giovedì, gennaio 17

On the road again

Data l'impossibilità di tenere testa alle rivelazioni del precedente post ero quasi giunto alla conclusione che stasera sarebbe stato meglio non aggiornare. Qualsiasi tipo di argomento quotidiano non sarebbe stato in grado di surclassare lo scoop proposto ieri sera. Poi mi sono ricordato che qualcuno, qualche anno fa, cantava "The show must go on", così sono tornato sui miei passi ed eccomi qua per il nostro appuntamento quotidiano.
Fuori piove in maniera fastidiosa ma, fortunatamente, io e il Gran Maestro stasera ci siamo recati alla tensostruttura di Canegrate per il consueto allenamento di asta. Le cose sono andate molto bene per entrambi e questa volta Pavlov non ha nemmeno dovuto prendersi a cazzotti in faccia per saltare decentemente. Si spera che questa vena positiva persista e si incrementi visto che la stagione indoor è alle porte.
Per quanto mi riguarda Andrea mi ha concesso due settimane di ferie, poi riprenderò con la preparazione in vista delle gare outdoor. Nei prossimi giorni sarò quindi presente alla Tonic Arena con l'unico scopo di seguire gli allenamenti degli altri e aggiornare come cristo comanda questo spazio.
Sogni d'oro a tutti.

mercoledì, gennaio 16

Il Conc ha scoperto tutto

La segnalazione è giunta alle 20.15 del 13/01 via mail. Mi spiace Rolenzino ma la copertura è saltata, ora sappiamo tutto (o quasi) sulla tua doppia vita. Evidentemente non puoi aver fatto tutto da solo, qualcuno ti dovrà aver aiutato e coperto nei momenti di maggiore esposizione, siete stati davvero bravi a nasconderci la verità così a lungo. Non riesco comunque a spiegarmi che bisogno c'era, sarebbe bastato spiegare la tua vocazione per i 400m e avremmo capito. Un nuovo nome, documenti falsi e doppia personalità per dare sfogo di nascosto alla tua vera vocazione mi sembrano eccessivi. Ora si spiegano quei cali improvvisi di forma, le controprestazioni, gli infortuni...tutto inventato per finalizzare gli appuntamenti VERI, l'atletica DEI GRANDI. Non è stato facile scoprirti, evidentemente hai studiato una mimica facciale tutta nuova irriconoscibile sul piccolo schermo. Solo l'occhio attento del Conc ti ha colto in un momento di distrazione svelando l'arcano. Per correttezza nei confronti dei nostri lettori siamo costretti a pubblicare la verità anche se fa male. In ogni caso complimenti, 44''35 è davvero un ottimo tempo, correlato da un palmares davvero eccezionale, altro che Aeronautica!
Non capite di che cosa sto parlando? cliccate sulla foto e guardate con i vostri occhi chi si nasconde dietro lo pseudonimo di Andrew Rock (il biondo sulla sinistra, anche se non è necessario esplicitarlo), colto in flagrante sul gradino più altro del podio della 4x400m mondiale di Helsinki.

lunedì, gennaio 14

Di Ritorno

Mi scuso per l'aggiornamento tardivo ma ieri sera ero cotto e stamattina ho fatto un esame.
L'esordio stagionale purtroppo non è stato in linea con gli obiettivi che Andrea ed io ci eravamo prefissati. E' stata comunque una bella esperienza sia dal punto di vista atletico che umano.
Ho chiuso la prova con 4224 punti che, nonostante non siano sufficienti per partecipare ai campionati italiani (il minimo era fissato a 4350p), rappresentano il mio nuovo record personale (3927 il precedente). Nel complesso quindi non è andata disastrosamente, purtroppo è mancato quel mix di testa e palle che, tirato fuori nei momenti giusti, ti fa rendere il massimo.
La prima giornata è sicuramente quella dove ho sbagliato di più. Sui blocchi dei 60m è mancata del tutto la concentrazione: come spesso mi succede nelle gare di velocità non sono stato in grado di collegare testa e corpo nei momenti giusti, il risultato netto sono state un'uscita dai blocchi scandalosa con conseguente accelerazione pessima e finale in cui ho salvato il salvabile. In termini cronometrici un 7''68 molto distante da quello che mi aspettavo, sicuramente la peggior gara delle 7 a livello di sensazioni. Nel salto in lungo, considerato che da quest'anno ho cambiato la gamba di stacco, non potevo aspettarmi tanto di più del 5.84m saltato. Nel peso avrei potuto lanciare una misura maggiore del 9.66m ottenuto ma il diluvio universale che si è abbattuto sul Ridolfi durante la gara e la vena negativa dell'ultimo periodo non me lo hanno concesso. Il 1.75m di alto era in linea con le aspettative, anche se 1.80m l'ho sbagliato proprio di un soffio.
La seconda giornata si è aperta con il 9''19 sui 60hs che lascia parecchio amaro in bocca, anche perchè mi sembrava di aver corso concentrato e veloce. Riguardando il filmato però si nota che sulle barriere le braccia vanno un po' dove vogliono loro togliendo continuità alla corsa. Nell'asta il solito 3.80m nè carne nè pesce: dopo 2 tentativi falliti a 3.90m ho passato a 4m ma mi sono mancate le palle per fare il numero. La gara che mi ha soddisfatto maggiormente sono stati i 1000m dove ho chiuso con un 2'56''42 che, oltre ad essere il mio personale, lascia davvero ben sperare per i 1500m del decathlon.
In definitiva sono tornato a casa rammaricato per il mancato minimo ma soddisfatto sia per il personale ma anche e soprattutto per aver acquisito nuovi stimoli per migliorarmi, lavorare sodo e il maggior numero possibile di errori tecnici.
Appena finita la gara di asta ho comunicato via sms il risultato ad Andrea. Nonostante fosse ovvio che i giochi erano fatti e che non sarei riuscito a fare il minimo la sua breve risposta mi ha trasmesso un'energia assurda facendomi capire che non bisogna mai mollare e che, in ogni situazione, si deve trovare il lato positivo per andare avanti a testa bassa.
"Ci rifaremo all'aperto, chiudi con le palle!"
Un ringraziamento speciale a Yuppie e Andre per la compagnia, il tifo e l'assistenza tecnica. Complimentoni a Fra e a tutti i ragazzi della Fanfulla Lodigiana per gli ottimi risultati ottenuti.
Da domani riprenderanno gli aggiornamenti omnicomprensivi con uno scoop su Lorenzo arrivato stamattina via mail.

venerdì, gennaio 11

Road to Firenze

Anche ieri mi sono allenato fuori sede quindi mi gioco di nuovo il "bonus riassuntino" per sapere quanto accaduto alla Tonic Arena. In vista dell'eptathlon imminente sono stato a Saronno per provare le partenze al caldo. Nel tardo pomeriggio partirò per Firenze in compagnia di Andre, Yuppie e Fra in vista della due giorni di gare che prenderà il via alle 15.00 di sabato. All'oggi non sono in grado di fare previsioni sul possibile risultato ma una cosa è certa: la voglia di gareggiare è tantissima. Non mi resta quindi che allacciarmi strette le scarpe chiodate e fare quello che mi è stato insegnato. Cazzo duro!

giovedì, gennaio 10

Bello bello il rimbalzello

Mi piace il fatto che Rolenzino si sia preso bene e abbia cominciato a colmare le mie lacune facendo i riassunti degli allenamenti a cui non assisto e postandoli nei commenti. E' un'ottima collaborazione, speriamo che la vena partecipativa prosegua per più tempo possibile, anche perchè nemmeno oggi ero presente alla Tonic Arena. Il mercoledì infatti è la giornata dedicata al salto con l'asta nella tensostruttura di Canegrate, dove io e il Gran Maestro ci rechiamo costantemente per essere iniziati all'arte dal sapiente Andrea.
Se avete seguito le puntate precedenti dovreste sapere che Pavlov era reduce da una serie prestativa negativissima, caratterizzata da sedute inconcludenti sul piano tecnico e che portavano solo a far salire il nervoso al nostro uomo (c'è un video su Youtube che lo dimostra, io evito di postarlo, per i più curiosi basta cercare "Asta Pavlov"). Oggi è avvenuto il miracolo e l'uomo dal controllo del corpo perfetto ha ripreso a saltare come cristo comanda dando prova che le capacità erano presenti ma sopite. Come ogni miracolo che si rispetti anche quello odierno è stato preceduto da un sacrificio: nei salti preparatori Pavlov ha rischiato più volte l'esistenza facendo la barba con la testa ai ritti, rischiando la rottura di qualche vertebra con atterraggi contorti ma, soprattutto, tirandosi un pugno in faccia durante il volo. La svolta infatti è avvenuta dopo che il nostro uomo, durante un salto poco controllato, si è automentato sbattendo zigomo e occhio destro contro il pugno sinistro. Le stelline provocate dalla contusione devono avergli acceso in testa una scintilla che gli ha fatto ritrovare la forma perduta. Questa soluzione verrà quindi attuata ogniqualvolta dimostrerà difficoltà: basta con i consigli tecnici, una bella randellata e pedalare!
Cambiando argomento oggi sono stato vittima di una catastrofe: Pavlov ha scoperto il soprannome con cui mi chiama mia mamma. Nonostante abbia scelto lei il nome da darmi è forse l'unica a non utilizzarlo mai sostituendolo, quando va bene, con i vari "Amore", "Gioia mia" e "Piccolo". Il problema è che stasera si è lasciata sfuggire il più ridicolo di tutti in presenza del Maestro che lo sta utilizzando contro di me per zittirmi senza possibilità di revoca. In un impeto di masochismo, ma anche per dare meno energia all'arma segreta di Pavlov, sono deciso a riportare la conversazione. Come si dice in questi casi, via il dente via il dolore.

Cello: "Mamma noi andiamo, ci vediamo più tardi"
Mamma: "Ok, ciao....POPO!"

notte a tutti.
p.s.: Popo dovrebbe significare qualcosa come "bimbo" in un dialetto di dubbia provenienza.

lunedì, gennaio 7

Caldino

Dopo un fine settimana passato a lottare con la neve oggi allenamento al caldo in quel di Saronno, dove il pistino coperto ha offerto un piacevole riparo per provare lungo e ostacoli a canna, in vista dell'esordio di questo week end. Con il sottoscritto il Zio, parte dei suoi "Bambini" e Tia, anch'essi intenti a trovare le giuste sensazioni in attesa dell'imminente stagione indoor. Non essendo ancora dotato del dono dell'ubiquità non ho idea di che cosa sia successo alla Tonic Arena, so per certo che era presente Rolenzino che mi ha contattato su msn questo pomeriggio dicendomi che ci sarebbe stato. Ho letto ora i messaggi non in linea e ne approfitto per comunicargli ufficialmente che le foto di capodanno sono state consegnate alla Tabbozza.
Cambiando argomento domenica sono andato con il Facocero al Club Resort di Gessate per tentare di saltare in alto al caldo. Dico tentare perchè i materassi a nostra disposizione, sia per durezza che per ampiezza, non erano proprio adatti e ci siamo dovuti ingegnare per trovare la soluzione migliore per non morire. Dopo una serie di tentativi mal riusciti siamo abbiamo ammonticchiato tutta la gommapiuma a disposizione che, durante i salti, veniva sapientemente tenuta unita da Andy che evitava che io mi trovassi con il culo per terra a seguito di smottamenti. Il rimedio non ha comunque consentito di provare altezze esagerate ma ha scatenato l'ilarità generale provocata dalla situazione grottesca. A tal pro abbiamo girato un piccolo video del salto in alto con assistenza, di modo da consentirvi di osservare come il Facocero si disponeva per evitare che mi ammazzassi. Vi lascio quindi in compagnia di questo piccolo siparietto in attesa di sapere qualcosa in più sulle condizioni dei miei compagnucci di allenamento. Baci, baci.