandonando il nostro eroe a una gara totalmente solitaria, conclusa con un secondo 200 veloce quasi come il primo (25"-25"8). Quindi la nota positiva è che è arrivato fresco come una rosa. Quelle negative sono due: ha dimostrato ancora una volta che non è buono a correre i 400 piani (sul "piano" invece è perfetto), ma anche che sarebbe il caso di incazzarsi e non lasciarsi condizionare da sfiducia e ca##i vari. Parafrasando Forrest Gump: CORRI!!!

Complimenti anche alla Nicassio, che porta il suo personale di lungo a 5,94m (peccato il 6,07m ventoso +2.3 m/s): brava Cì!

La foto è tratta dai 400m femminili: non so chi sia, se qualcuno la riconosce, faccia un fischio. A noi, non a lei!

Notte a tutti.

Arnaldo

sabato, maggio 30

CNU 2009

Il Tonic Team può vantare un vicecampione italiano universitario! Cello (conosciuto anche come il Roman Sebrle del naviglio) ha agguantato un ottimo 2° posto in una gara viziata da condizioni meteo avverse. Il forte vento ed addirittura la pioggia hanno causato non pochi problemi sopratutto nei 110hs e nell'asta, ma il nosto ha mantenuto una ottima media che lo ha portato a chiudere con 3136pt a poco più di 100 punti dal 1°.

Colonna portante del Cus Milano, oramai all'ennesima partecipazione, il Facocero ha agguantato un discreto 6° posto nel disco con una misura di 41,29m che non rispecchia il suo attuale valore, ma il forte vento alle spalle ha accorciato di molto le parabole anche degli atleti che lo han preceduto con personali ben oltre 50 metri!

Beata fra i due vigorosi tonici da segnalare la Franci che con un non esaltante 12,98m di triplo porta a casa un argento.


I festeggiamenti della sera, le abbondanti libagioni, gli scherzi e le vessazioni a carico delle matricole devono aver debilitato oltremodo il notro suino che oggi (sabato) è stato ingaggiato per una gara di lancio del peso dagli esiti (11,34mt) che forse è meglio non commentare! :D


Sempre oggi, in quel di Donnas, un Fabione in discreta forma ha cercato sensazioni di gara che gli mancavano da tempo....ma la sfiga si è accanita sul nostro acceleratori che ha beccato freddo ed 1,5m/s di vento in faccia; l'11"43 che porta a casa non lo soddisfa per niente ma a mio modesto parere non è da buttar via...adesso si tratta di avere più continuità al campo!!! Efforza!


Io continuo ad allenarmi diligentemente e costantemente anche se sto vento mi sta facendo girare le palle di brutto. Speriamo che la smetta una volta per tutte! Gareggerò il 2 Giugno al meeting di Mondovì dove spero di migliorare ampiamente il mio pessimo SB sui 400 piani (50"88).


Concludo lasciandovi il link dei risultati degli Universitari: http://www.fidal.it/2009/COD2085/Index.htm


Bella


Lo
ps: in foto multiplista che lancia il disco...e son tutti contenti!

giovedì, maggio 28

In partenza

Io e Cellino ci accingiamo a partire alla volta della provincia di Udine, più precisamente Lignano Sabbiadoro: lì si svolgeranno i CNU (Campionati Nazionali Universitari) nei quali cerchermo di fare il possibile per sostenere la causa dei Tonici.


Entrambi gareggeremo venerdì mattina, pertanto il resto della trasferta sarà dedicato al "no t-shirt" spinto, al fine di guadagnare un po' di colore (che per due mozzarelle come noi non sarebbe male).

Dai, quasi quasi vado a fare la valigia, che tra poco più di un'ora si parte (sempre il solito, dirà qualcuno...).

Verso le 10 di venerdì, pensateci e fate il tifo per noi!!!
Piiiiiiiii!

Durante la nostra assenza gli altri tonici più o meno in attività, ovvero Lorenzo (più) e Fabione (meno), vi aggiorneranno sull'andamento delle gare (se meriteranno: se faremo cagare lo capirete dall'assenza di post dedicati).

Un saluto a tutti i Tonic Friends!

Arnaldo

domenica, maggio 24

Energy drink

Il titolo trae origine dalla foto, in cui è raffigurata la finissima bevanda energetica (a base di guaranà) venduta al meeting di Pavia e oggi utilizzata in gara, nel tentativo di sopportare caldo e fatica.

Infatti la principale particolarità delle gare tenutesi in quel di Sacconago (Busto Arsizio, VA) era il caldo. Il sole picchiava come se si dovesse spegnere domani, il che unito alla totale assenza di ombra (geniale anche l'idea di tappare col vetro la parte posteriore degli spalti, si sa mai entrasse un filo d'aria) ha causato una lieve caldazza diffusa tra gli atleti.

Ma passiamo a descrivere le gare di oggi. Parto da me stesso per il semplice fatto che sono stato il primo a scendere in campo. In effetti anche l'ultimo a finire, ma tant'è. Comunque la gara di lancio del martello, dal momento che eravamo in 6 (pertanto finale per tutti), non ha avuto spazio per lanci piazzati, ho cercato di spararli tutti, purtroppo con scarso successo. Ho chiuso infatti con un 44,88m solo discreto, ma dei nulli belli ignoranti: per i lanci lunghi non si tratta di "se", ma di "quando". Il disco è stato invece una gara migliore, chiusa con un 43,85m non male viste le condizioni (ho iniziato il riscaldamento del martello alle 14,30 e ho finito il disco alle 18,10: che pezzata!) e con una buona serie per quanto riguarda ignoranza e atteggiamento (i soliti nulli lunghi dei quali non frega un ca##o a nessuno, ma accompagnati da ottime urla): si torna a quanto detto quest'inverno, è l'arroganza la chiave di tutto.

Mentre scagliavo attrezzi in giro per il campo, l'Angelo Taylor di Cassina de'Pecchi si è prodotto in un 400hs più in sintonia con la decenza. Buona partenza, passaggio un po' più fluido anche se ancora perfettibile, ma soprattutto migliore ritmica e migliore grinta! Il tempo finale di 54"16 non è stratosferico, ma chi l'ha visto correre l'altra settimana ai CDS può capire il miglioramento. E ora su le maniche e fuori le palle, un altro paio di secondi e si torna agli antichi splendori.

Il buon cellino invece non era lì a deliziarci con la sua asta: per lui rifinitura e scarico in previsione del pentathlon dei Campionati Nazionali Universitari di Lignano, per i quali l'ermellino fulvo e io partiremo giovedì mattina. Senza nessun timore reverenziale (sarà una matricola dei CNU) Cello punta molto su questa gara: si annuncia una sfida all'ultimo sangue con Brian Clay, appena tesserato dal CUS Camerino. Efforza!

Con questo vi saluto a nome di tutto il Tonic Team.
Bella!

Arnaldo

domenica, maggio 17

La sagra della salsiccia

La foto non è casuale. Quello lì è Lorenzo nel 2006 che, alle spalle dell'uomo con i polpacci più sviluppati del mondo (Corrado Agrillo), chiude in 52''39 il primo 400hs della stagione, proprio a Saronno e proprio alla fase regionale del Cds. Tra le altre cose quell'anno lì la staffetta 4x400m giungeva al traguardo i 3'16''66, seconda solo all'inarrivabile 100 Torri Pavia.
L'altro giorno riflettevo sul fatto che, ora come ora, una 4x400m da 3'16''00 non la vediamo nemmeno con il binocolo e che le nuove leve non sono in grado di stare al passo con la vecchia scuola. Poi Eugenio Denaro (Juniores primo anno) esce dai blocchi cazzuto, corre cazzuto l'opposto, tiene la seconda curva e arriva al traguardo in 50''34, migliorando di circa un secondo il suo precedente personale. Non mi chiedete il motivo ma la cosa mi fa estremamente godere. Non sarò prolisso nel commentare che se lo merita, che quest'inverno si è fatto un gran culo e nell'imbastire la cosa di parole, solo tanti complimenti, bella Euge.
Poi c'è Marchino Gelati che, evidentemente spaventato dai miei miglioramenti nel salto in alto, ha deciso di salire a 2.08m, per far capire che nel pollaio delle asticelle l'unico vero gallo è lui.
E infine ci siamo noi, che mettiamo sul piatto 5435 punti in tre. Certo, avrebbero potuto essere di più, ma sono esattamente il 26,11% dei 20818 totali, e noi siamo solo tre.

Il Gay Pride di Saronno, atresì detta fase regionale dei campionati di società, ha regalato risultati variegati che ricalcano in modo molto preciso le nostre tre condizioni. Personalmente sono abbastanza soddisfatto della due giorni di gare: sabato ho corso i 110hs in 15''76, stampando il mio nuovo primato personale pur correndo una gara brutta, con una partenza pessima, una ritmica estremamente grezza e dei passaggi con una tecnica molto discontinua. Ieri invece il mio salto in lungo si è fermato a 6.20m: tre salti tutti diversi, con sensazioni altrettanto varie e tanta voglia di atterrare più lontano.

Il Facocero ha scagliato il disco a 43.18m e il martello a 44.05m. Lui era abbastanza soddisfatto delle sue prestazioni, io sinceramente rimango della mia: sti attrezzi devono atterrare più lontano.

Per Lorenzo risultati abbastanza altalenanti. Sabato si è cimentato nel giro di pista senza barriere e ha chiuso in un onesto 50''88 che, se in valore assoluto non è proprio proprio di rilievo, considerati i malanni dell'ultimo periodo è un tempo dignitoso, a riprova che il lavoro fatto quest'inverno è lì pronto per essere sfruttato. Domenica invece i 400hs non sono andati bene. Il 55''32 con cui è giunto al traguardo non rispecchia un cazzo di quello che è lui come atleta. Non mi va nemmeno molto di spendere parole a riguardo, capita a tutti una giornata no, mi spiace che sia capitata, non ricapiterà. Punto. In serata ha anche corso la 4x400m ma, non avendolo visto, non so nulla nè di come ha corso ne del parziale. So solo che il 3'23''76 con cui il testimone è giunto al traguardo non fa altro che avvalorare le tesi di apertura di questo post.

Da ultimo vale la pena spendere due parole sull'organizzazione, a mio avviso decisamente ottima, con cui sono stati messi in piedi questi campionati. Nonostante il numero incredibile di atleti (circa 34597871234509713245) che ha invaso lo stadio, dal mio punto di vista tutto si è svolto in maniera estremamente puntuale e senza grossi disguidi. Quindi, visto che in passato non ci siamo limitati nel far notare le disfunzioni, a sto giro vanno fatti i complimenti a chi ha messo in piedi la baracca. Bravi ragazzi!

Ora mi sa che vado a dormire, da domani si parte con un'altra settimana di lavoro.

p.s.: Io prima degli ostacoli mi sono fatto una pippa (a casa) e ho fatto il personale, prima della gara di lungo no e non ho brillato, non ho ancora capito come funziona questa cosa qua di venire o meno prima delle gare, secondo me non cambia un cazzo. Poi un giorno vi racconto un aneddoto divertente a riguardo.
Notte.

Per tutti i risultati della casa dell'amore omo cliccate QUA

domenica, maggio 10

Su le maniche

Credo che il week end di gare appena trascorso sia emblematico su quanto lavoro ci sia ancora da fare. Per tutti quanti. Analizziamo con ordine.

- Cello: ho gareggiato sabato al Giuriati nel lungo e nel peso. Il salto in estensione è andato abbastanza bene parametrizzato rispetto ai miei scarsi standard: ho chiuso con un 6.38m e una serie discreta. Però boh, mi sento che manca qualcosa, che si può atterrare più lontano, che si possono mettere a posto ancora un sacco di cose. Anche la maledetta palla pesantissima non è atterrata vicinissimo rispetto al normale, il problema è che dietro al 10.24m finale c'è una casualità che non va bene. Quattro dei sei lanci di gara sono infatti finiti fuori settore mentre il sesto, valido, era un pessimo 9.97m. Questo è un problema, fare tutti questi nulli non va un cazzo bene, anche perchè, nel decathlon, i lanci sono solo tre. Bisogna quindi mettersi sotto e acquisire una tecnica sensata e sicura.

- Rolenzino: Oggi l'Angelo Taylor di Cassina ha esordito nei 400hs al Memorial Dellavalle di Pavia. Per lui un inizio di stagione decisamente in salita. Il 54''70 con cui ha tagliato il traguardo è al di fuori di ogni aspettativa ed è sintomatico della necessità di lavorare parecchio. Alla fine della gara era deluso, amareggiato e, a tratti, pure incazzato nero. Andare avanti con le considerazioni serve a poco, mettersi sotto e scalare secondi al cronometro decisamente molto di più. Forza Lorenzo.

- Facocero: Sabato ha messo lì 46 metri e qualcosa di martello, oggi a Pavia 41.23m di disco. Qui non mi lancio in considerazioni tecnico-tattiche perchè non ne capisco una minchia. Dico solo che, secondo me, il disco potrebbe atterrare decisamente più lontano.

A sorpresa, sabato al Giuriati, c'era anche Andre. Ha corso un 100m in un folgorante 12''13, in compenso, rispetto alla sua enormità, gli altri in batteria sembravano dei bambini nani.
Dopo aver fatto i complimenti al mio compagnuiccio di allenamenti Stefano Combi, che a Modena ha superato i 7000 punti di decathlon ottenendo il minimo di partecipazione per i mondiali junior, vi lascio con il video dei 110hs di Busto Arsizio, fornitomi venerdì dall'altro mio sparring partner Giordi.
Notte a tutti quanti.

sabato, maggio 2

Buona anche la seconda

Dopo un inizio di stagione molto positivo per il Tonic Team (i due in gara settimana scorsa, ovvero io e Cello, hanno fatto personali a mazzi), veniva la parte più difficile: confermarsi.
E ieri in quel del campo scuola di Bergamo, le buone sensazioni si sono ripetute. In ordine strettamente cronologico:
- per il sottoscritto facocero, personale di lancio del martello portato a 47,35m e direi con ancora un buon margine di miglioramento tecnico possibile.
- per Cello, ottima conferma sui 110hs, dove nonostante la pista non proprio velocissima e il vento contro (-0,9 m/s), ha stampato un buon 15"94, non lontano dal fresco 15"81 del personale.
Sempre ieri c'è stato l'esordio stagionale individuale di Fabione: complice anche il vento contrario di 1,9 m/s, l'accelera-tori non ha brillato a livello cronometrico (11"61 per il nostro), ma è ancora ben lontano dalla forma migliore: ci auguriamo tutti riprenderà ad andare a canna il prima possibile, discoteche permettendo. Intanto questa mattina si è unito a me e Cello in una rocambolesca seduta di pesi al Club Resort di Gessate, dove ha sostenuto un buon allenamento di forza (causa dimenticanza chiavi, siamo dovuti andarle a prendere in campagna dal mio coach, ricoprendo la macchina di fango) .
In attesa che anche l'Angelo Taylor di Cassina de'Pecchi ci delizi con il suo esordio (il suo addetto stampa ipotizza la prossima settimana, ma l'interessato si è barricato dietro un "no comment"), auguro a tutti un buon week-end.

Arnaldo

lunedì, aprile 27

Impraticabilità di pedana

Il dubbio è il seguente: la pioggia è stata provvidenziale o ha rovinato tutto? La seconda giornata dei campionati italiani di prove multiple è inziata nel migliore dei modi e si è conclusa in modo inatteso. Andiamo con ordine.

110hs, 15.81. Sono soddisfattissimo anche di questo risultato, personale di mezzo secondo e primo sub 16 della mia carriera. Il giorno due di gare è iniziato con il piede giusto. Sicuramente da migliorare partenza-primo ostacolo, ci si lavorerà.
Disco, 26.77m.Una merda. Ho aperto con un nullo di settore, ho piazzato il secondo e ho chiuso con un altro nullo di settore. Gara pessima, decisamente da sistemare.
Asta, 3m. Dopo il disco le condizioni meteo sono decisamente peggiorate, la pioggerellina che ci ha accompagnato durante le prime due gara si è intensificata accompagnata da un vento freddo decisamente fastidioso. Durante il riscaldamento non sono riuscito a staccare nemmeno una volta perchè non mi sentivo sicuro così ho optato per un ingresso in gara basso (3.20m) e sono andato al coperto. Alla misura di 2.90m il tempo è peggiorato e i giudici paventavano di voler sospendere la gara. Per non perdere tutti i risultati fatti fino al lì abbiamo trovato un compromesso: chi non era ancora entrato in gara avrebbe saltato 3 metri per avere un risultato e la gara sarebbe stata interrotta, così è stato.
Giavellotto, 40.86m. Non si infilava, lanciavo male e scazzato. I tre lanci bisogna assolutamente metterli a posto.
1500m, 4.55.88. A sorpresa una delle gare che più mi ha soddisfatto. Prima di partire avevo freddo ed ero estremamente svogliato. Ero convinto che avrei fatto un sacco di fatica e che le gambe si sarebbero rifiutate di girare. Questa sensazione è stata aggravata dal fatto che Giordie (mio fido compagno di allenamento), in quel momento 100 punti dietro di me in classifica, aveva dichiarato l'intenzione di tirare per rubarmi la seconda piazza. Da un lato non avevo voglia di arrendermi, dall'altro non avevo voglia di correre. Tutte queste pippe mentali si sono annullate dopo lo sparo: siamo partiti forte, ma senza pensare riuscivo a tenere il suo ritmo, le gambe andavano e la testa c'era. Nel 200m finale ho anche cambiato secco, chiudendo forte e per niente stanco. In definitiva quindi una buona gara
Totale, 5776p. Tenendo invariate le altre gare e con 3.90 di asta avrei chiuso a 6009, punteggio che non sarebbe bastato per fare il minimo per gli assoluti. La strada verso l'obiettivo è ancora estremamente lunga, non bisogna quindi sedersi sugli allori ma lavorare a testa bassa in vista del prossimo appuntamento.

In chiusura un grazie speciale al solito Paolo per la pazienza con cui mi ha seguito in questa due giorni di gare e al pubblico di fedelissimi (Tia, Cami e Fabione) che sono rimasti fino all'ultimo ieri nonostante le codizioni proibitive.
Per tutti i risultati della manifestazione basta cliccare QUA.

Il Facocero ha gareggiato ieri nel martello, l'ho sentito per telefono ed era molto soddisfatto del suo 45.39m, sia perchè è il suo nuovo personale sia per le ampie possibilità di miglioramento.