sabato, aprile 25

Pre gara

Il basso della canzone tamarra del momento che ti rimbomba in testa. Immagini delle ore in pista che ti scorrono davanti agli occhi. Ripassi i gesti, senti qualcosa che inizia a frizzarti dentro, non riesci a stare fremo. Fremi.
Il pre gara è un milkshake di emozioni, tanto intense quanto fulminee, come dei piccoli aghi che ti pungono per qualche secondo quando meno te lo aspetti. Nel pre gara ti esalti, sogni, hai una paura fottuta. Nel pre gara l'adrenalina cresce, inizia a scorrerti nelle vene.
La parte difficile viene in quei tre secondi prima dello sparo in cui, sui blocchi, nel silenzio del "pronti", devi prendere tutto, strizzarlo, canalizzarlo e farlo esplodere nella maniera giusta assieme allo sparo...riuscirci è una figata, funzionera?
Stasera ve lo racconto...

sabato, aprile 18

Ai vostri posti

Con oggi si parte. Il week end vedrà impegnati sia me che Fabione, rispettivamente nelle giornate di sabato e di domenica.
Tra qualche ora sarò a Lodi, con un'asta in mano a giocarmi 28° - 29° e 30° tentativo in gara ufficiale alla misura di 4 metri. Se sbaglio anche questi tre, da regolamento, ho diritto a un'orsetto con la maglietta di Brad Walker. Dopo il concorso sarà la volta dei 110hs e qua non sono in grado di formulare un pronostico, si lascia quindi tutto aperto, a parlare sarà l'unico strumento che può farlo: il cronometro.
Domenica invece è la volta dell'accelera-tori. Che bello rispolverare questo soprannome dopo tanto. La freccia di Cologno scenderà in pista con altri tre moschettieri per correre la 4x100m ai Campionati Regionali di staffette. Per lui ultima frazione, sotto la tribuna centrale.
Cazzo duro quindi, vediamo di aprire la stagione degnamente.
Bella

lunedì, aprile 13

Non si molla sui quadri

Un vero quattrocentista si vede anche e soprattutto fuori dalla pista. Quando entra nel rettilineo finale e sente le gambe che non ce la fanno più, quando l'acido lattico invade ogni suo muscolo e tenta di uscire anche dalle orecchie, quando tutti credono che non ce la farà lui viene fuori, stringe i denti, lotta e raggiunge l'obiettivo. E' quello che ci crede sempre fino in fondo, quello che non molla mai, quello che vuole tagliare il traguardo a tutti i costi, anche a costo di fare figure di merda.
Afferri il piattello, te lo metti sotto il culo, ti godi il panorama e prendi il sole mentre l'impianto di risalita ti porta in cima. I bambini al di sotto dei 5 anni devono essere accompagnati da un adulto. Può indurre schiacciamento di testicoli durante le salite più impervie. Fine del libretto di istruzioni per l'utilizzo dello skilift. Semplice? All'apparenza sembrerebbe di sì. In realtà anche un impianto di risalita così antico e conosciuto, quando ormai sta per essere soppiantato dalle più pratiche seggiovie, può regalare emozioni, un canto del cigno chino di risate se a cavalcarlo è Fabione.
Se ci ripenso ancora rido. Dopo un paio di piste di riscaldamento decidiamo di salire in cima alla montagna alla ricerca di neve compatta (il clima pasquale non è proprio un toccasana per la condizione delle piste), l'unico inconveniente è la necessità di prendere lo skilift unita alla scarsa dimestichezza di Fabione con lo strumento.

Cello: "Fabione per andare in cima dobbiamo prendere lo skilift, te la senti?"
Fabione: "Sisi, l'ho preso anche ieri in condizioni molto peggiori"
Lo: "Ok, magari allora mettiti davanti tu, così se cadi ci stacchiamo tutti"
Fabione: "Nono, andate avanti voi, ce la faccio"
Cello, Lo: "Bella"

Io e Rolenzino ci mettiamo il piattello sotto al culo e saliamo tranquilli, arrivati in cima ci giriamo verso l'arrivo e attendiamo Fabione, lui arriva così.

domenica, aprile 12

TONIC EASTER

Ieri la quasi totalità del Tonic Team in attività (il sottoscritto, Lò e Cello, nell'ordine) ha ricevuto come dono di pasqua una sempre utile mantegazzata (participio passato del verbo "mantegazzare", da Mauro Mantegazza, nostro scarica-gambe di fiducia). Una bella fatica per lui, cominciata con le mie piccole gambe per poi scendere di diametro sino a quelle dell'ermellino fulvo. Durante lo svangamento degli indurimenti muscolari, il dolore è notevole, ma conoscendone gli effetti rigeneranti, ci affidiamo alla massima "mi fai male, ma continua" e sopportiamo.

Dal punto di vista degli allenamenti, nella mattinata di ieri Cello si à unito a me in quel del Club Resort di Gessate. Per lui croci, pullover, squat orizzontale + addominali e altri esercizi atti ad aumentare la sua potenza in vista del decathlon del 25-26 aprile p.v., per me test di panca (135 kg) e distensioni/lento dietro (66kg) + 4 x 3 x 210 kg di 1/2 squat abbondante libero.
La sera Cellino e l'Angelo Taylor di Cassina de' Pecchi hanno inforcato il nostro Nissan Patrol alla volta di Bardonecchia (TO), per raggiungere Fabione e passare una Tonic Easter sulla neve.

Da tutto il Tonic Team, tanti auguri di buona Pasqua!

Arnaldo

giovedì, aprile 9

Voglia di correre

Non so se vi capita mai di aver voglia di correre. Se siete frequentatori di questo blog è probabile di si. Ieri mi sentivo come un calzino uscito dalla centrifuga, stanco come uno scaricatore di frutta dopo una settimana ai mercati generali, scoglionato come quando la connessione a internet non funziona ed aspetti una mail, senza forze, fisicamente giù e quindi triste come una rimpatriata del liceo.
Questo ieri. Oggi invece avevo voglia di correre. Arrivo alle 7 a casa, passo il canonico quarto d’ora a rintracciare i pantaloncini (per la cronaca: sulla sedia bene in vista, ovviamente), e alle 7.17 sono al parco. Le gambe girano facili facili, il respiro è regolare, sto andando un po’ troppo forte, lo so, ma chissenefrega. Arrivo al castello, parte il cronometro ed inizio a girarci attorno. Un giro, due, cinque, sette, dieci, undici (giocateveli, sono quelli buoni, ruota di Bari), 5 km in 19 minuti, più 6 a rifiatare in 25. Arrivo a casa dopo un’ora, 14 km in tutto. Vesciche come borracce, lieve indolenzimento generale, formicolio da endorfine, che rimbalzano dal cervello alla punta degli alluci. L’airone di Cernusco direbbe che sono diventato un tapascia e probabilmente ha pure ragione. Ma lo sport, come quell’altra cosa li, è bello perché è vario.

Buona notte a tutti.
robbie

domenica, aprile 5

Mancanza di ispirazione

Ufficializzo lo stato di crisi dello scrittore. Mi viene da prendere e aggiornare il blog ma non so cosa scrivere. A volte arrivo addirittura a pensare di annoiare i lettori con gli argomenti che vorrei trattare. Sto impazzendo mi sa. Cioè, arrivare a pensare di annoiare i lettori è davvero malata come cosa se uno si ferma e ci riflette un attimo. Fortunatamente sono pensieri momentanei, probabilmente dettati dalla stanchezza.
Abbassiamo il tono con un po' di cronaca se no non ne usciamo più. La prima settimana con il nuovo programma è scorsa liscia, la cosa che mi fa più godere è la luce e, a sprazzi, l'inizio del tiepidume (non si può ancora definire caldo) che accompagna le sedute serali. Il gelo e il buio mi avevano decisamente rotto i coglioni, il clima pseudo primaverile mi fa sentire meno la fatica e la cosa non può fare altro che suscitare nel sottoscritto sentimenti di profonda gioia.
Sabato, dopo la seduta di pesi mattutina, il mio programma pomeridiano prevedeva 1000 - 800 - 600 - 400 - 200. Mentre mi correvo tutte queste belle tapasciate sono giunto alla conclusione che coloro i quali scelgono volutamente di praticare il mezzofondo hanno un sistema di pensiero totalmente diverso da quello del sottoscritto e credo anche della media nazionale, arrivando a tratti a scadere in stati molto lievi di infermità mentale. Non capisco che cosa si provi a fare quel tipo di fatica lì, che ti logora pian piano, che non ti stanca ma ti sfianca, che ti rosicchia pian piano energie fisiche e cerebrali. Magari sono io che non sono predisposto intellettualmente per gli sforzi prolungati sta di fatto che odio fare fatica per più di 40 secondi di fila, il mio modo di concepire lo sforzo può essere riassunto con il detto "via il dente via il dolore", il resto non arrivo a concepirlo. Se c'è una chiave di lettura comunicatemela così sabato prossimo mi passa di più.
Detto ciò passiamo ad analizzare la "situazione Rolenzino" che sembra essersi ripreso dalla debacle di un paio di settimane fa, quando il suo bicipite femorale ha veduto bene di incartarsi durante un lavoro di velocità. Domani, teoricamente, dovrebbe riprendere a pieno regime, io lo attendo al varco.
Da ultimo, ma non meno importante, sono riuscito a mettermi in contatto con un rivenditore Nike in grado di rifare i body della società sia per i maschi che per le femmine, prego pertanto tutti i tesserati Pro Sesto interessati a conquistare il tanto ambito vestiario di recarsi sul sito della società e ordinarlo, entro la fine della settimana prossima infatti conto di chiudere la trattativa e, se non avete messo sotto il dito, non potete giocare.
Notte a tutti quanti.